R: [Cabrinews] segnalazione (lettera di Enrico Giusti sul NotiziarioUMI)

Lucia DF dflucia a yahoo.com
Mer 31 Ott 2007 01:00:55 CET


rispondo a Mauro:

"cara Lucia
sempre per fare qualche calcolo, mi sapresti dire qual
è la terza cifra in base dieci di 2^67?"

francamente no, ma credo che dormirò lo stesso
stanotte... anzi, vediamo, potrei rispondere che è uno
zero oppure no. risposta senza dubbio corretta. o no?
ma perché ti attizza 2^67?

"Sono d'accordo per le tabelline, ma quanti docenti
hanno detto mai che invece di divedere un numero per
cinque conviene moltiplicarlo per due?"

io! giuro. (gli dico anche che si deve poi dividerlo
per 10, magari) dico anche come moltiplicare
rapidamente per 5 o per 11 e faccio calcolare a mente
i quadrati dei numeri (almeno quelli di due cifre)
sfruttando il quadrato del binomio. credo che riuscire
a "fregare" i calcoli dia una soddisfazione enorme. ti
aumenta l'autostima. (devo ringraziare il mio papà,
per questi trucchetti, a scuola, hai ragione, si
insegnano poco).

 "E le espressioni a sette piani fanno parte del tuo
progetto di insegnamento?" 

naaaahh! le uniche cose a sette piani che apprezzo
sono le torte. quanto alle espressioni, mi basterebbe
che i miei alunni fossero in grado di ridurre quelle
normali, a pianoterra...

"E poi, quali sono le prime due operazioni elementari
del calcolo, per fare un altro esempio di teoria.
Credi che siano l'addizione e la sottrazione?"

sono sicura che questa è una domanda col trucco...
cosa intendi per operazione? ti riferisci formalmente
alla relazione binaria, oppure stai pensando in
generale al "cose che si fanno coi numeri ed altro"?
dal basso della mia esperienza di madre di tre figli,
credo che la prima operazione che fanno i bimbi sia
ordinare (cubi secondo la dimensione, ad esempio). poi
nasce pian piano l'idea di numero, mettendo in
biiezione gli elementi di un certo insieme con il
concetto astratto: il numero uno nasce guardando un
dito, una bambola, una caramella, ma all'inizio
esistono uno e più di uno (tanti), tutti gli insiemi
più numerosi di uno sono uguali. dopo un po' si
comincia a distinguere  anche il due... contare
dev'essere un'operazione estenuante, per un bimbo.

"La questione sollevata da Giusti è sempre su quale
matematica insegnare:
algebra, geometria, analisi oppure probabilità e
statistica?
La matematica del certo o quella dell'incerto? La
logica deduttiva o quella induttiva. O tutte due?"

la questione che sollevo io è invece: "quale
matematica insegnare quando?" che senso ha che alle
elementari si facciano rilevazioni statistiche di
quanti alunni hanno i genitori divorziati, uno o più
animali in casa, ecc., oppure si cerchi di dare
definizioni geometriche formali, scadendo in veri
obbrobri (tipo che una figura geometrica piana è
l'impronta lasciata da una solida. visto con questi
occhi) però non si insegnano le tabelline, le
numerazioni, i trucchi del calcolo rapido? col
risultato che non si è capito nulla né di statistica
né di geometria e nel frattempo i numeri sono
diventati dei nemici da combattere perché non sono
stati usati, manipolati, capiti.

 "Purtroppo quando all'università per laurearsi in
matematica si fanno quattro o più esami di geometria,
cinque o più di analisi e solo al più uno di
probabilità o statistica, per non parlare di nessuno
di topologia o combinatoria, il gioco è fatto."

no, via, a me non è andata così...ho fatto due analisi
(una con Zwirner... so' vecia!), una geometria, due
fisiche, logica, matematiche complementari, storia,
due meccaniche (bleah!), astronomia, cosmologia... ma
è vero che la mia laurea è vecchiotta, ora non so come
vadano le cose. 

"Un abbraccio anche a te"
ricambio anche con un 
bacio
Lucia



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