[Cabrinews] liceo classico-piani di studio

Margherita Motteran motteran_m a alice.it
Gio 9 Lug 2009 19:12:37 CEST


Ho insegnato matematica e fisica al liceo classico per oltre vent'anni e attualmente mantengo contatti frequenti con docenti e studenti del liceo classico.
L'orario gentiliano mi è sempre sembrato troppo ristretto e solo con molta attenzione, utilizzando verifiche scritte e attività di recupero mirate, riuscivo a svolgere un programma accettabile di matematica e fisica. Ho lavorato abbastanza bene soltanto durante l'esperienza PNI (solo nel biennio, dato che il collegio docenti non approvò mai l'inizio della sperimentazione nel triennio), perché l'orario di matematica è diventato 3+3+3+2+2 e ho sfruttato l'ora settimanale di informatica, in laboratorio,  per fare attività di gruppo e risoluzione di problemi.
Attualmente so di classi di liceo classico di ordinamento nelle quali la geometria dello spazio è stata toccata pochissimo o per nulla e che presentano all'esame di stato programmi con pochissime dimostrazioni (di trigonometria). Se passiamo alla fisica, capita che si trascurino argomenti importanti come l'elettromagnetismo o che non si chieda agli studenti di risolvere problemi di fisica. 
A mio avviso, l'attuale orario è insufficiente rispetto all'educazione scientifica che gli studenti dovrebbero, oggi, acquisire e dovrebbero esser indicate con chiarezza le abilità e le competenze irrinunciabili, che dovrebbero essere compatibili con le ore di lezione realmente dedicate alla matematica e alla fisica. 
Un cordiale saluto a tutti
Margherita Motteran
  ----- Original Message ----- 
  From: Antonio Criscuolo 
  To: Lista di discussione sul software matematico 
  Sent: Wednesday, July 08, 2009 12:52 PM
  Subject: [Cabrinews] liceo classico-piani di studio


  Cara Marina, visto che insegnerai al classico, voglio condividere  con te  e  altri colleghi interessati una mia preoccupazione.
  Se  noi insegnanti di matematica-fisica del classico - ma anche dell'artistico e del liceo delle scienze umane, al linguistico la situazione è un po' migliore-  non ci daremo da fare -  proponendo e facendo approvare dal Collegio docenti, in base all'autonomia,  piani di studio con più matematica -  la positiva esperienza della sperimentazione PNI sarà cancellata. 
  II quadro orario  'gentiliano'  (2,2,3,2,2 ore settimanali per anno di corso) è stato sostanzialmente confermato da quello 'gelminiano' (3,3,2,2,2 ore settimanali per anno di corso): una sola ora in più nel quinquennio comprensiva però dell'insegnamento dell'informatica al ginnasio. 
  Un vero disastro, con 2 ore alla settimana  è possibile fare formazione matematica ? Dovremo  limitarci e rassegnarci a fare un po' di addestramento matematico ? 

  Un caro saluto
  Antonio Criscuolo


  ----- Original Message ----- 
    From: Marina Dale 
    To: Lista di discussione sul software matematico 
    Sent: Monday, July 06, 2009 9:02 PM
    Subject: Re: [Cabrinews] liceo classico-grazie


    ringrazio tutti per i suggerimenti e le riflessioni sul classico, dal momento che l'anno prossimo mi trasferirò in tale indirizzo con alle spalle 23 anni al triennio dello scientifico.
    Un caro saluto
    marina




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    Da: Antonio Criscuolo <criscuolo_antonio a alice.it>
    A: Lista di discussione sul software matematico <cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
    Inviato: Domenica 5 luglio 2009, 23:41:05
    Oggetto: Re: [Cabrinews] liceo classico

    Come Paolo Cavallo sono laureato in fisica e ho avuto un'esperienza d'insegnamento 
    molto ..variegata: elettrotecnica e misure elettriche, fisica e laboratorio 
    sempre negli ITIS,  matematica e fisica nello scientifico e infine il 
    classico dove insegno, da ... due decenni, in una sperimentazione PNI.

    In un certo senso mi sento chiamato in causa e rispondo ad alcune delle sue 
    sollecitazioni.



    Una carriera 'anomala'  fatta di  esperienze su cattedre diverse e/o in 
    scuole di diverse tipologie non penso sia  uno svantaggio, anzi 
    costituisce un  arricchimento, costringe a mettersi in discussione, 
    favorisce  l'apertura mentale e costituisce un antidoto al rischio, sempre 
    presente per noi insegnanti,  di ..fossilizzarsi ( ....  mi si presenta l'immagine 
    di alcuni colleghi  specialisti di latino e greco che hanno insegnato sempre 
    e solo al classico, ma anche quella di colleghi specialisti  matematici allo 
    scientifico ).



