[Cabrinews] A volte ritornano!

Paola Barni paolalaura.barni a virgilio.it
Sab 6 Ott 2007 22:32:24 CEST


Grazie, infinitamente grazie: le tue parole mi fanno bene al cuore.
Tu confermi la mia esperienza nelle medie inferiori: se sono io che li 
conosco che so quali sono i punti deboli, ma anche le caratteristiche 
individuali il recupero ha un successo insperato: oltretutto si viene a 
creare un gran clima.
Non succede più che i ragazzi credano che diamo loro l'insufficienza "senza 
pensarci su", "per antipatia", "perchè ce ne freghiamo di loro". Capiscono 
che la nostra volontà è portarli avanti e senza i soliti bravi  che 
rispondono al volo, alzano la mano immediatamente, sogghignano, anche i più 
insicuri si aprono e danno "quello che possono" chiaramente. Per i miracoli 
ci stiamo ancora attrezzando....
Credo però che sia difficile riuscire a trovare il tempo anche per questo, 
durante l'anno scolastico; che non sia neanche tutta una questione di soldi: 
è proprio che non ci si fa col tempo e la forza anche mentale.
Io sto portando avanti due sperimentazioni, una di scienze e una di 
matematica e curo il corso di eccellenza per le terze (medie).
Ho difficoltà a fare anche il recupero ad alcuni dei miei che ne avrebbero 
bisogno ....
Comunque è evidente che perchè le cose possano riuscire bisogna crederci e 
"per forza un si fa neanche l'aceto" si dice da me in Toscana. Se qualche 
collega non vuole farli i corsi di recupero e lo si obbliga, lavorerà 
controvoglia e i ragazzi, che se ne accorgono subito, impareranno ben 
poco........ ma questa è ancora un'altra storia...
Paola Barni

----- Original Message ----- 
From: "Laura Catastini" <catastin a mat.uniroma2.it>
To: "Lista di discussione sul software matematico" 
<cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
Sent: Saturday, October 06, 2007 5:36 PM
Subject: Re: [Cabrinews] A volte ritornano!


Svariati anni  fa ho chiesto al collegio docenti  di sperimentare la
preparazione in prima persona per i rimandati . La richiesta è stata
approvata e sperimentata. ve la racconto: ho proposto per ogni classe
18 ore piene (60 minuti) di lezione, considerando che andando a
ripetizione d'estate quello sarebbe stato all'incirca il tempo
impiegato nella preparazione. Le sei coppie di ore sono state
effettuate nell'ultima settimana di agosto,  finite le mie ferie, e
nelle prime di settembre, comprendendo anche la prima settimana di
inizio scuola, che non era a tempo pieno.
Avevo il triennio e quindi da recuperare ex terza e ex quarta. Il
lavoro con i miei studenti è stato molto produttivo, Conoscendone i
punti deboli  ho potuto fare un lavoro mirato e personalizzato e il
trovarci in pochi in aula ha creato un clima favorevole. Alla fine
del corso ho proposto un compito di verifica che è stato svolto in
maniera soddisfacente dagli studenti, che hanno cominciato l'anno
scolastico ben motivati e meno insicuri rispetto alla materia. Nelle
mie intenzioni  questa esperienza avrebbe dovuto creare un momento di
seria riflessione tra noi docenti sul momento del recupero e sul modo
di attuarlo.

E' successo invece che la reazione estremamente positiva degli
studenti e dei genitori che parlavano con entusiasmo dell'esperienza
ha portato  a un allargamento dell'esperienza a tutta la scuola
deciso in cinque minuti nel primo collegio dei docenti, senza
interesse a un confronto con me e alle  considerazioni che avrei
potuto portare, con risultati pessimi per la sciatteria e a volte la
disonestà intellettuale che a volte si annida negli organismi che
devono occuparsi di queste faccende. Le 18 ore sono state diminuite e
sono state portate alla ridicola quota di 6 (tre incontri) nei primi
dieci giorni di scuola, senza che ci fosse tempo per gli studenti di
elaborare e applicare adeguatamente il materiale di studio, le classi
sono state unite e date allo stesso insegnante - in pratica un
docente faceva 6 ore di 50 minuti di lezione a tutti gli studenti
delle ex seconde, un altro alle ex terze, e così via, e gli studenti
non avevano i propri professori. Si è praticato il solito favore di
scambio, per cui se tu ti prendi i miei io ti sostituisco quando vai
in settimana bianca, così mi faccio ancora un po' di mare, e il
compito di verifica è stato una farsa, data l'improbabile possibilità
di recupero degli studenti. In pratica la verifica si è accontentata
di domande con risposta a crocetta, senza un calcolo o una
riflessione personale da parte dello studente.
Questa situazione, che eliminava i turni pesanti degli esami di
riparazione,  ha trovato la sua sistemazione definitiva in 4 (si,
leggete bene, QUATTRO) ore di recupero a due fasce di studenti
riuniti (biennio e triennio) con questionario finale. Tutto con la
complicità della maggioranza del collegio dei docenti.

Questo per dire come si debba stare molto attenti non solo alle
proposte ma anche al modo con cui vengono messe in atto. Siamo in
Italia e la lotta contro i furbetti che mirano al loro rendiconto
personale senza minimamente tener conto del bene collettivo è ancora
una delle emergenze primarie.

Un saluto a tutti

Laura Catastini


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