[Cabrinews] matematica all'esame di stato

Sergio Zoccante sergiozoccante a tin.it
Dom 24 Giu 2007 22:44:02 CEST


Sensatissimo il messaggio di Galimberti.
Io non penso ad un syllabus (o a due: uno per il tradizionale, uno per 
gli altri) che debba essere dettagliato al massimo: interessano le cose 
fondamentali, quelle su cui non si può transigere. Questo potrebbe 
coprire i due problemi e metà dei quesiti, lasciando liberi l'altra metà.
E in ogni caso preferirei un qualunque syllabus piuttosto che ogni anno 
essere soggetto al libero sfogo della fantasia di qualche ispettore (e 
per inciso: chi sono gli estensori? come mai questa omertà al riguardo?) 
Anch'io ho i miei argomenti preferiti, che poi variano nel tempo, ma il 
buon senso mi dice che una preparazione di base deve essere equilibrata, 
e non basata esclusivamente sui miei interessi del momento.
E ai colleghi che dicono di aver fatto tutto o quasi chiedo: sulle 
geometrie non euclidee vi vanno bene, ad esempio, le risposte che 
compaiono ad esempio sul sito della Bocconi? perchè allora non mi 
preoccupo: se gli argomenti si fanno in quel modo, allora certamente 
riusciamo a svolgerli tutti.
Ma in ogni caso: se il prossimo anno un ispettore decide di interessarsi 
di algebra lineare in modo serio (basi, applicazioni lineari, nuclei...) 
o di logica (teoria delle proposizioni, teoria del calcolo dei 
predicati... fino a dove poi?), noi riusciamo a infilare anche questo 
nel programma? E se decide di passare alla statistica inferenziale, fino 
a che punto  dobbiamo  approfondire? basterà la retta dei minimi 
quadrati e il coefficiente di correlazione? e avendo fatto le 
trasformazioni fino alle affinità, abbiamo riservato almeno un cenno 
alle proiettività e alle inversioni circolari?
Non so se avete notato, ma anche al tradizionale negli ultimi anni si 
sono aggiunti argomenti, alcuni presenti nei programmi ufficiali, ma 
marginali nella pratica didattica, altri del tutto assenti. Ora, è vero 
che il programma del tradizionale va svecchiato, ma questo non si puo' 
fare utilizzando l'esame: per l'appunto ci deve essere un elenco 
ragionato degli argomenti che si intendono testare.
E questo mi richiama un altro discorso: non ci dicevamo, cari amici, che 
l'esame deve certificare quello che si sa e non cercare quello che non 
si sa? Perchè allora non fare l'elenco delle cose che si vogliono 
certificare?

Le proposte di Bonavoglia sono anche interessanti, ma sono del tutto 
ipotetiche al momento attuale.

Saluti a tutti

Sergio Zoccante





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