[Cabrinews] nuove classi di concorso

Luigi Tomasi tomasi.luigi a alice.it
Gio 19 Nov 2009 19:37:41 CET


Giro alla Lista CabriNews questo messaggio di
Giuseppe Anichini, Segretario dell'UMI-Unione Matematica Italiana.
Un saluto cordiale.
Luigi Tomasi


----- Original Message ----- 
From: "anichini" <giuseppe.anichini a unifi.it>
To: <fondanimat a googlegroups.com>
Sent: Thursday, November 19, 2009 4:13 PM
Subject: [fondanimat] UMI -audizione


Il 17 novembre 2009 il presidente dell'UMI, prof. Franco Brezzi, il 
presidente della CIIM, prof. Giorgio Bolondi, e la prof.ssa Lucia 
Ciarrapico, membro della CIIM, sono stati ascoltati in audizione dalla 
Commissione Cultura della Camera dei Deputati in merito alla Riforma del 
sistema dei Licei. Si riporta di seguito il testo dell'intervento dei 
rappresentanti dell'UMI che è stato consegnato ai membri della Commissione.

================================

La Riforma dell'istruzione superiore che sta per essere messa in atto 
rappresenta, per la cultura scientifica e matematica del nostro paese, 
un'occasione storca.

La scuola italiana aspetta questo momento da molto tempo: l'ultima 
riforma organica e complessiva del sistema dell'istruzione superiore 
risale al 1923. La formazione matematica e scientifica vi rivestiva 
esplicitamente un ruolo secondario, se non marginale. Quella riforma 
ovviamente rispondeva alle esigenze di una Italia e di un mondo 
radicalmente diversi.

Qualunque sia il quadro -finanziario, sociale, organizzativo- in cui si 
realizzerà, e qualunque sia l'insieme di vincoli e condizioni che dovrà 
rispettare, la riforma che sta per essere realizzata deve avere tra le 
sue priorità quella di mettere in grado la scuola italiana di offrire ai 
nostri ragazzi una seria e profonda formazione scientifica e matematica, 
che li ponga in condizione di affrontare il mondo di oggi e quello di 
domani e di confrontarsi con i loro coetanei di altri paesi.

Il nostro sistema scolastico, in questa direzione, deve quindi 
recuperare un ritardo storico, che si sta aggravando perché la maggior 
parte dei paesi del mondo (sia le nazioni più industrializzate- non 
ultima la nuova amministrazione americana-, sia soprattutto le economie 
emergenti) già da diverso tempo stanno investendo risorse umane e 
materiali per migliorare, potenziare e arricchire l'offerta di 
formazione scientifica e matematica alle giovani generazioni, compiendo 
scelte precise in termini di orario scolastico, curricoli, reclutamento 
degli insegnanti.

A livello nazionale e sovranazionale (ed in particolare nell'Unione 
Europea) si insiste da anni sul fatto che la formazione scientifica deve 
essere uno dei punti di forza di qualunque sistema scolastico. La 
Matematica costituisce, a giudizio unanime, un asse culturale 
costitutivo e portante di questa formazione. Questo scelta culturale di 
partenza va poi realizzata concretamente in due direzioni fondamentali.

Da un lato, le competenze matematiche sono fra le competenze chiave di 
cui _ogni_ _cittadino_ ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo 
personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione.

Dall'altro, la società moderna ha bisogno in misura sempre crescente e 
sempre più decisiva di _specialisti_ nelle discipline scientifiche. Non 
possiamo sperare di continuare ad essere una delle economie più 
sviluppate del mondo senza formare un numero adeguato di ingegneri, 
informatici, fisici, biologi, biotecnologi,....

Di fatto, la matematica riveste un ruolo importante nella formazione 
universitaria in molte discipline: nel nostro paese, in più della metà 
delle classi di lauree previste nell'ordinamento universitario sono 
presenti insegnamenti di matematica. Le difficoltà degli studenti in 
arrivo dalla scuola secondaria superiore sono evidenti e spesso 
insormontabili. La presenza della matematica tra gli esami da sostenere, 
risulta essere, per oltre la metà delle matricole universitarie, uno 
degli elementi importanti nella scelta degli studi universitari.

I risultati del sistema attuale, in definitiva, come è evidenziato dalle 
analisi internazionali (OCSE-PISA, TIMMS) e confermato dai test di 
accesso alle università, sono insoddisfacenti sotto molti aspetti, al 
punto che da molte parti si parla di /emergenza matematica./

Su questi fatti, a parole, tutti sono d'accordo. In Italia, tutte le 
forze politiche e produttive affermano l'esigenza di offrire nelle 
nostre scuole una seria formazione matematica e scientifica. Per 
esempio, nel /Decalogo di Confindustria, /compilato sui programmi di 
tutte e due le parti politiche prima delle elezioni del 2008, si poneva 
come priorità /rilanciare l'istruzione tecnica e la cultura scientifica 
/ed in particolare si proponeva di /a//dottare un piano straordinario 
per il reclutamento, la formazione e l’incentivazione degli insegnanti 
delle discipline tecnico-scientifiche nell’ambito di un profondo 
rinnovamento di //curricula./

Per raggiungere questi risultati, è evidente che la scuola italiana deve 
avere (come del resto avviene in tutte le nazioni sviluppate) _sia un 
Liceo Scientifico in cui le discipline scientifiche e la matematica 
costituiscano veramente l'asse portante del progetto formativo, che un 
sistema di altri Licei in ciascuno dei quali la matematica dia un 
contributo significativo allo specifico progetto formativo._

/ //*L'Unione Matematica Italiana ritiene che le scelte che si vanno 
delineando per la Riforma dei Licei non rispondano adeguatamente a 
questo obiettivo.

