[Cabrinews] senso e significato

elisabetta.arduini a istruzione.it elisabetta.arduini a istruzione.it
Mar 17 Lug 2007 20:19:12 CEST


Entro per la prima volta nella discussione e mi trovo completamente
d'accordo con quanto scrive Rossella...... soprattutto con le domande
finali..... Credo sia ormai tempo di "perdere tempo" a riflettere su
questi aspetti, per evitare il rischio e/o realtà di lasciare sempre più
studenti per strada....
Elisabetta Arduini




>> > Carissimi, la discussione si fa fitta!
> L?intervento di Bonavoglia  che condivido in pieno mi fa venir voglia di
> intervenire a proposito di cosa e di come spesso si insegna matematica
> nella scuola italiana. Premetto che condivido anche le osservazioni di
> Maraschini e Palma uscite sul Manifesto e che sono state riprese dalla
> lista.
> Due aneddoti, e penso che tutti ne avremmo a centinaia:
> Il primo si svolge in un?aula universitaria, master in management
> sanitario. Gli ?allievi? sono infermieri professionali, caposala, ecc.,
> tutti con diploma di scuola superiore come minimo. La loro difficoltà è
> ?Elementi di statistica? si tratta di elementi di base che vengono
> propinati in poche ore di corso e soprattutto assolutamente
> decontestualizzati come nella miglior tradizione italiana. Pensate che gli
> allievi erano in serie difficoltà di fronte al concetto di media
> aritmetica e di deviazione standard, il problema (ho risposto ad un help
> di alcune amiche che frequentavano il master) non erano i concetti
> matematici in sé ma il fatto che gli esempi erano esclusivamente di tipo
> matematico ( solo con numeri per capirci) e senza nessun riferimento a
> dati di realtà facilmente reperibili nella loro esperienza professionale.
> Mi chiedo ora sono o non sono queste competenze di base che un qualunque
> cittadino dovrebbe avere per esercitare un diritto di cittadinanza
> consapevole?
> Secondo esempio: mia nipote si è diplomata ragioniera, corso IGEA dopo 5
> anni di disperazione in matematica. L?insegnante, probabilmente brava, era
> orgogliosa del fatto che avevano fatto ?più roba? che non al liceo
> scientifico: Rolle, De L?Hopitale, Lagrange, Weierstrass, ecc. senza
> rendersi conto che buona parte della classe recitava a memoria questi
> teoremi senza aver compreso niente di quello che veniva insegnato. Io mi
> sono resa conto che la mia nipote ?somara? non aveva capito la differenza
> fra ?meno effe di x? e ?effe di meno x?. Naturalmente statistica e
> modellizzazione ridotte all?ultimo mese di scuola, di nuovo fuori da
> qualunque contesto reale, senza l?ausilio di nessun software. L?unico
> consiglio che ho saputo darle è stato ?porta pazienza, poi matematica non
> la incontrerai mai più nella tua vita!?. Immaginate come mi sono sentita,
> visto che insegno matematica, nella scuola media, da molti anni. Non è ora
> di chiederci seriamente, in quanto insegnanti COSA e COME insegnare? E?
> possibile fare tutto? Per fare cosa? Per riproporre in modo condensato
> quello che a noi hanno insegnato all?Università? Io penso che sia tempo di
> fare delle scelte e soprattutto di DARE SENSO a quello che portiamo in
> classe.
> Rossella Garuti
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