[Cabrinews] PISA e i finlandesi

Renata Rizzo renatarizzo a alice.it
Ven 20 Feb 2009 07:48:30 CET


sono d'accordo quasi su tutto e sul senso del discorso in pieno. Ho però dei dubbi che tutto si possa risolvere su internet. Quando noi eravamo ragazzini facevamo le ricerche copiando a mano ciò che riportava l'enciclopedia (chi ce l'aveva) oggi c'è il copia e incolla che non costringe neanche a leggere. Inoltre il materiale non sempre è adatto per la comprensione dei ragazzi o addirittura contiene scorrettezze. Anch'ip spiego con il videoproiettore utilizzando materiale selezionato e organizzato da me. Credo però che così restiamo ancora nell'astratto e nel "virtuale", occorre che le scienze e anche la matematica (v. Castelnuovo) siano attivita di laboratorio, in cui innanzitutto si fa esperienza. Molti miei alunni non hanno mai toccato un po' di terriccio e dicono:-che schifo!
Ma andiamo al punto: tutto ciò non si può fare nei tempi striminziti, sempre più striminziti che abbiamo, ci vorrebbe veramente una scuola a tempo pieno, che noi al sud non abbiamo mai realmente avuto. Ciò non vuol dire che non ci si provi anche nelle 4 ore di matematica e nelle 2(!) di scienze.
Saluti da 
Renata Rizzo
renatarizzo a alice.it
Prima di stampare pensa all'ambiente!

  ----- Original Message ----- 
  From: Paola Laura Barni 
  To: Lista di discussione sul software matematico 
  Cc: bolondi a science.unitn.it 
  Sent: Thursday, February 19, 2009 6:11 PM
  Subject: Re: [Cabrinews] PISA e i finlandesi


  Sono perfettamente d'accordo con la ragazza finlandese e sono anni che sostengo con le mie colleghe di qualsiasi materia che secondo me, specialmente alle medie inferiori dove insegno, i ragazzi dovrebbero per prima cosa studiare a scuola e che non dovremmo perdere ore a correggere gli stessi esercizi dati per casa o a interrogare sperando che ci ripetano le stesse cose che abbiamo detto noi, integrate magari da quelle che devono trovare sul libro.
  Io, per esempio, a scienze, NON interrogo e NON voglio che ripetano quel "poco" che io so di un campo così enorme!
  Si ricerca su INTERNET, io stessa spiego con il video proiettore, facendo vedere siti dove si parla dell'argomento (ad es. vulcani) e poi stimolo loro a cercare, ad informarsi a vedere, magari anche a casa, magari su FOCUS ecc...
  Per matematica è uguale: come pretendiamo che siano interessati (che non vuol dire zitti, perchè dipende dalla nostra capacità di "tenerli", ma con le "celluline grige" in movimento, come dice Poirot) se riproponiamo esercizi sempre i soliti, magari cambiando i numeri: chi li ha fatti a casa, "dorme" e a chi non sono riusciti è convinto che tanto non li capirà mai, e "dorme" pure lui. 
  Eppure i colleghi, almeno i miei, non se ne accorgono e continuano a correggere le frasi di grammatica a  dare le schede libro, che sono l'uccisione della voglia di leggere, secondo me.....

  Specialmente alle medie o ci accorgiamo che se va bene stanno tutto il pomeriggio a giocare a pallone e se va male stanno a giocare al PC o alla play, perchè noi non siamo riusciti a dar loro uno stimolo, la voglia di cercare, di informarsi..... oppure avremo sempre più disastri: i "bravi" che studiano a memoria o quasi e ci fanno "contenti", i "ciuchi" che saranno sempre più frustrati, con l'autostima nei calzini e quindi sempre più bulli, asociali, violenti, ecc....

  Ammetto di essere un po' pessimista, ma  sono a casa in malattia...... speriamo che sia una giornata nera, ma.....spero proprio che tutti noi si cerchi di cambiare qualcosa, perchè quando sento al telegiornale le notizie di questi giorni, delle ragazzine sempre più giovani violentate, ecc. mi chiedo veramente: ma la scuola italiana, ma io, cosa stiamo insegnando ai  ragazzi?

