R: [Cabrinews] matematica all'esame di Stato

Sergio Zoccante sergiozoccante a tin.it
Dom 24 Giu 2007 10:24:27 CEST


Per un anno non ho avuto una quinta, quindi intervengo spassionatamente, 
se mai è possibile ad un insegnante.
Io lavoro in uno scientifico PNI, e ritengo di norma di avere buone 
classi (il "materiale" è buono in partenza), ma so che quest'anno ci 
sono stati problemi. Non parliamo poi del tradizionale, dove, secondo il 
quotidiano locale, intere classi hanno consegnato il foglio praticamente 
in bianco.
Quadratura del cerchio, geometrie non euclidee: argomenti interessanti, 
ma normalmente le domande su questi ottengono risposte superficiali e 
nozionistiche. Davvero c'è chi crede che una risposta non banale sia 
così immediata?
E perché allora l'umanità ci ha messo 2200 anni a rispondere in modo 
definitivo a queste domande?

Ma il problema non sta qui: se lo scopo è di rendere più serio l'esame, 
bisogna però avere delle regole chiare e condivise. Quando siamo di 
commissione d'esame noi abbiamo dei vincoli: possibile che il contenuto 
della prova vari secondo l'interesse estemporaneo di un gruppo di 
ispettori?
Il prossimo anno dobbiamo aspettarci i numeri complessi, problemi con 
discussione, geometria delle trasformazioni, algebra lineare, logica, 
statistica inferenziale....? Gli argomenti di un PNI sono numerosi e 
vasti ma anche il tradizionale si trova a non avere più un "programma" 
ben definito (guardate gli argomenti coinvolti negli ultimi anni). 
Chiunque può dare un quesito o un problema che metta in difficoltà la 
stragrande maggioranza degli alunni.

Una proposta allora: non possiamo pretendere dal ministero un syllabus 
ufficiale per l'esame di stato, anche vasto ma ben delimitato, allo 
scopo di rendere trasparenti le richieste sia nei confronti degli 
insegnanti che degli studenti? Capisco l'autonomia didattica delle 
scuole, ma poi se la prova deve essere nazionale, ci deve essere un 
riferimento oggettivo.
Che ne dite? Proviamo a pensarci.