    A proposito di 'idee guida' per il classico, al primo posto, e da 
    valorizzare al massimo, metterei lo studio della geometria euclidea che 
    purtroppo sta scomparendo dalle scuole superiori. Il liceo classico è, al 
    momento,  l'unica scuola  in cui è possibile insegnarla, se si vuole, con 
    continuità  per cinque anni  e con risultati soddisfacenti.



    Per sciogliere alcuni dubbi sul .. 'che fare' - in particolare per il 
    classico, ma  non solo -  un punto di riferimento, sono i testi della 
    Castelnuovo  (Matematica oggi, per il ginnasio,  Matematica nella realtà, 
    Trigonometria, Elementi di analisi infinitesimale per il liceo; per me, 
    appena arrivato  al classico, sono stati  importantissimi) ,  oltre 
    ovviamente a Matematica 2003 dell'UMI.



    Saluti

    Antonio Criscuolo



    ----- Original Message ----- 
    From: "Paolo Cavallo" <ton0621 a iperbole.bologna.it>
    To: "Lista di discussione sul software matematico" 
    <cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
    Sent: Sunday, July 05, 2009 11:07 AM
    Subject: Re: [Cabrinews] liceo classico


    -------- Original Message  --------
    Subject: Re: [Cabrinews] liceo classico
    From: Gianni Murer <giamur a iol.it>
    To: ton0621 a iperbole.bologna.it, Lista di discussione sul software 
    matematico <cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
    Date: Sat Jul 04 2009 23:47:16 GMT+0200 (ora legale Europa occidentale)

    > Io insegno in un liceo classico tradizionale che da molti anni attua una
    > specie di minisperimentazione nel senso che nelle classi del biennio
    > ginnasiale le ore di matematica sono 3 anziché 2.  Mi piacerebbe sapere
    > qualcosa di più in merito alle 'perplessità' di Paolo Cavallo ... per
    > poter avviare un'eventuale discussione.
    > Saluti,
    > Gianni Murer

    Le mie perplessità sono di principio e nascono probabilmente da una carriera 
    anomala rispetto alla maggior parte degli insegnanti di matematica che ho 
    intorno. Per cui, chiedendo scusa a tutti, devo spiegarmi in termini molto 
    personali e autobiografici.
    Ho un diploma di liceo classico tradizionale e al liceo ho fatto pochissima 
    matematica. Mi sono laureato in fisica e per più di vent'anni ho insegnato 
    "altre cose": elettronica all'ITI, matematica e scienze alle medie, fisica 
    all'ITI e al liceo scientifico- tecnologico.
    Sono perciò arrivato alla cattedra di matematica e fisica del liceo classico 
    con una grossa esperienza didattica generale che stride con la mia 
    inesperienza come insegnante di matematica. Naturalmente "so fare" le cose 
    che devo insegnare in base alla programmazione di dipartimento, ma spesso 
    sono molto incerto su come farlo e mi lascia perplesso l'insistenza su 
    obiettivi ai miei occhi poco significativi, come il calcolo di espressioni 
    contenenti molte frazioni algebriche.
    Giusto per non trasmettere un'immagine sbagliata: i miei studenti sembrano 
    trovarsi bene, si diplomano in media né meglio né peggio degli altri, alcuni 
    fanno facoltà tecnico-scientifiche e mi fanno sapere che procedono bene. In 
    altri termini, il mio problema non è performativo ma, come dicevo, di 
    principio. Non riesco a vedere delle idee guida chiare. Non so dire dove 
    "vada a parare" il mio curricolo, non mi piace su certi argomenti svolgere 
    un vero e proprio addestramento di cui non vedo l'utilità a lungo termine. 
    Gli studenti si fidano - la loro fiducia sono sempre stato capace di 
    guadagnarmela - e studiano, però io non sono "convinto". So di avere 
    studiato al liceo meno matematica di loro e di essermi laureato lo stesso, e 
    non con il 6 politico. Non vorrei "insegnare di meno", vorrei avere un'idea 
    più chiara di quali argomenti e come valga la pena insegnare.

    Mi scuso sinceramente per il carattere personale di questo messaggio, ma non 
    avrei saputo come spiegarmi altrimenti. Spero di non essere risultato troppo 
    oscuro.
    Grazie,
    Paolo Cavallo
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