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<DIV>Giro alla Lista CabriNews questo messaggio di</DIV>
<DIV>Giuseppe Anichini, Segretario dell'UMI-Unione Matematica Italiana.</DIV>
<DIV>Un saluto cordiale.</DIV>
<DIV>Luigi Tomasi</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>----- Original Message -----
<DIV>From: "anichini" <<A
href="mailto:giuseppe.anichini@unifi.it">giuseppe.anichini@unifi.it</A>></DIV>
<DIV>To: <<A
href="mailto:fondanimat@googlegroups.com">fondanimat@googlegroups.com</A>></DIV>
<DIV>Sent: Thursday, November 19, 2009 4:13 PM</DIV>
<DIV>Subject: [fondanimat] UMI -audizione</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV>Il 17 novembre 2009 il presidente dell'UMI, prof. Franco Brezzi,
il <BR>presidente della CIIM, prof. Giorgio Bolondi, e la prof.ssa Lucia
<BR>Ciarrapico, membro della CIIM, sono stati ascoltati in audizione dalla
<BR>Commissione Cultura della Camera dei Deputati in merito alla Riforma del
<BR>sistema dei Licei. Si riporta di seguito il testo dell'intervento dei
<BR>rappresentanti dell'UMI che è stato consegnato ai membri della
Commissione.<BR><BR>================================<BR><BR>La Riforma
dell'istruzione superiore che sta per essere messa in atto <BR>rappresenta, per
la cultura scientifica e matematica del nostro paese, <BR>un'occasione
storca.<BR><BR>La scuola italiana aspetta questo momento da molto tempo:
l'ultima <BR>riforma organica e complessiva del sistema dell'istruzione
superiore <BR>risale al 1923. La formazione matematica e scientifica vi
rivestiva <BR>esplicitamente un ruolo secondario, se non marginale. Quella
riforma <BR>ovviamente rispondeva alle esigenze di una Italia e di un mondo
<BR>radicalmente diversi.<BR><BR>Qualunque sia il quadro -finanziario, sociale,
organizzativo- in cui si <BR>realizzerà, e qualunque sia l'insieme di vincoli e
condizioni che dovrà <BR>rispettare, la riforma che sta per essere realizzata
deve avere tra le <BR>sue priorità quella di mettere in grado la scuola italiana
di offrire ai <BR>nostri ragazzi una seria e profonda formazione scientifica e
matematica, <BR>che li ponga in condizione di affrontare il mondo di oggi e
quello di <BR>domani e di confrontarsi con i loro coetanei di altri
paesi.<BR><BR>Il nostro sistema scolastico, in questa direzione, deve quindi
<BR>recuperare un ritardo storico, che si sta aggravando perché la maggior
<BR>parte dei paesi del mondo (sia le nazioni più industrializzate- non
<BR>ultima la nuova amministrazione americana-, sia soprattutto le economie
<BR>emergenti) già da diverso tempo stanno investendo risorse umane e
<BR>materiali per migliorare, potenziare e arricchire l'offerta di
<BR>formazione scientifica e matematica alle giovani generazioni, compiendo
<BR>scelte precise in termini di orario scolastico, curricoli, reclutamento
<BR>degli insegnanti.<BR><BR>A livello nazionale e sovranazionale (ed in
particolare nell'Unione <BR>Europea) si insiste da anni sul fatto che la
formazione scientifica deve <BR>essere uno dei punti di forza di qualunque
sistema scolastico. La <BR>Matematica costituisce, a giudizio unanime, un asse
culturale <BR>costitutivo e portante di questa formazione. Questo scelta
culturale di <BR>partenza va poi realizzata concretamente in due direzioni
fondamentali.<BR><BR>Da un lato, le competenze matematiche sono fra le
competenze chiave di <BR>cui _ogni_ _cittadino_ ha bisogno per la realizzazione
e lo sviluppo <BR>personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e
