[Cabrinews] Nuove indicazioni nazionali
Renata Rizzo
renatarizzo a alice.it
Sab 8 Set 2007 17:23:35 CEST
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Renata Rizzo
renatarizzo a alice.it
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From: "Daniela Valenti" <valenti a dis.uniroma1.it>
To: "Lista di discussione sul software matematico"
<cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
Sent: Friday, September 07, 2007 5:45 PM
Subject: Re: [Cabrinews] Nuove indicazioni nazionali
> Mi è sembrato di ritrovare in queste nuove indicazioni una caratteristica
> che si trova da decenni nelle indicazioni ministeriali: lasciano completa
> libertà (addirittura arbitrarietà) di interpretazione nella pratica
> didattica.
> Mi spiego con un esempio.
>
> "Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che
> devono essere intesi come questioni autentiche e sigificative legate
> spesso alla vita quotidiana e non solo esercizi a carattere ripetitvo ai
> quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola"
> (p.93)
> Come possono essere interpretate queste indicazioni?
>
> A. Sono menzionati esplicitamente gli esercizi ripetitivi e le regole a
> memoria, che, quindi, debbono far parte della pratica didattica; questo
> richiede oggi più che mai moltissime ore e perciò non resta tempo per le
> "questioni autentiche legate alla vita quotidiana", che, del resto
> debbono comparire "spesso", non sempre!
>
> B. E' importante la prima frase e quindi la pratica didattica deve essere
> basata su "questioni autentiche e significative basate sulla vita
> quotidiana"; questo comporta un notevole ridimensionamento dei contenuti
> e, soprattutto, la sostituzione dell'apprendimento per regole a memoria,
> con "un'attività più propriamente di matematizzazione, formalizzazione e
> generalizzazione a partire da situazioni".
>
> C. Tentativi, generalmente fuorvianti per gli studenti, di mescolare le
> prime due interpretazioni.
>
> E' positiva o negativa questa libertà?
> Anche in questo caso le risposte possono essere almeno due.
> 1. E' positiva, perché l'insegnante aperto e aggiornato può trovare
> appoggio nelle indicazioni per organizzare un insegnamento di buon livello
> europeo, ovviamente seguendo l'interpretazione (B).
> 2. E' negativa perché dirigenti e insegnanti legati al tradizionale
> insegnamento mnemonico - ripetitivo trovano pieno appoggio
> nell'interpretazione A e, se sono in maggioranza, possono anche ostacolare
> seriamente gli insegnanti più impenati nell'innovazione didattica.
>
> A giudicare dalla situazione della scuola italiana fino ad ora, si direbbe
> che questa libertà ha determinato in molte scuole notevoli disomogeneità,
> con tante ben note conseguenze, fra le quali:
> - da una parte la ricerca, spesso caotica, da parte dei genitori "della
> sezione buona o dell'insegnante bravo",
> - dall'altra i tentativi del dirigente di costituire delle "sezioni
> equivalenti", dove, spesso, pochi insegnanti attivi e aggiornati sono
> neutralizzati dai restanti colleghi della sezione assenteisti e/o
> inefficaci, che educano gli studenti a considerare la scuola come luogo
> dedicato esclusivamente al chiasso incontrollato, agli scherzi pesanti, al
> disimpegno, con la conclusione di valutazioni - burletta ...
>
> Quali germi di cambiamento di queste situazioni si trovano nelle "nuove
> indicazioni nazionali"?
>
> Daniela Valenti
>
>
>
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