[Cabrinews] R: Posizione UMI relativa al Regolamento sulle classi di concorso

[Paolo Fasce]

On 17 Aug 2009 at 11:52, Claudio Marcatto wrote:

> Sarà senz'altro vero che dei  fisici (o degli ingegneri)
> conoscano alcuni settori della matematica meglio del laureato
> medio in matematica. Per l'accesso all'insegnamento della stessa,
> però, non credo che l'aspetto più importante sia quello di vedere
> chi ne sa di più, quanto invece quello di richiedere un percorso
> di formazione specifico dopo la laurea, diciamo di due anni, come
> in molti paesi OCSE.

Mi pare l'avessimo anche in Italia, fino a quando le SSIS hanno 
operato. Mannaggia, questo dobbiamo dirlo a Israel! 8-)


> E' in corso un dibattito sulla formazione e le forme di reclutamento 
> dell'insegnante, attivato dalla pubblicazione di alcuni risultati della 
> ricerca TALIS (prodotta da OCSE e IEA). Alcuni link:
> 
> "Creating Effective Teaching and Learning Environments", OCSE 2009, 
> http://www.oecd.org/dataoecd/17/51/43023606.pdf
> 
> "Teachers Matter",  OCSE 2005, 
> http://browse.oecdbookshop.org/oecd/pdfs/browseit/9105041E.PDF
> 
> "Teachers Matter - Riassunto in italiano",  OCSE 2005 
> http://browse.oecdbookshop.org/oecd/pdfs/browseit/9105046E5.PDF

Sembrano ambienti allettanti sui temi che pure mi interessano di cui 
dibattiamo. Purtroppo il giorno ha solo 24 ore... 8-)

Io sogno una scuola nella quale i docenti di una certa materia si 
confrontano e si arricchiscono vicendevolmente. Per questo sostengo che 
vincolare un insegnamento ad una specifica laurea sia deprivante. E' 
pero' del tutto evidente che per accedere ad un certo insegnamento, le 
lauree ed i profili all'interno delle lauree medesime, devono essere 
seriamente significativi.

Non sempre lo sono, e si puo' migliorare, ma non sempre questo avviene 
a danno dei laureati in matematica i quali hanno accesso alla A059, 
spesso senza un serio profilo di studi universitari nell'ambito delle 
scienze.

Cordiali saluti.


-- 
Paolo Fasce

Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto 
un uomo di valore (Albert Einstein).