l'occupazione.<BR><BR>Dall'altro, la società moderna ha bisogno in misura sempre
crescente e <BR>sempre più decisiva di _specialisti_ nelle discipline
scientifiche. Non <BR>possiamo sperare di continuare ad essere una delle
economie più <BR>sviluppate del mondo senza formare un numero adeguato di
ingegneri, <BR>informatici, fisici, biologi, biotecnologi,....<BR><BR>Di fatto,
la matematica riveste un ruolo importante nella formazione <BR>universitaria in
molte discipline: nel nostro paese, in più della metà <BR>delle classi di lauree
previste nell'ordinamento universitario sono <BR>presenti insegnamenti di
matematica. Le difficoltà degli studenti in <BR>arrivo dalla scuola secondaria
superiore sono evidenti e spesso <BR>insormontabili. La presenza della
matematica tra gli esami da sostenere, <BR>risulta essere, per oltre la metà
delle matricole universitarie, uno <BR>degli elementi importanti nella scelta
degli studi universitari.<BR><BR>I risultati del sistema attuale, in definitiva,
come è evidenziato dalle <BR>analisi internazionali (OCSE-PISA, TIMMS) e
confermato dai test di <BR>accesso alle università, sono insoddisfacenti sotto
molti aspetti, al <BR>punto che da molte parti si parla di /emergenza
matematica./<BR><BR>Su questi fatti, a parole, tutti sono d'accordo. In Italia,
tutte le <BR>forze politiche e produttive affermano l'esigenza di offrire nelle
<BR>nostre scuole una seria formazione matematica e scientifica. Per
<BR>esempio, nel /Decalogo di Confindustria, /compilato sui programmi di
<BR>tutte e due le parti politiche prima delle elezioni del 2008, si poneva
<BR>come priorità /rilanciare l'istruzione tecnica e la cultura scientifica
<BR>/ed in particolare si proponeva di /a//dottare un piano straordinario
<BR>per il reclutamento, la formazione e l’incentivazione degli insegnanti
<BR>delle discipline tecnico-scientifiche nell’ambito di un profondo
<BR>rinnovamento di //curricula./<BR><BR>Per raggiungere questi risultati, è
evidente che la scuola italiana deve <BR>avere (come del resto avviene in tutte
le nazioni sviluppate) _sia un <BR>Liceo Scientifico in cui le discipline
scientifiche e la matematica <BR>costituiscano veramente l'asse portante del
progetto formativo, che un <BR>sistema di altri Licei in ciascuno dei quali la
matematica dia un <BR>contributo significativo allo specifico progetto
formativo._<BR><BR>/ //*L'Unione Matematica Italiana ritiene che le scelte che
si vanno <BR>delineando per la Riforma dei Licei non rispondano adeguatamente a
<BR>questo obiettivo.<BR><BR>*/In particolare:<BR><BR>- nel generale
ridimensionamento dell'orario scolastico, _in molte <BR>situazioni sono proprio
le discipline matematiche e scientifiche a <BR>subire i tagli maggiori_. Ad
esempio, nei licei scientifici che avevano <BR>adottato il Piano Nazionale per
l'Informatica (uno degli indirizzi che <BR>meglio aveva funzionato, e che era
ampiamente diffuso in tutto il paese <BR>e maggioritario in determinate zone)
l'orario complessivo sui cinque <BR>anni viene ridotto di 17 ore: di queste, 12
sono di matematica o di <BR>discipline scientifiche.<BR><BR>- nel Liceo
Scientifico le ore destinate alla matematica e a tutte le <BR>scienze
rappresentano complessivamente meno di un terzo del totale. Per <BR>fare un
confronto, nel Liceo Musicale e Coreutico l'insegnamento delle <BR>discipline
artistiche occupa il 50% dell'orario sia al biennio che al <BR>triennio; nel
Liceo Artistico le discipline di indirizzo hanno oltre il <BR>48% dell'orario.