  Paola Barni




  2009/2/19 Laura Catastini <catastin a mat.uniroma2.it>

    NON  HO PAROLE!!! 


    Il giorno 19/feb/09, alle ore 17:33, Aurelia Orlandoni ha scritto:


      Carissimi,
      sul forum riservato ai formatori PON-OCSE (sito ex-INDIRE) Carmelo Di Stefano, che molti di voi conoscono per il suo impegno nell'insegnamento di matematica con le tecnologie, ha inserito un messaggio che offre molti spunti di riflessione. In accordo con Carmelo ve lo riporto integralmente anche se non riguarda direttamente l'uso delle tecnologie ma forse anche quelle possono (debbono?) avere un ruolo in un insegnamento innovativo delle matematica.
      Buona lettura e ... buona riflessione.
      Aurelia

      Dato che ho l'occasione di essere in contatto con una ragazza finlandese che ha seguito un intero anno scolastico in Italia, con Intercultura, le ho chiesto sui risultati formidabili dei suoi connazionali nelle prove OCSE-PISA. Vi giro la sua risposta senza commento e senza correzione dei pocchissimi errori.
      Non so se i finlandesi sono i migliori del OCSE - Pisa, ma diciamo che non sarebbe una sorpresa... Specialmente dopo il mio anno in Italia, ho iniziato a apprezzare la nostra sistema di scuola molto di più... Io penso che il problema in Italia è che le persone devono studiare a casa e poi vengono a scuola a fare l'interrogazione in cui devono proprio ricordare tutto a memoria parola a parola e poi se gli chiedi "perché?", non sanno rispondere perché non hanno davvero capito quello che hanno studiato... in Finlandia invece io a volte non studiavo niente a casa e prendevo otto o nove dal compito soltanto perché avevo capito le cose durante le lezioni... e in Finlandia nel liceo i professori non guardano se io ho fatto i compiti a casa, lì loro pensano che siamo assai adulti per decidere le nostre cose e cmnq fa male a noi se non studiamo perché è la nostra vita. E questo fatto ci dava la possibilità di studiare di più quella materia che per noi era difficile e meno quella che era facile. E ci sono anche altre cose che non mi piacevano nella scuola italiana, per esempio l'ingelse... Io non ho mai nella mia vita studiato per esempio shakespeare qui in Finlandia, qui è importante che io so parlare inglese, invece in Italia voi studiate 2-3 anni la grammatica e poi iniziate a studiare shakespeare il quale scriveva inglese che nemmeno Samantha, che parla ingelse come la lingua materna, capiva totalmente... quindi come le persone possono imparare a parlare inglese, se studiano quel modo della lingua che è morto cento anni fa...
      quei sono i miei pensieri (in modo corto) 

      Sanna

      Come vedete ci sono tante occasioni di meditare seriamente e di cominciare a buttare nella spazzatura tutto il vecchiume che ancora gestisce la scuola italiana.

      Saluti innovativi
      Carmelo 

      ************************
         Aurelia Orlandoni
      Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica
      ex-IRRE Emilia Romagna 
      Gestione Commissariale
      Via U.Bassi 7, 40121 Bologna 
      tel 051 227669, fax 051 269221
      aurelia.orlandoni a libero.it
      orlandoni a irreer.it

      _______________________________________________ 

      Cabrinews mailing list
      Cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it
      http://keynes.scuole.bo.it/mailman/listinfo/cabrinews




    _______________________________________________
    Cabrinews mailing list
    Cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it
    http://keynes.scuole.bo.it/mailman/listinfo/cabrinews





  -- 
  Paola Laura Barni
  tel 0572 951911
  3297948493



------------------------------------------------------------------------------


  _______________________________________________
  Cabrinews mailing list
  Cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it
  http://keynes.scuole.bo.it/mailman/listinfo/cabrinews
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: http://keynes.scuole.bo.it/pipermail/cabrinews/attachments/20090220/d7f0f277/attachment.htm 


Maggiori informazioni sulla lista Cabrinews