[Cabrinews] Fw: [fondanimat] Lettera Comitato per la matematica, v 3.0

bruno moretto rir5494 a iperbole.bologna.it
Gio 22 Nov 2007 10:15:06 CET


il documento va bene nel complesso.
C'è solo una cosa che non va bene ed è la sottovalutazione della 
specificità delle lacune dei nostri studenti in matematica.
Se si confrontano i risultati di PISA si vede infatti che:
1)  la media italiana in matematica è più bassa relativamente a quella in 
lingua e scienze;
2) la precentuale di alunni con risultati sotto il livello 2 (in pratica 
quasi analfabetismo) è molto più alta che negli altri paesi;
3) mentre negli altri paesi c'è correlazione fra i risultati nelle 3 prove 
in Italia risulta una discreta percentuale di studenti che se la cavano in 
lingua e scienze ma vanno male in matematica.
Quindi io propongo di modificare tutto il terzo capoverso in questo modo:
"Siamo pienamente consapevoli della gravità della situazione italiana per 
quanto riguarda le competenze matematiche, evidenziata dai risultati di 
PISA e dalla dimensione dei debiti. A nostro avviso tali risultati si 
inquadrano nell'atteggiamento generale verso la disciplina e nella 
complessiva arretratezza culturale del nostro paese che ancora oggi vede 
una percentuale di diplomati nettamente inferiore a quella dei paesi più 
sviluppati. Non si tratta di intervenire solo sulla "qualità 
dell'insegnamento della matematica" ma più in generale sulle competenze 
matematiche diffuse nella società".
Poi proseguire con "Considerata la presenza.....
Inoltre non metteri la proposta del budget per i dipartimenti non perchè 
non sia una buona idea, ma perchè invade competenze sindacali, dalle quali 
l'associazione deve stare alla larga.
Ciao
Bruno
At 07.42 22/11/2007 +0100, Luigi Tomasi wrote:
>Giro alla Lista CabriNews la proposta di una
>"Lettera al Comitato per la matematica", che e' stata redatta
>da Paolo Francini, con delle aggiunte di Domingo Paola.
>Vi chiedo di leggere il messaggio di Domingo, qui di seguito.
>Il messaggio è stato inviato al Gruppo "fondanimat".
>Ritengo opportuno inviarlo anche alla Lista CabriNews,
>perche' la discussione iniziale e' nata qui.
>Luigi Tomasi
>
>
>----- Original Message -----------------------
>From: "Domingo Paola" <domingo.paola a tin.it>
>To: <fondanimat a googlegroups.com>
>Sent: Wednesday, November 21, 2007 10:36 PM
>Subject: [fondanimat] Lettera Comitato per la matematica, v 3.0
>
>Alcuni di noi hanno cercato di raccogliere le idee che sono state espresse
>sulla seconda versione della "lettera al comitato" (che  mi sembra possa
>essere utile al lavoro che il comitato dovrà svolgere e di questo ringrazio,
>in particolare, Paolo Francini) e hanno prodotto una versione 3.0 che
>sottoponiamo alla lista per l'approvazione e la firma. Sarebbe importante
>che le firme fossero numerose, sia come segnale al Comitato, sia come
>segnale di vivacità dell'anima della nascemnte associazione.
>Propongo di organizzare la cosa in questo modo (dobbiamo essere operativi,
>perché i tempi per presentare la lettera al comitato in tempo utile affinché
>possa essere presa in considerazione già nella seconda riunione sono
>piuttosto stretti):
>prima fase (da concludere entro il 28 Novembre): proposta di eventuali
>emendamenti o aggiunte alla lettera che, però, vadano nella direzione di un
>contributo costruttivo più che essere caratterizzate da un afflato polemico
>e che siano condivise da almeno dieci membri della lista;
>seconda fase (da concludere entro il 10 Dicembre): raccolta delle adesioni.
>Chi volesse aderire dovrebbe inviare una mail a me (domingo.paola a tin.it )
>indicando nome, cognome e sede di servizio (denominazione dell'istituto e
>città) e con oggetto: adesione.
>
>Grazie e cari saluti a tutti
>Domingo Paola
>
>--------------------------------------------------
>Testo della Lettera al Comitato per la Matematica
>
>Gentile Prof. Vesentini,
>
>le scriviamo non solo come insegnanti di matematica di vari livelli scolari,
>da tempo coinvolti in diverse associazioni e partecipanti attivamente alle
>problematiche relative all'insegnamento - apprendimento della matematica, ma
>anche in qualità di esponenti della nascente Associazione Nazionale degli
>Insegnanti di Matematica.