Vi sono molte più ore di latino nel Liceo Scientifico <BR>(ove è materia
formativa, ma non di indirizzo)- quasi il 12% del totale- <BR>che non ore di
matematica nel Liceo Classico (ove è materia formativa, <BR>ma non di
indirizzo)- circa l'8%.<BR><BR>- le proposte di indicazioni curricolari per la
matematica che circolano <BR>prevedono molte novità sul piano dei contenuti: ad
esempio, si parla di <BR>introdurre in tutti i Licei elementi di Analisi
Matematica, di <BR>Probabilità, di Statistica. Questo effettivamente
permetterebbe di <BR>allineare la formazione offerta dai nostri Licei a quella
delle scuole <BR>delle altre nazioni tecnologicamente avanzate (o emergenti),
nonché di <BR>fornire una base più solida agli studenti per i loro studi
universitari <BR>(base che è è esplicitamente richiesta dalle migliori
università del <BR>mondo). Va ricordato però che l'apprendimento della
matematica, perché <BR>sia significativo, efficace e realmente formativo,
richiede tempo e che <BR>comunque non è aumentando la quantità di nozioni
stipate in un orario <BR>inadeguato che si raggiungono gli obiettivi formativi.
Sotto una soglia <BR>critica di tempo a disposizione, l'insegnamento della
matematica rischia <BR>di diventare mero addestramento e l'apprendimento una
sofferenza inutile <BR>e un'impresa spesso impossibile.<BR><BR>- la
ridefinizione delle classi di abilitazione per l'insegnamento, per <BR>quanto
riguarda la matematica, sembra voler separare nettamente il <BR>sistema dei
Licei da quello degli Istituti Tecnici- posizionando <BR>l'opzione
scientifico-tecnologica del Liceo Scientifico in questo <BR>secondo sistema. Non
è chiaro quale sia il disegno culturale che stia <BR>dietro a questa
ridefinizione.<BR><BR>/Le proposte dell'Unione Matematica Italiana/<BR><BR>/-
/Per realizzare un Liceo Scientifico che abbia nella formazione <BR>matematica e
scientifica il centro del proprio progetto formativo, e per <BR>offrire agli
studenti di tutti i Licei una preparazione matematica <BR>adeguata e rispondente
alle necessità di oggi:<BR><BR>/L'Unione Matematica Italiana propone di portare
a 165 il numero di ore <BR>annuali destinate alla Matematica nel triennio del
Liceo Scientifico <BR>(corrispondenti a una media di 5 ore settimanali) e a 99
il numero di <BR>ore annuali nel triennio degli altri Licei (corrispondenti a
una media <BR>di 3 ore settimanali)./<BR><BR>/- /Per disegnare curricoli
effettivamente percorribili, aggiornati e <BR>rispondenti agli obiettivi
formativi:<BR><BR>/L'Unione Matematica Italiana sottolinea il fatto che gli
obiettivi di <BR>apprendimento devono essere determinati, per tutti i Licei, in
modo che <BR>siano //non solo// //coerenti con il profilo in uscita,// //ma
anche// <BR>compatibili ed effettivamente raggiungibili con il numero di ore a
<BR>disposizione. L'Unione Matematica Italiana propone che alla
<BR>determinazione degli obiettivi di apprendimento e alla stesura delle
<BR>Indicazioni relative si arrivi attraverso un percorso condiviso e
<BR>trasparente che consenta di mettere a frutto l'esperienza accumulata
<BR>negli ultimi decenni attraverso le sperimentazioni PNI-Brocca e le
<BR>riflessioni e gli studi delle associazioni disciplinari e di
insegnanti./<BR><BR>L'Unione Matematica Italiana offre la più ampia
disponibilità a <BR>collaborare in tutte le sedi e in tutte le
forme.<BR><BR><BR>-- <BR><BR><BR>Giuseppe ANICHINI<BR>Ordinario di Analisi
Matematica <BR>Facoltà di Ingegneria di Firenze – Dip. Matematica Applicata
“G.Sansone”.<BR>tel. 055 4796571 --- (anche fax)<BR><BR>Segretario Unione
Matematica Italiana<BR>P.zza Porta S.Donato 5 40126 Bologna<BR>tel 051
243190 – fax 051 4214169 <A
href="mailto:umi@dm.unibo.it">umi@dm.unibo.it</A><BR></DIV>
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