[Cabrinews] Matematica e classi di concorso
giuseppe.tenace a tin.it
giuseppe.tenace a tin.it
Ven 3 Lug 2009 09:44:18 CEST
LETTERA APERTA A
Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca
Dipartimenti e Direzioni del MIUR
Organizzazioni Sindacali
Associazioni
e Dipartimenti di matematica
A chiunque possa essere interessato
OGGETTO: MATEMATICA E CLASSI DI CONCORSO.
Ad inizio anno scolastico
inviai una lettera al Ministro della Pubblica Istruzione e nella stessa
formulavo una domanda alla quale, ad oggi, non ho ancora ricevuto
risposta.
La domanda era la seguente:
Può un insegnante
1. LAUREATO
IN MATEMATICA,
2. che ha superato un Concorso Ordinario per TITOLI ED
ESAMI in MATEMATICA,
3. in possesso di ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO di
MATEMATICA,
4. di ruolo in MATEMATICA (c.c. A047)
insegnare MATEMATICA
nel TRIENNIO del Liceo Scientifico?
(o anche Ginnasio-Liceo Classico,
Liceo delle Scienze della Formazione, Istituto d’Arte, …)
La risposta,
per Chiunque positiva, purtroppo era, e lo è ancora oggi, negativa:
il
laureato in matematica con i titoli su indicati non può insegnare la
matematica.
Chiedevo il perchè di una tale assurdità, ma non mi è stato
dato modo di venirne a conoscenza.
Forse non è possibile insegnare
matematica perché nei licei la stessa va a spasso con la fisica? (Non
mi sembra un valido motivo per negare la matematica ai matematici.) Ma
la matematica e la fisica vengono poi “trattate” allo stesso modo?
Nella stessa venivano effettuate delle considerazioni sulle possibili
strade da seguire per consentire l’insegnamento della matematica anche
ai matematici: prevedere la classe di concorso “A047-Matematica” negli
Istituti indicati unitamente alla “A049-Matematica e fisica” oppure
prevedere la separazione delle due discipline assegnando la matematica
alla “A047–Matematica” e la fisica alla “A038–Fisica”.
Speravo, per la
risoluzione del problema, nella allora quasi imminente revisione delle
classi di concorso. E invece dallo schema di Regolamento concernente le
classi di concorso del personale docente approvato dal Consiglio dei
Ministri si evince che non solo i matematici non potranno insegnare
matematica nel triennio del liceo scientifico ma non potranno più farlo
nemmeno al biennio. Anzi, per essere più precisi, non potranno
insegnare matematica in tutti i futuri licei. Espulsi dai licei quindi
e inviati nei tecnici e nei professionali. Ma la differenza fra la
matematica dei licei e quella dei tecnici e professionali qual è? E se
Tizio non è in grado di insegnare matematica nei licei, può farlo al
tecnico o al professionale? E se può farlo è solo perché la matematica
o il matematico dei tecnici-professionali risulta più “scadente”? O
vale il contrario? O risulta essere questa la maggiore flessibilità
nell’impiego dei docenti? (Buona l’idea che risolve due problemi: 1.
Per un po’ di anni gli istituti tecnici e professionali non avranno
difficoltà nel reperire insegnanti di matematica; 2. “Alcuni”
insegnanti della A049 otterranno nomine annuali o saranno immessi in
ruolo sui posti lasciati vacanti dai colleghi della A047).
Gradirei che
qualcuno spiegasse seriamente e pubblicamente perché il matematico non
può insegnare la matematica.
Vorrei anche capire poi secondo quale
logica la classe di concorso “A047-Matematica”, (futura A-25) non potrà
essere utilizzata per l’insegnamento della matematica nel futuro liceo
scientifico, ma potrà esserlo nell’opzione tecnologico dello stesso
liceo. Forse che i programmi saranno diversi? E anche se lo fossero?
Un
qualche motivo ci sarà ma ho poca immaginazione. Forse questo non
interessa. Così come non interessano i risultati della scuola italiana
comunicati dall’OCSE o quanto viene detto in continuazione sull’
attenzione che bisogna rivolgere alle materie scientifiche.
Insegno
matematica in un liceo scientifico da molti anni anche nelle classi del
triennio (quasi esclusivamente nell’indirizzo P.N.I.) ma solo perché l’
Istituto presso il quale presto servizio ha giustamente organizzato le
cattedre in verticale: continuità e l’Utente ne trae vantaggio (l’
insegnamento della fisica nell’intero quinquennio è affidato ad altro
docente e ciò non ha creato problemi di alcun tipo né agli Utenti né
all’Amministrazione. E penso che una simile organizzazione non stia
creando problemi negli attuali tecnici e professionali, né potrebbe
crearne nei futuri licei).
Altra osservazione. Nella scuola in cui
insegno, ma sicuramente anche in altre scuole secondarie superiori,
arrivano in continuazione richieste da Università ed Istituti vari.
Richieste volte ad indirizzare gli studenti verso materie scientifiche
e in particolare la matematica, con offerte che arrivano all’esonero
totale delle tasse di iscrizione e frequenza per chi si iscrive al
corso di laurea in matematica. Cosa dire a questi ragazzi? Che potranno
laurearsi in matematica, superare concorsi relativi alla sola
matematica e successivamente non potranno insegnarla nei licei perché
al Ministero hanno stabilito che per poter insegnare matematica nei
licei bisogna obbligatoriamente specializzarsi anche in fisica?
Nella
speranza che la matematica venga assegnata anche ai matematici, che
vengano apportate modifiche alla normativa vigente e a quella proposta
così come su esposto e in attesa che vari Enti, Associazioni
matematiche, Dipartimenti di matematica delle Università si “facciano
sentire”, un appello anche a Giornali, Organizzazioni sindacali e a
tutti coloro che hanno a cuore la Scuola affinché il “problema” venga
pubblicizzato e risolto.
San Nicandro Garganico, 01 luglio 2009
prof.
Giuseppe Tenace
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