Senza oggetto


Mer 16 Apr 2008 23:06:50 CEST


ste.keynes.scuole.bo.it
Cc          : 
Date      : Wed, 23 Apr 2008 09:29:39 +0200 (W. Europe Daylight Time)
Subject : [Cabrinews] Rif:  calcolatrici grafiche


> Vorrei dire la mia su questo argomento: sono rimasta affascinata dal
> resoconto della prof.ssa Arpinati, che mi riprometto di studiare con cu=
ra,
> tuttavia mi rimangono molti dubbi.
>  

Anche a me. Ho dato un'occhiata rapida al lavoro.

Prendiamo ad esempio quello che scrivono gli autori del paragrafo Probabi=
lit=E0 1/4.

Gli autori dicono che l'approccio classico (casi favorevoli su possibili)=
 va benissimo per la didattica poi per=F2 per cercare di motivare l'uso d=
ell'approccio frequentista aggiungono questa osservazione

" un dado reale non =E8 certo simmetrico,
tanto che su ogni faccia ci sono incisioni o simboli diversi,
e l'unico dado simmetrico =E8 quello con sei facce veramente
uguali e indistinguibili, del tutto inutile per essere lanciato."

Io non sarei cos=EC sicuro che queste asimmetrie rendano inutile un dado =
di essere lanciato. Ma lasciamo stare la didattica e veniamo alla calcola=
trice.

Io se fossi uno studente avrei diverse perplessit=E0 di fronte a una pers=
ona che cerca di farmi credere che l'esperimento aleatorio lanciare un da=
do (cosa semplice che posso fare a casa) e quello che accade pigiando un =
tasto di calcolatrice siano la stessa cosa. 

La calcolatrice simula: come lo spieghiamo allo studente?

Oltre a questo nel lavoro di Arpinati e altri (qui esprimo la mia opinion=
e umile di insegnante che =E8 stato 3 anni alla scuola media) serpeggia l=
'idea che la calcolatrice grafica sia semplice da usare e questo secondo =
me non =E8 vero.


Cordialmente
Andrea Centomo












> Credo che il modo "astratto" di insegnare la matematica in Italia vada
> sicuramente equilibrato con il metodo molto pragmatico e tecnologico de=
i
> paesi anglosassoni, ma non butterei tutto alle ortiche.
>  
> La "fatica" intellettuale che chiediamo ai nostri alunni, lo sforzo di
> immaginazione, la capacit=E0 di dimostrare e di argomentare e non solo =
di
> verificare, credo che siano importanti ben oltre l'apprendimento della
> matematica.
> Penso che stimolino la mente a percorsi di pensiero e a collegamenti
> neuronali molto approfonditi e articolati che danno i loro frutti in qu=
ella
> creativit=E0 e fantasia che stanno alla base del genio.
> Non voglio assolutizzare un metodo o una disciplina, ma credo che la
> matematica serva moltissimo ad insegnare a pensare con la propria testa=
, a
> valutare la realt=E0 e a dare risposte adeguate agli stimoli.
> Un accessivo o precoce uso della tecnologia non rischia di inibire tutt=
o
> questo?
> Sintetizzo il mio pensiero: non credo che tutti i nostri studenti che a=
ll
> estero fanno faville siano "cervelli" in fuga, penso che sfruttino il b=
uon
> metodo della scuola italiana in luoghi dove c'=E8 carenza di pensiero.
> Ne ho una piccola prova, anche se statisticamente insignificante, dalle=
 mie
> figlie che hanno o stanno studiando all'estero con risultati eccellenti=
; in
> Italia erano solo due brave studentesse ma non sempre al top.
>  
> Cordiali saluti a tutti,
>  
> Maria Pia Garofalo
> -------Messaggio originale-------
>  
> Da: pino1947 a alice.it
> Data: 22/04/2008 22.34.10
> A: Lista di discussione sul software matematico
> Oggetto: [Cabrinews] calcolatrici grafiche
>  
>  
> 
> Ritengo opportuno segnalare agli amici della lista, in particolare ai
> colleghi della Scuola Media, che sul sito
>  
>                                                       www.fardiconto.it=

>  
> =E8 presente il resoconto di una sperimentazione, relativa alla calcola=
trice
> grafica TI-73,  promossa dall'IRRE-ER e coordinata dalla prof.ssa Anna =
Maria
> Arpinati.
>  
> Cordialmente.
> Pino Giacometti
>  



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