Luigi Pirandello

una tesina di M. Bortolotti

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Introduzione 

La Maschera nella prima filologia nietzscheana

In Pirandello

La Maschera tra bene e male.

Nasce nel 1867 in una contrada chiamata, ironia della sorte, Caos nei pressi di Girgenti (Agrigento) da Caterina Ricci-Gramitto e da Stefano Pirandello. Trascorre la prima infanzia tra Girgenti e Porto Empedocle. Avido lettore, sin da piccolo si cimenta nella scrittura. Il padre subisce un tracollo finanziario e la famiglia si trasferisce a Palermo. Nel 1885 Luigi termina il liceo e torna a Porto Empedocle dove prende coscienza della realtà umana e sociale delle solfatare. Si iscrive alle facoltà di legge e di lettere a Palermo. Nel novembre 1887 si iscrive all'Università di Roma, scrive in quegli anni opere teatrali che sono andate perdute. Nel 1889 pubblica una raccolta di poesie. Mal giocondo. Lascia l'Università di Roma e si trasferisce a Bonn, dove conclude gli studi e scrive le raccolte di liriche Elegie renane e Pasqua di Geo. Si laurea nel 1891. Nel 1892 torna a Roma e collabora a diverse riviste letterarie. Nel 1894 sposa a Girgenti Maria Antonietta Portulano dalla quale avrà tre figli: Stefano, Lietta e Fausto. Nel 1894 pubblica la sua prima raccolta di novelle Amori senza amore. Dal 1897 insegna letteratu­ra italiana all'Istituto superiore di Magistero. Nel 1901 pubblica il romanzo L'esclusa e nel 1902 II turno. Un nuovo disastro finan­ziario colpisce la famiglia e conduce lo scrittore in uno stato di forte depressione. Lavora intensamente collaborando con riviste, dando lezioni private di tedesco e italiano. Nel 1904 pubblica II fu Mattia Pascal che riscuote gran successo. Nel 1908 viene nomina­to ordinario dell'Istituto superiore di Magistero. In quello stesso anno scrive il famoso saggio L'umorismo. Comincia la sua colla­borazione con la casa editrice milanese Treves. Nel 1909 pubblica sulla «Rassegna contemporanea» il romanzo I vecchi e i giovani. Il successo di Pensaci, Giacomino! nel 1916 lo induce a scrivere altre opere teatrali. Nel 1917 scrive Così è (se vi pare), II berretto a sonagli, La giara e II piacere dell'onestà. Sono anni duri nella vita privata di Pirandello: muore la madre (1915), si aggrava la malattia psichica della moglie, il figlio Stefano cade prigioniero in guerra. Dopo la prima guerra mondiale si occupa intensamente di teatro, mentre la moglie viene ricoverata in una clinica. Nel 1921 la pièce teatrale Sei personaggi in cerca d'autore gli dà fama mondiale, nel 1922 viene rappresentato Enrico IV, nello stesso anno scrive Vestire gli ignudi, agli anni tra il 1922 e il 1923 risalgono L'uomo dal fiore in bocca, All'uscita, L'imbecille, L'altro figlio. La vita che ti diedi. Continua a scrivere novelle (sistemate nella raccolta Novelle per un anno) e romanzi: nel 1926 pubblica Uno, nessuno e centornila. Il grande successo del suo teatro lo porta a viaggiare molto, nel 1934 riceve il premio Nobel per la letteratura. Il suo ultimo dramma I giganti della montagna rimane incompiuto. Muore a Roma nel dicembre del 1936.