>
>L'apertura di un dibattito pubblico sulla situazione della matematica nella
>scuola italiana, promosso al massimo livello politico e sottolineato dalla
>giusta enfasi mediatica, è certamente una novità da
>salutare con entusiasmo, sebbene arrivi forse tardivamente, rispetto a uno
>stato di cose che già da anni aveva assunto caratteri di criticità e di
>stagnazione.
>
>Il dato sui debiti in matematica è certamente di dimensioni maiuscole, ma,
>al di là della specifica attenzione rivolta alla situazione della matematica
>(meritevole di attenzione e di allarme), auspichiamo che la logica
>emergenziale non limiti la portata dell'iniziativa. Il quadro delle
>competenze in matematica, pur grandemente deficitario, non è troppo
>dissimile da quello di altre discipline: nella lingua madre, ad esempio, i
>test comparativi internazionali mostrano per gli studenti italiani uno stato
>di cose sostanzialmente equivalente a quello che emerge per la matematica.
>Bisogna inoltre tener conto che la vecchia disciplina sui debiti formativi
>nelle scuole secondarie, il cui superamento non era fino ad oggi necessario
>ai fini della promozione, ha senz'altro avuto conseguenze molto serie su una
>materia come la matematica, dove le lacune pregresse possono pregiudicare
>l'apprendimento successivo, in tal modo incoraggiando ulteriormente fenomeni
>di "accantonamento strategico" da parte di una certa quota di studenti. Se è
>lecito (come suggerisce la denominazione stessa del Comitato) nutrire
>qualche fondato dubbio sulla complessiva "qualità dell'insegnamento della
>matematica", altrettanto lecito sarebbe porre la questione della generale
>omogeneità dei criteri di valutazione nelle materie scolastiche in Italia.
>Considerata la presenza numericamente ridottissima, nel Comitato, di docenti
>attivi nelle scuole, confidiamo che si possano attivare efficaci strumenti
>di comunicazione, di coinvolgimento, di collaborazione fattiva con la
>variegata realtà concreta del mondo scolastico. Pensiamo a gruppi di lavoro
>e di supporto, iniziative a livello locale, come anche indicato nel decreto
>istitutivo del Comitato. Se nel passato le varie "commissioni di saggi"
>hanno raramente condotto a risultati apprezzabili, è anche perché queste
>esperienze si sono spesso attestate su un dibattito astratto, rimanendo
>spesso distanti dalla viva voce di chi opera sul campo.
>
>Sicuramente i possibili terreni d'azione sono numerosi e ricchi di sfide per
>l'impresa che si è avviata. Vorremmo indicarne alcuni come contributo
>costruttivo relativamente alle azioni che il decreto ministeriale assegna al
>Comitato per il miglioramento dell'insegnamento della matematica.
>
>- Il reclutamento dei docenti, avvenuto assommando criteri di merito a
>semplici sanatorie, ha nuociuto ripetutamente alla qualità e al livello
>medio di preparazione dei docenti assunti, con particolari danni per
>l'insegnamento di una materia come la matematica, dove la verticalità del
>curricolo è piuttosto stringente. È urgente rivedere in senso qualitativo le
>modalità di accesso alla docenza e di formazione iniziale degli  insegnanti.
>
>- In particolare, è stato ed è mortificante il trattamento riservato agli
>specializzati SSIS, i quali, unici laureati specificamente formati per
>l'insegnamento, dopo un esame di selezione iniziale, un biennio intenso e
>impegnativo, dopo aver sostenuto decine di esami intermedi, dopo aver svolto
>un periodo di tirocinio, una tesi e un Esame di Stato finale, si trovano in
>possesso del solo titolo di abilitazione all'insegnamento. Non è riservata
>loro altra strada che inserirsi nelle affollatissime graduatorie a
>scorrimento, dove debbono trascorrere molti anni in supplenze, prima di
>poter accedere ai ruoli.
>
>-  Non sono previste azioni incisive e significative che possano invertire
>l'attuale
>linea di tendenza in modo da rendere allettante, anche in termini di
>prospettiva di carriera e di riconoscimento sociale la professione
>dell'insegnamento:
>eppure un piano che interessi almeno i futuri insegnanti è necessario, se si
>desidera che i giovani più motivati e competenti scelgano di intraprendere
>la professione dell'insegnamento.
