[Cabrinews] Ancora esame di stato

gregorio gregorio.torretta a tin.it
Lun 2 Lug 2007 08:34:16 CEST


Quando gli studenti delle mie classi di liceo scientifico non conoscono argomenti, contenuti che dovrebbero essere già consolidati nel loro corredo di conoscenze, mi rimbocco le maniche, evitando lo sgomento, e spiego.
La scuola esiste se ci sono gli studenti che la frequentano, l'Università vive anche economicamente sulle tasse che le famiglie pagano per avere un servizio. Ed allora meno sarcasmo, meno stupore e sopperiamo alle mancanze con un maggiore impegno didattico. Se dovessi farmi un'idea della qualità dei docenti universitari attraverso l'esperienza di mio figlio, che non ha avuto problemi, direi pessima nella didattica e nei comportamenti.
Quando un numero elevato di studenti ha difficoltà ad affrontare una prova, vuol dire che non è stata tarata bene. Questo è un principio elementare, a meno che non ci si considera come facevano alcuni miei docenti, elementi privilegiati in un mondo di modesti.
Quando ero giovane, sui banchi di scuola, non apprezzavo " I promessi sposi", romanzo rivalutato nell'età della maturità, quindi quando si deve proporre la lettura di un testo si deve tenere conto dell'età di chi legge e della sua motivazione a leggerlo.
Per quanto riguarda la studentessa non esistono più le esercitazioni che fanno rivedere sotto una nuova luce nozioni che si sono memorizzate, ma non del tutto assimilate? Uno studente non si rifiuta: non sa o non ha capito. A noi fare esperienza dai fatti ed intervenire nella nostra didattica.
Un saluto
Gregorio Torretta
----- Original Message ----- 
  From: Amerigo Di Libero 
  To: Lista di discussione sul software matematico 
  Sent: Monday, July 02, 2007 1:11 AM
  Subject: Re: [Cabrinews] Ancora esame di stato


  Caro Furio
  in un passato un poco meno remoto, come forma di protesta contro una circolare ministeriale (sempre lì !!!!) particolarmente rigida sull'obbligatorietà del libro di testo (se fosse unico altro che syllabus ....) alcuni buontemponi hanno proposto appunto l'adozione degli Elementi per il biennio....
  Quanto a Napoleone, la trigonometria e l'artiglieria mi hai fatto pensare a un telescopio trasformato in cannone o a una serie di Fourier in onde di soldati all'assalto.
  Per il resto, mi rimane un dubbio: la studentessa al terzo anno di ingegneria nel cui compito di geometria (che sto correggendo) si rifiuta pervicacemente di risolvere un'equazione di secondo grado con un parametro, perché lo fa: a) perché glielo hanno insegnato al liceo, quindi, avendo superato l'esame di maturità, ha il diritto di non rispondere - b) perché Euclide avrebbe fatto in un altro modo -c)perché queste cose si ripetono così incessantemente alle matricole che al terz'anno è umiliante doverle affrontare - d) perché dovevo avvertirla prima (non basta un riferimento preciso paragrafo per paragrafo al libro di testo, bisogna specificare ed esplicitare ogni singola conoscenza e abilità di calcolo che si ritiene acquisita nei corsi primari e secondari). 
  Non sono d'accodo con te a proposito del tono scherzoso, siamo nello psicodramma!
  Continuo la correzione ... 
    ----- Original Message ----- 
    From: Furio Petrossi 
    To: Lista di discussione sul software matematico 
    Sent: Monday, July 02, 2007 12:26 AM
    Subject: Re: [Cabrinews] Ancora esame di stato


    Amerigo Di Libero ha scritto: 
      Come molti altri che hanno l'originalissima idea di leggere gli Elementi di Euclide (perchè non adottarlo come libro di testo ....) 
    In effetti è già stato fatto nel 1911 (v. ad es. http://www.cartesio-episteme.net/ep8/ep8-luc2.htm)
    "Nella quinta classe del liceo classico assume particolare importanza lo studio della matematica greca e della sua letteratura, sia attraverso i cenni storici sullo sviluppo della geometria greca, o qualche richiamo alle trattazioni di Diofanto, sia attraverso lo studio diretto dei primi quattro libri degli Elementi di Euclide, e della trattazione della teoria delle proporzioni contenuta nel quinto libro degli Elementi,(omissis)"
    ma l'esperienza è durata un limitatissimo numero di anni.
    Devo dire che mi sentirei in imbarazzo a dire che una retta ha per estremi due punti, al massimo potrei consigliarne uno (improprio) ma anche così...
    Per fortuna gli anni passano anche per la matematica, non solo per me, 

    E' singolare l'importanza che viene data ancora al Liceo alla trigonomtria (anche per lei passano gli anni, come ricorda l'amica Luciana Zuccheri in un simpatico sunto in http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/domanda/2003/Ucau031109d001 ).
    Chissà se sarà vera la storiella che mi hanno raccontato sul fatto che fu Napoleone a volerLe dare un rilevante peso, al fine di formare bravi artiglieri.
    In questo senso vedrei con preoccupazione la sua prevalenza al Liceo, come segno di una volontà guerrafondaia.
    Poveri noi!

    Il tutto mi ricorda l'"Epoca Brocca", in cui ci si faceva un vanto di mettere dentro tutto senza fare delle scelte: tutta la matematica è bella, ma solo poca deve essere fatta a scuola.
    E se qualcuno mi dice il contrario lo sfido con una sfilza di argomenti bellissimi, abbastanza elementari, tutti da introdurre nel programma (NOTA consiglio di prolungare l'obbligo scolastico a 38 anni).

    Ciao,
    scusate il tono un po' scherzoso,

    Furio Petrossi



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