[Cabrinews] E il liceo classico?

[Paolo Fasce]

On 15 Dec 2009 at 22:53, paola tamborriello wrote:

> In ogni occasione ho cercato di parlare del Liceo Classico.
> Di fatto dopo la riforma ad uno studente di Liceo Classico
> sarà possibile iscriversi alla facoltà di Lettere, Filosofia
> e Giurisprudenza.
> Non sarà pensabile l'accesso ad alcuna facoltà scientifica.
> I nostri studenti del Classico, con sperimentazione PNI,
> oggi, vincono tutti i concorsi, entrano nelle università più
> prestigiose e fanno l'università a tempo di record, mentre
> quelli delle sezioni di ordinamento hanno molte difficoltà e
> nelle università a numero chiuso raramente riescono ad accedere.

Penso che gli studenti che frequentano il Classico con sperimentazione 
PNI sono filtrati in ingresso per aspettative familiari e contesti 
sociali medio elevati e pertanto i risultati che attribuisci loro 
("vincono tutti i concorsi") sono attribuibili al curricolo che li' si 
sviluppa, ma soprattutto per l'elemento "sociale" che suggerisco.

Sono convinto che se trapiantassimo tutti gli iscritti al Classico PNI 
in un istituto tecnico, domani diremmo "gli studenti degli istituti 
tecnici, oggi, vincono tutti i concorsi".

Per questo motivo non penso affatto che "Non sarà pensabile l'accesso 
ad alcuna facolta' scientifica". Questa utenza, oltre al valore 
aggiunto dato dalla scuola, ha un grande capitale familiare e sociale 
da spendere.

Detto questo, che ho esplicitato per onesta' intellettuale, concordo 
sul fatto che occorra difendere l'area matematico scientifica in tutti 
gli indirizzi, per motivi che e' inutile spiegare in questo e-consesso, 
e su questo si sono gia' mossi diversi attori, nell'ambito 
istituzionale della Commissione Cultura della Camera dei Deputati dove 
si sono recate sia le associazioni professionali (tra queste ANIMat) 
che altri gruppi piu' o meno istituzionalizzati (penso ad esempio ai 
tutor M a t.Abel).

Ciao ciao.

-- 
Paolo Fasce

"Noi, nella nostra debolezza, in questa minoranza che 
siamo non possiamo vincere, perché è il potere che vince 
sempre. Noi possiamo al massimo convincere. Nel momento in 
cui convinciamo, vinciamo, cioè determiniamo una 
situazione di trasformazione difficile da recuperare." 
(Franco Basaglia)