[Cabrinews] Esame di Stato, si può allargare?

Daniela Valenti valenti a dis.uniroma1.it
Mar 17 Lug 2007 09:30:26 CEST


Mi trovo in perfetta sintonia con Paolo Bonavoglia, dato che 
nell'insegnare al triennio PNI ho dato molta importanza alla formazione 
di alcuni "modi di pensare  in matematica",  generalmente trascurati: 
nel programma tradizionale:
1. il pensiero probabilistico - statistico, da coltivare e sviluppare 
progressivamente su un lungo arco temporale (almeno un mese di lavoro 
ogni anno), risolvendo problemi che siano il  più possibile vicini  alla 
realtà, come, ad esempio, le assicurazioni del motorino, i giochi di 
carte, le elezioni scolastiche e politiche, ...
2. le trasformazioni del piano, da coltivare e sviluppare 
progressivamente a partire dall'osservazione di semplice materiale 
concreto o software, fino ad arrivare alla descrizione matriciale (per 
ultima!)
3. le valutazioni approssimate di lunghezze, aree, volumi, risultati di 
espressioni numeriche, soluzioni di equazioni, ...

Però, se sviluppiamo negli studenti queste "mentalità", con le quali si 
risolvono in modo rapido e brillante molti problemi altrimenti 
intricatissimi, "non c'è tempo" per trattare le disequazioni 
algebricamente, né per esaurire  numerose tipologie di equazioni 
trigonometriche o logaritmiche, né per esercizi sulla definizione di 
limite con epsilon e delta, ...

Certo che sarebbe necessaria una valutazione accurata (e comparativa) 
dei risultati ottenuti con queste scelte e, invece, dispongo solo dei 
commenti dei tanti studenti che mi sono venuti a trovare dopo la fine 
del liceo: gli iscritti alle facoltà scientifiche dicono che si trovano 
molto avanti rispetto agli altri e trovano il primo anno molto facile, 
mentre gli iscritti alle altre facoltà si fanno notare per la capacità 
di inserire valutazioni di tipo scientifico in campi dove questo è raro; 
perfino un ex - studente che è attore, si  sta dedicando a opere 
teatrali con taglio scientifico.

Mi rendo conto che tutto questo non basta ed è invece necessario un 
confronto adeguato sui contenuti, valutando soprattuto:
- il tempo e la metodologia didattica scelti per sviluppare la teoria;
- le competenze necessarie per risolvere il tipo di esercizi e  problemi 
proposti;
- le competenze raggiunte da tutti gli studenti.

Cordiali saluti a tutti
Daniela Valenti






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