Re: [Cabrinews] Esame di Stato, si può allargare?

s.giansanti giansantiprof a fastwebnet.it
Mar 17 Lug 2007 08:03:43 CEST


Beh, io nell'esame per diventare giornalisti ci metterei (dubito che ci 
sia) un bel capitolo di statistica.
Così ci eviterebbero quelle orrende conclusioni alle quali arrivano 
solitamente ogni volta che hanno per le mani dei dati statistici.......







Il giorno 16/lug/07, alle 23:10, Toninel ha scritto:

>
>
> Paolo Bonavoglia ha scritto:
>>
>> Il problema è che moltissimi continuano a pensare il programma di 
>> matematica dei licei solo in funzione degli studenti che 
>> proseguiranno gli studi scientifici-matematici all'università.
> Sinceramente non vedo che male ci sia.
>
> E' notizia di qualche mese fa che i giovani cinesi che non sono 
> ammessi alle facoltà di ingegneria in Cina hanno come seconda opzione 
> le più prestigiose università europee e americane. Nell'ultimo anno 
> del suo dottorato di ricerca trascorso negli Usa presso l'università 
> del Massachusetts, in un laboratorio in cui si studiavano applicazioni 
> motoristiche di  fluidodinamica computazionale, mio figlio lavorava 
> con due dottorandi cinesi, un coreano, un indiano ed un solo 
> statunitense. Questo per dire che, a mio parere,  se non migliora la 
> preparazione scientifica almeno dei giovani che hanno scelto un liceo 
> scientifico, l'Italia nel breve volgere di pochi anni è destinata ad 
> un ruolo meno che marginale.
>>
>> Ma la vera domanda per me è un'altra: per un futuro avvocato, 
>> giornalista, pubblicista, scrittore o anche solo commesso di negozio, 
>> è più importante conoscere i fondamenti della statistica o saper 
>> risolvere una disequazione irrazionale?
> Forse converrebbe lasciar decidere "al futuro avvocato, giornalista, 
> pubblicista, scrittore o anche solo commesso di negozio" che cosa sia 
> più importante per lui conoscere in un determinato periodo della sua 
> vita. Se poi "il futuro avvocato, giornalista, pubblicista, scrittore 
> o anche solo commesso di negozio" si diletterà a risolvere una 
> disequazione irrazionale ... beh sinceramente lo ascriverei come 
> notevole risultato della sua formazione, con i tempi che corrono. 
> Meglio ancora, lo ammetto, se avesse la curiosità di dilettarsi di 
> statistica (cosa che potrebbe avvenire solo se il nostro avesse una 
> qualche padronanza del calcolo algebrico, se no sono solo 
> chiacchiere). Quello che francamente auspicherei di non sentire mai 
> più (ma è solo un pio desiderio, lo so) è l'ammissione fatta  
> palesemente e con un certo orgoglio anche da persone  laureate "di non 
> aver mai capito nulla di matematica"!
> Cordiali saluti.
>
> GustavoToninel
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