*/In particolare:

- nel generale ridimensionamento dell'orario scolastico, _in molte 
situazioni sono proprio le discipline matematiche e scientifiche a 
subire i tagli maggiori_. Ad esempio, nei licei scientifici che avevano 
adottato il Piano Nazionale per l'Informatica (uno degli indirizzi che 
meglio aveva funzionato, e che era ampiamente diffuso in tutto il paese 
e maggioritario in determinate zone) l'orario complessivo sui cinque 
anni viene ridotto di 17 ore: di queste, 12 sono di matematica o di 
discipline scientifiche.

- nel Liceo Scientifico le ore destinate alla matematica e a tutte le 
scienze rappresentano complessivamente meno di un terzo del totale. Per 
fare un confronto, nel Liceo Musicale e Coreutico l'insegnamento delle 
discipline artistiche occupa il 50% dell'orario sia al biennio che al 
triennio; nel Liceo Artistico le discipline di indirizzo hanno oltre il 
48% dell'orario. Vi sono molte più ore di latino nel Liceo Scientifico 
(ove è materia formativa, ma non di indirizzo)- quasi il 12% del totale- 
che non ore di matematica nel Liceo Classico (ove è materia formativa, 
ma non di indirizzo)- circa l'8%.

- le proposte di indicazioni curricolari per la matematica che circolano 
prevedono molte novità sul piano dei contenuti: ad esempio, si parla di 
introdurre in tutti i Licei elementi di Analisi Matematica, di 
Probabilità, di Statistica. Questo effettivamente permetterebbe di 
allineare la formazione offerta dai nostri Licei a quella delle scuole 
delle altre nazioni tecnologicamente avanzate (o emergenti), nonché di 
fornire una base più solida agli studenti per i loro studi universitari 
(base che è è esplicitamente richiesta dalle migliori università del 
mondo). Va ricordato però che l'apprendimento della matematica, perché 
sia significativo, efficace e realmente formativo, richiede tempo e che 
comunque non è aumentando la quantità di nozioni stipate in un orario 
inadeguato che si raggiungono gli obiettivi formativi. Sotto una soglia 
critica di tempo a disposizione, l'insegnamento della matematica rischia 
di diventare mero addestramento e l'apprendimento una sofferenza inutile 
e un'impresa spesso impossibile.

- la ridefinizione delle classi di abilitazione per l'insegnamento, per 
quanto riguarda la matematica, sembra voler separare nettamente il 
sistema dei Licei da quello degli Istituti Tecnici- posizionando 
l'opzione scientifico-tecnologica del Liceo Scientifico in questo 
secondo sistema. Non è chiaro quale sia il disegno culturale che stia 
dietro a questa ridefinizione.

/Le proposte dell'Unione Matematica Italiana/

/- /Per realizzare un Liceo Scientifico che abbia nella formazione 
matematica e scientifica il centro del proprio progetto formativo, e per 
offrire agli studenti di tutti i Licei una preparazione matematica 
adeguata e rispondente alle necessità di oggi:

/L'Unione Matematica Italiana propone di portare a 165 il numero di ore 
annuali destinate alla Matematica nel triennio del Liceo Scientifico 
(corrispondenti a una media di 5 ore settimanali) e a 99 il numero di 
ore annuali nel triennio degli altri Licei (corrispondenti a una media 
di 3 ore settimanali)./

/- /Per disegnare curricoli effettivamente percorribili, aggiornati e 
rispondenti agli obiettivi formativi:

/L'Unione Matematica Italiana sottolinea il fatto che gli obiettivi di 
apprendimento devono essere determinati, per tutti i Licei, in modo che 
siano //non solo// //coerenti con il profilo in uscita,// //ma anche// 
compatibili ed effettivamente raggiungibili con il numero di ore a 
disposizione. L'Unione Matematica Italiana propone che alla 
determinazione degli obiettivi di apprendimento e alla stesura delle 
Indicazioni relative si arrivi attraverso un percorso condiviso e 
trasparente che consenta di mettere a frutto l'esperienza accumulata 
negli ultimi decenni attraverso le sperimentazioni PNI-Brocca e le 
riflessioni e gli studi delle associazioni disciplinari e di insegnanti./

L'Unione Matematica Italiana offre la più ampia disponibilità a 
collaborare in tutte le sedi e in tutte le forme.


-- 


Giuseppe ANICHINI
Ordinario di Analisi Matematica 
Facoltà di Ingegneria di Firenze – Dip. Matematica Applicata “G.Sansone”.
tel. 055 4796571 --- (anche fax)

Segretario Unione Matematica Italiana
P.zza Porta S.Donato 5  40126 Bologna
tel 051 243190 – fax 051 4214169  umi a dm.unibo.it

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