[Cabrinews] i ragazzi di oggi sono gli stessi di trenta anni fa?

Paola Barni paolalaura.barni a virgilio.it
Mer 27 Giu 2007 19:48:24 CEST


Oltre ad essere un'insegnante di matematica alla scuola media inferiore sono 
mamma di un alunno di IV liceo scientifico PNI.
Andrea è intelligente e pronto, ha 9 a storia e filosofia, 7 a italiano e si 
barcamena con il latino, ma è un ragazzo d'oggi: campioncino di basket fa 3 
allenamenti la settimana e almeno una partita; ha molti amici, esce, ecc.
Potrei dire che è un ragazzo "normale" che avevo creduto di poter 
indirizzare verso il mondo degli apprendimenti scientifici...
Ha un'ottima insegnante di matematica (credo la migliore del suo liceo) che 
condivide il mio giudizio positivo di Andrea, ma il ragazzo dura fatica ad 
avere il 6 e non ama la matematica. Perchè?
Il tempo che lui dedica allo studio è MOLTO MOLTO minore di quello che 
dedicavo io!
Per imparare la matematica è ancora necessaria tanta rielaborazione 
personale, tanto tempo per pensare alle possibili soluzioni, per assimilare 
e indubbiamente oggi questo tempo non c'è.
Credo che bisognerebbe cambiare qualcosa nella metodica dell'insegnamento, 
ma la prof di mio figlio, che ha questi problemi con la maggior parte dei 
suoi allievi,  mi dice di non avere il tempo scolastico, fra interrogazioni 
e compiti, per poterlo fare.
Inoltre il Ministero ci raccomanda (già nella scuola media) di potenziare 
l'insegnamento scientifico e di cercare di far "amare" la matematica ed io 
vi giuro che ci provo, usando Cabri e tutte le possibili startegie (anche 
Matematicup...)Gli amici di mio figlio e tutti coloro che hanno sostenuto la 
prova di quest'anno saranno invogliati ad iscriversi a facoltà scientifiche? 
a matematica? con tutta la frustrazione che hanno raccolto in un compito 
che: "quando l'ho letto, signora, non ci ho capito nulla!! Più di metà dei 
quesiti (parlo del PNI) riguardavano temi  mai affrontati in classe..." 
Paola Barni

----- Original Message ----- 
From: "Rosa Iaderosa" <rosa.iaderosa a fastwebnet.it>
To: "lista cabri" <cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
Sent: Wednesday, June 27, 2007 6:51 PM
Subject: [Cabrinews] i ragazzi di oggi sono gli stessi di trenta anni fa?


Ernesto Dedò scrive:
"Ci si lamenta (e a ragione) che le ore di matematica sono troppo poche,
ma vorrei osservare che non sono meno di quelle che si facevano al liceo
trenta anni fa', tuttavia gli studenti escono molto meno preparati e
molto più insicuri.
Perché? Sono forse biologicamente cambiati? E' in corso una mutazione
della specie? Non credo. Credo invece che la scuola, bistrattata ed
attaccata da genitori e mass-media, si difenda abbassando la guardia e
avallando il clima di lassismo e superficialità che permea ormai la
nostra società."

Personalmente non sono d'accordo su queste affermazioni. Gli studenti che
oggi frequentano il liceo hanno a mio giudizio molte più risorse di quante
ne avessimo noi (trenta o anche quaranta anni fa). Solo crescono e si
formano in un clima culturale diverso, leggono meno i libri stampati ma sono
molto più reattivi ad altri stimoli tecnologici, utilizzano altri codici
comunicativi e altri stili di apprendimento, propri di questa epoca. La
scuola e gli insegnanti forse non riescono a stare al passo con questi
cambiamenti, e non è neanche tutta colpa nostra, si tratta di cambiamenti
estremamente rapidi e complessi. Non credo quindi che sia il caso di parlare
solo di lassismo e superficialità. Certo, la scuola italiana ha il grave
torto di non operare una selezione seria anche nel periodo dell'istruzione
obbligatoria: io ho lavorato per molti anni con un'utenza svantaggiata, e
credo di poter dire che la vera selezione non è quella operata dalla scuola
quando ferma un allievo che non ha raggiunto determinati standard di
conoscenze e competenze, ma è piuttosto quella di chi non fa alcuno sforzo
per colmare il divario dovuto allo svantaggio socio-culturale degli studenti
e poi, perché è più facile, promuove tutti. Ma direi che il problema vero è
che servono tempi diversi proprio perché la scuola deve essere propositiva
con i ragazzi sul metodo di indagine e di scoperta delle conoscenze: una
volta le tre ore settimanali bastavano forse anche perché l'insegnamento era
essenzialmente di tipo trasmissivo, e gli allievi brillanti compensavano i
limiti di questa metodologia con molto esercizio e rielaborazione autonoma.
Oggi la didattica è cambiata, deve cambiare, ed è cambiata anche la
disciplina. Queste evoluzioni necessitano urgentemente di un rinnovamento
dell'intero piano formativo, a livello di contenuti e metodi, nella scuola
superiore. Possibile che si chiamino riforme quelle che toccano solo aspetti
marginali dell'organizzazione scolastica? Una vera riforma non c'è mai stata
e deve partire dai programmi, dai quadri orari, da un nuovo modo di
insegnare e di monitorare l'apprendimento.
Scusatemi se sono stata così lunga, ma tutti questi interventi mi hanno
messo tanta voglia di protestare con chi dovrebbe finalmente riformare la
scuola, perché tutti noi ci crediamo ancora, altrimenti non ci sarebbe
nemmeno questa lista...........



_______________________________________________
Cabrinews mailing list
Cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it
http://keynes.scuole.bo.it/mailman/listinfo/cabrinews 




Maggiori informazioni sulla lista Cabrinews