[Cabrinews] A volte ritornano!

Laura Catastini catastin a mat.uniroma2.it
Sab 6 Ott 2007 17:36:31 CEST


Svariati anni  fa ho chiesto al collegio docenti  di sperimentare la  
preparazione in prima persona per i rimandati . La richiesta è stata  
approvata e sperimentata. ve la racconto: ho proposto per ogni classe  
18 ore piene (60 minuti) di lezione, considerando che andando a  
ripetizione d'estate quello sarebbe stato all'incirca il tempo  
impiegato nella preparazione. Le sei coppie di ore sono state  
effettuate nell'ultima settimana di agosto,  finite le mie ferie, e  
nelle prime di settembre, comprendendo anche la prima settimana di  
inizio scuola, che non era a tempo pieno.
Avevo il triennio e quindi da recuperare ex terza e ex quarta. Il  
lavoro con i miei studenti è stato molto produttivo, Conoscendone i  
punti deboli  ho potuto fare un lavoro mirato e personalizzato e il  
trovarci in pochi in aula ha creato un clima favorevole. Alla fine  
del corso ho proposto un compito di verifica che è stato svolto in  
maniera soddisfacente dagli studenti, che hanno cominciato l'anno  
scolastico ben motivati e meno insicuri rispetto alla materia. Nelle  
mie intenzioni  questa esperienza avrebbe dovuto creare un momento di  
seria riflessione tra noi docenti sul momento del recupero e sul modo  
di attuarlo.

E' successo invece che la reazione estremamente positiva degli  
studenti e dei genitori che parlavano con entusiasmo dell'esperienza  
ha portato  a un allargamento dell'esperienza a tutta la scuola  
deciso in cinque minuti nel primo collegio dei docenti, senza  
interesse a un confronto con me e alle  considerazioni che avrei  
potuto portare, con risultati pessimi per la sciatteria e a volte la  
disonestà intellettuale che a volte si annida negli organismi che  
devono occuparsi di queste faccende. Le 18 ore sono state diminuite e  
sono state portate alla ridicola quota di 6 (tre incontri) nei primi  
dieci giorni di scuola, senza che ci fosse tempo per gli studenti di  
elaborare e applicare adeguatamente il materiale di studio, le classi  
sono state unite e date allo stesso insegnante - in pratica un  
docente faceva 6 ore di 50 minuti di lezione a tutti gli studenti  
delle ex seconde, un altro alle ex terze, e così via, e gli studenti  
non avevano i propri professori. Si è praticato il solito favore di  
scambio, per cui se tu ti prendi i miei io ti sostituisco quando vai  
in settimana bianca, così mi faccio ancora un po' di mare, e il  
compito di verifica è stato una farsa, data l'improbabile possibilità  
di recupero degli studenti. In pratica la verifica si è accontentata  
di domande con risposta a crocetta, senza un calcolo o una  
riflessione personale da parte dello studente.
Questa situazione, che eliminava i turni pesanti degli esami di  
riparazione,  ha trovato la sua sistemazione definitiva in 4 (si,  
leggete bene, QUATTRO) ore di recupero a due fasce di studenti  
riuniti (biennio e triennio) con questionario finale. Tutto con la  
complicità della maggioranza del collegio dei docenti.

Questo per dire come si debba stare molto attenti non solo alle  
proposte ma anche al modo con cui vengono messe in atto. Siamo in  
Italia e la lotta contro i furbetti che mirano al loro rendiconto  
personale senza minimamente tener conto del bene collettivo è ancora  
una delle emergenze primarie.

Un saluto a tutti

Laura Catastini




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