[Cabrinews] R: Prova nazionale di terza media
walter maraschini
w.maraschini a tiscali.it
Gio 18 Giu 2009 23:44:38 CEST
Beh, il problema è serio.
Vogliamo prove vere?
Quali sono le condizioni?
Quale il controllo?
Se si ventila l'idea - e l'dea è ventilata - che i finanziamenti alle scuole siano collegati a tali prove di verifica il problema è serio.
Occorre svincolare le questioni di una rilevazione oggettiva (sacrosanta) da quella più generale del suo uso.
Walter Maraschini
----- Original Message -----
From: Cinzia Chelo
To: cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it
Sent: Thursday, June 18, 2009 10:37 PM
Subject: [Cabrinews] R: Prova nazionale di terza media
Sono un'insegnante di matematica della secondaria di primo grado; stamani ho assistito alla Prova Invalsi di Italiano e nel pomeriggio sono tornata a scuola per correggere la Prova di matematica. I miei ragazzi hanno fatto molto bene la prova, i risultati sono stati miracolosamente superiori alle aspettative, ma non sono contenta, anzi ...
.
Non mi voglio dilungare né sui commenti ai vari quesiti (adeguati o non), né sulle indicazioni date dall'Invalsi per i criteri di valutazione della prova. Mi fermo prima.
Provate a pensare a 25 --> 30 ragazzi sistemati in un'aula (di dimensioni italiane-medie) seduti su un banchetto singolo su cui è posato il fascicolo della Prova Invalsi.
E' molto facile posare un occhio sul foglio del compagno del banco davanti o del banco laterale ed è immediato individuare la crocettatura A o B o C o D. In parole povere, è troppo facile "copiare" e i ragazzi, anche quelli seri, in buona parte lo fanno. Basta avere gli occhi buoni (o gli occhiali).
Ne consegue che la correzione del questionario e la relativa valutazione perdono significato; anzi questo balletto di preparazione alla Quinta Prova (esercizi vari di Simulazione , serietà nella somministrazione del fascicolo, lettura attenta e seriosa della normativa da seguire) diventa una farsa e il messaggio che arriva ai ragazzi si negativizza in itinere; ancora una volta facciamo crollare e sgonfiare qualcosa a cui avevamo chiesto loro di credere. Pessimo input educativo.
E allora?
Per esempio: non si potrebbero mettere le risposte random in modo che i vari fascicoli risultino diversi e meno "copiabili". La correzione sarebbe più laboriosa; bisognerebbe cercare la risposta esatta e non la lettera esatta (so che con questa proposta rischio il linciaggio da parte di molti colleghi); il tutto però sarebbe più serio e ... stasera, sarei più contenta.
Cinzia Chelo
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