>
>- Nessuna forma di reale incentivazione è stata mai attivata per motivare i
>docenti all'aggiornamento e alla formazione continua in campo scientifico e
>didattico. Viceversa, queste attività, senza dar luogo ad alcuna forma di
>concreto riconoscimento, di evoluzione professionale o di carriera, hanno
>finito per rappresentare un peso e dunque essere nella pratica scoraggiate.
>È necessario trovare forme di tangibile valorizzazione dei docenti che si
>sottopongano a un continuo ed impegnativo processo di crescita
>professionale. Troppo spesso oggi il diritto all'aggiornamento è garantito
>solo sulla carta e sottoposto a vincoli che ne rendono quasi sempre
>difficile l'esercizio, tanto da arrivare a paradossi che comportano,
>talvolta, la necessità di dover vincere resistenze per poter esercitare
>questo diritto-dovere. È necessario individuare proposte operative che
>aiutino a superare gli ostacoli all'esercizio del diritto - dovere
>all'aggiornamento.
>Per esempio, ma si tratta di una semplice idea appena abbozzata e da
>studiare con maggiore attenzione, si potrebbe provare ad affidare alla
>gestione dei dipartimenti disciplinari di ogni istituto un budget (che tenga
>conto del numero di docenti in servizio nell'istituto) e l'autonomia
>organizzativa (relativamente alla possibilità di organizzare sostiuzioni dei
>docenti impegnati in attività di aggiornamento) per favorire l'esercizio di
>questo diritto-dovere. La costituzione di scuole estive permanenti di
>didattica della matematica riservate ai docenti in servizio potrebbe
>contribuire a offrire ulteriori strumenti per affrontare questo delicato
>problema, che riguarda anche l'inerzia che caratterizza gli insegnanti
>nell'uso
>delle nuove tecnologie nell'insegnamento-apprendimento della matematica.
>Un'inerzia
>che rischia di privare la didattica della matematica di risorse
>indispensabili per affrontare quei problemi di apprendimento e di
>motivazione all'apprendimento con i quali gli insegnanti si confrontano ogni
>giorno e sui quali il Comitato è chiamto a pronunciarsi.
>
>- La partecipazione ad attività di aggiornamento su problematiche
>disciplinari e di didattica della disciplina, la produzione di materiali e
>di pubblicazioni relative alla didattica disciplinare, forme di valutazione
>e di autovalutazione da studiare con attenzione e intelligenza potrebbero
>essere poste a fondamento di forme di verifica periodica, effettiva, della
>preparazione dell'efficacia didattica che fino a ora non sono state mai
>attivate.
>
>- Un punto di grande criticità è l'accorpamento, in un'unica classe di
>concorso, della matematica e delle scienze naturali nella scuola media.
>Proprio il triennio della scuola media notoriamente rappresenta una fase di
>notevole debolezza per l'apprendimento della matematica. Una parte cospicua
>dei quindicenni che hanno ottenuto la licenza media con la votazione di
>"sufficiente" (che sono oltre il 40%) al test PISA OCSE rivela competenze
>matematiche di livello minimo o non misurabile nella scala. La questione non
>può più essere accantonata, non necessariamente attraverso una separazione
>di classe di concorso. Ad esempio, si potrebbe  prevedere che le lauree
>in scienze biologiche o naturali possano dare accesso alla classe di
>concorso di matematica e scienze nella scuola media solo dopo un percorso
>qualificante in senso matematico e didattico, definito  con standard precisi
>(chiaramente, un discorso analogo potrebbe applicarsi ai matematici e ai
>fisici nei confronti delle scienze chimiche o naturali).
>
>- È urgente, e gravemente in ritardo, una revisione soprattutto dei
>programmi di matematica nei licei di ordinamento, che sono fermi al 1952 e
>ricalcano ancora quelli del 1923. Sono ormai obsoleti nello spirito, nella
>forma e nei contenuti, ma non vi si pone mano da mezzo secolo. È importante
>che, in questo processo di ridefinizione dei curricoli, svolgano un ruolo
>attivo e partecipe i docenti delle scuole.
>
>- Altrettanto urgente sarà, in particolare, la modifica dei quadri orari dei
>licei scientifici, dove le ore settimanali previste per la matematica sono,
>nell'ordine e per i licei di ordinamento, soltanto 5, 4, 3, 3, 3 nei cinque
>anni di corso. Non è  pensabile che il principale indirizzo di studi
>"scientifico" veda una  presenza così modesta della matematica. Senza un
>aumento del numero di ore di lezione, nessuna innovazione dei contenuti e
>dei curricoli di matematica potrà essere credibile. Nell'ultimo Esame di
>Stato gli studenti hanno  incontrato difficoltà significative nello svolgere
>la prova di matematica.  Non si può ambire alla formazione di studenti che
>sappiano risolvere  problemi variegati e impegnativi senza aumentare il
>numero di ore dedicate  alla disciplina.