Sergio Zoccante

Roberta Michelini ha scritto:
>
> Sono sconcertata.
>
> Ho immaginato subito, appena letti i quesiti del PNI, che avrebbero 
> suscitato scalpore.
>
> Ma pensavo che molti avrebbero mormorato, finalmente!! Invece tutti 
> gli interventi sono di segno opposto.
>
> Davvero tutti d’accordo?
>
> Sto cercando di capire le ragioni delle dieci mail, riguardo ai 
> quesiti. Ma faccio fatica.
>
> Sono d’accordo con chi scrive che i ragazzi sono abituati ad altro. E 
> mi chiedo: è un bene?.
>
> "Dove sono prof. gli integrali, tutti i teoremi che abbiamo studiato, 
> le loro applicazioni, ...? Qui non c'è nulla di nulla!". Come non c’è 
> nulla?
>
> Mi chiedo se sia giusto che un ragazzo esca dalla scuola dopo 16 anni 
> di matematica (sì, anche alla materna si fa), senza saper rispondere 
> ad un quesito (non un trattato! una semplice risposta, chiara, 
> centrata) su: _quadratura del cerchio_ (è un argomento bello, 
> interessante, facile, tutti i ragazzi sanno “parlarne” in modo 
> competente, anche chi non ama la matematica), _importanza della curva 
> normale_, la normale!!!! (facendo un po’ di statistica è spontaneo 
> descriverla, intuitive le variazioni richieste), le _formulazioni 
> delle geometrie non euclidee_ …. davvero c’è qualcuno che in prima (in 
> prima!!) parlando di assiomi e teoremi riesce a non parlare del V di 
> Euclide?
>
> Sono confusa, sono argomenti enormi, culturalmente rilevantissimi. 
> Belli. Facili per gli studenti, se li presentiamo. Molto più facili, 
> soprattutto per chi ha difficoltà (ed è una larga fetta di studenti) 
> di tanti difficili integrali...
>
> Credo che conoscenze come queste possano essere alla base di qualunque 
> serio curricolo che tenga in debito conto il programma.
>
> Non intendo affatto essere polemica, mi spiacerebbe essere fraintesa. 
> Probabilmente ho un punto di vista personale e parziale. Vorrei capire 
> meglio quali elementi importanti non afferro nei ragionamenti esposti 
> nelle mail. Vorrei anche capire se sono l’unica della lista a essere 
> rimasta sorpresa dalle reazioni.
>
> Buonanotte a tutti, la notte porta consiglio …
>
> Roberta Michelini
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
> *Da:* cabrinews-bounces a liste.keynes.scuole.bo.it 
> [mailto:cabrinews-bounces a liste.keynes.scuole.bo.it] *Per conto di 
> *Ruben Sabbadini
> *Inviato:* domenica 24 giugno 2007 0.03
> *A:* Lista di discussione sul software matematico
> *Oggetto:* Re: [Cabrinews] matematica all'esame di Stato
>
> Ma hanno disorientato di più le prove o l'assenza dei professori 
> interni? Quanto conta un sorriso, una rassicurazione, un piccolo 
> suggerimento del proprio docente? Se fossimo stati lì forse avremmo 
> potuto ricordare cosa fosse un "luogo geometrico" o che un limite di 
> successione non è poi molto diverso da unlimite di funzione. 
> Onestamente non ho trovato queste prove più complesse del solito.
>
> Sulla questione della quantità/qualità volevo qualche suggerimento: 
> con quale espediente tecnico si valorizza chi ha fatto discretamente 
> solo una parte del compito (p. es. tre quarti di problema e tre 
> quesiti)? Infatti se si è costretti a mediare con 0 ai quesiti non 
> risolti la valutazione si abbassa. Cari saluti a tutti
>
> Ruben Sabbadini
>
>     ----- Original Message -----
>
>     *From:* Mario Spada <mailto:spada.mario a virgilio.it>
>
>     *To:* Lista di discussione sul software matematico
>     <mailto:cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
>
>     *Sent:* Saturday, June 23, 2007 9:58 PM
>
>     *Subject:* Re: [Cabrinews] matematica all'esame di Stato
>
>     All'attenzione di Manuela Zarattini e di tutti i colleghi della lista.
>
>     Condivido al 101 % (che è ovviamente più del 100 %) quanto hai
>     scritto. Anch'io ho insegnato, questo anno scolastico, matematica
>     in una quinta PNI (e quindi non ero interno). Dopo la prova ho
>     parlato con alcuni dei miei allievi e quando ho stampato il testo
>     dal sito del Ministero mi sono sentito "frustato" (non è un errore
>     di battitura!!!) in relazione al lavoro che con i miei allievi
>     abbiamo fatto per cinque anni. La mia allieva più brava, che in
>     cinque anni ha preso qualche 9 (pochi) e tutti gli altri 10,
>     durante la prova non è riuscita a trattenere le lacrime! Ho
>     rimpianto (ed è la prima volta che mi capita in vita mia) di non
>     avere fatto domanda di pensione (sono "vecchio" ed ho ormai 42
>     anni pensionabili, ma ho, o meglio avevo, ancora tanta voglia di
>     lavorare con e per i ragazzi). Non si dica che questo è quello che
>     ci chiede l'Europa!!! Analogo discorso, ovviamente, vale per la
>     prova dei corsi di ordinamento. Ora manca solo che intervengano i
>     soliti "soloni" per dire che la prova "andava benissimo". Vorrei
>     poterli mandare per qualche mese a lavorare in classi "reali".
>
>     Scusate lo sfogo, ma quando si cerca di lavorare in maniera
>     "utile" per i ragazzi e si vedono certe cose si può solo... (CENSURA).
>
>     Buon lavoro a tutti e cerchiamo di sopravvivere al Ministero e a
>     chi prepara le prove per l'Esame di Stato.
>
>     Mario Spada
>
>         ----- Original Message -----
>
>         *From:* Manuela Zarattini <mailto:mzaratti a tin.it>
>
>         *To:* Lista di discussione sul software matematico
>         <mailto:cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
>
>         *Sent:* Saturday, June 23, 2007 7:56 PM
>
>         *Subject:* Re: [Cabrinews] matematica all'esame di Stato
>
>         Sono d'accordo anche io.
>
>         I miei studenti (PNI) davanti ai quesiti erano come impietriti
>         e, con lo sguardo sofferente e attonito, mi chiedevano: "Dove
>         sono prof. gli integrali, tutti i teoremi che abbiamo
>         studiato, le loro applicazioni, ...? Qui non c'è nulla di nulla!".
>
>         Ritengo i quesiti della prova uno sfoggio di vanesia "cultura
>         matematica" da parte di chi li ha scelti e redatti: quadratura
>         del cerchio, geometrie non euclidee con riferimento
>         all'ellittica e all'iperbolica, trattazione approfondita della
>         distribuzione gaussiana rispetto ai parameti mu, sigma, sigma
>         quadro, dimostrazione che le omotetie sono un gruppo,...
>
>         Forse io non sono stata all'altezza di tramettere tanto sapere
>         ai miei studenti ma ritengo comunque che gli autori delle
>         tracce abbiano seriamente danneggiato il serio e costante
>         lavoro di tanti studenti e, con essi, anche quello dei loro
>         insegnanti.
>
>         Questi personaggi, che non credo siano mai entrati in una
>         classe nè si siano curati di leggere i programmi, avrebbero il
>         dovere di giustificarsi.
>
>         E invece tutto questo passerà inosservato e nel silenzio
>         pubblico più assoluto.
>
>         Sono amareggiata.
>
>         Proprio come i miei studenti.
>
>         Manuela Zarattini
>




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