>- È necessario che i contenuti previsti nelle prove di Esame di Stato,
>largamente lasciati nel vago, siano chiaramente indicati. La situazione
>attuale costituisce una chiara anomalia rispetto ad altri paesi (dove invece
>le prove d'esame riguardano argomenti ben specificati) ed è fonte di grande
>incertezza per la programmazione curricolare dei docenti. È importante che,
>nella costruzione dei percorsi e dei temi d'esame, svolgano un ruolo attivo
>e partecipe i docenti delle scuole. A questo proposito, consideriamo
>importante che alcuni fra i docenti che firmarono un documento di critica al
>tema di matematica proposto quest'anno nei licei scientifici di ordinamento
>siano stati convocati al ministero per discutere dei problemi relativi al
>compito di matematica proposto all'esame di maturità.
>
>- È necessario che i contenuti offerti dai corsi universitari di matematica
>vengano ragionatamente modulati in vista dell'insegnamento scolastico,
>laddove la possibilità di accesso all'insegnamento sia prevista dai
>rispettivi corsi. Per fare solo degli esempi, sono lacune molto serie
>l'assenza, al di là di sporadiche eccezioni, di una revisione critica e
>sistematica a livello universitario della geometria euclidea (che così verrà
>inevitabilmente insegnata nella scuola quasi esclusivamente sulla base della
>reminiscenza dell'insegnamento scolastico a suo tempo ricevuto) e la
>presenza dell'insegnamento, culturalmente debole, di un generico esame di
>"calculus" rivolto agli allievi biologi (i quali si trovano ad insegnare
>concetti cruciali come le frazioni o le basi della geometria o il pensiero
>strategico, senza però aver avuto alcun ripensamento didattico, storico,
>critico della delicata materia che dovranno veicolare, e spesso poggiando su
>basi concettuali malcerte). È inoltre necessario prevedere, a livello di
>corsi universitari, la presenza di corsi di statistica e probabilità che
>possano consentire, ai futuri docenti, di acquisire una formazione adeguata
>per proporre percorsi significativi e sistematici nelle scuole
>pre-universitarie di ogni ordine e grado.
>
>- Il vecchio schema secondo il quale l'istituzione universitaria si limitava
>a fornire al futuro docente una formazione iniziale, che negli ultimi anni
>ha peraltro assunto caratteristiche qualitative sempre meno certe ed
>omogenee, deve essere definitivamente superato.  È necessaria
>l'instaurazione di forme più vive e dinamiche di interazione tra scuole,
>università, centri di ricerca e d'eccellenza, senza paternalismi e senza
>limitarsi ad iniziative promozionali, ma sviluppando rapporti di autentica
>collaborazione, di mutuo arricchimento, di raccordo finalizzato alla
>costante formazione in servizio dei docenti e al supporto per esperienze
>didattiche più variegate progettate per gli studenti.
>Molti degli elementi e delle proposte citate possono, evidentemente,
>riferirsi a tutta la sfera scolastica (la situazione è infatti
>complessivamente simile in molti ambiti disciplinari), ma la loro influenza
>ha potuto e può essere particolarmente profonda e pertinente verso le
>materie con una struttura di contenuti più tipicamente sequenziale, come
>quelle di area scientifica e matematica in particolare.
>
>- Riteniamo inoltre che sia opportuno assumersi la responsabilità di dare
>chiare indicazioni anche alle case editrici relativamente alla scrittura dei
>libri di testo di matematica, in modo tale che le indicazioni curricolari
>trovino conforto e conferma nei materiali che vengono scelti dai docenti e
>utilizzati in classe dagli studenti.
>
>Osserviamo infine che, piuttosto che iniziative sporadiche di carattere
>emergenziale, sarebbe necessaria l'attivazione di forme stabili ed efficaci
>di comunicazione e coordinamento tra nuclei di insegnanti delle varie
>discipline, esperti di università e centri di ricerca, istituzioni, per
>l'elaborazione dei curricoli, la predisposizione delle prove d'Esame di
>Stato, la progettazione delle sperimentazioni o innovazioni didattiche.
>
>La salutiamo con la speranza che il neonato Comitato possa avere una vita
>attiva e fruttuosa e possa dare un contributo nuovo e rilevante alla qualità
>dell'istruzione nel nostro paese.
>
>Con i nostri auguri di buon lavoro,
>
>Firme
>
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