[Cabrinews] Esame di Stato, si può allargare?

Toninel g.toninel a inwind.it
Lun 16 Lug 2007 23:10:09 CEST



Paolo Bonavoglia ha scritto:
>
> Il problema è che moltissimi continuano a pensare il programma di 
> matematica dei licei solo in funzione degli studenti che proseguiranno 
> gli studi scientifici-matematici all'università.
Sinceramente non vedo che male ci sia.

E' notizia di qualche mese fa che i giovani cinesi che non sono ammessi 
alle facoltà di ingegneria in Cina hanno come seconda opzione le più 
prestigiose università europee e americane. Nell'ultimo anno del suo 
dottorato di ricerca trascorso negli Usa presso l'università del 
Massachusetts, in un laboratorio in cui si studiavano applicazioni 
motoristiche di  fluidodinamica computazionale, mio figlio lavorava con 
due dottorandi cinesi, un coreano, un indiano ed un solo statunitense. 
Questo per dire che, a mio parere,  se non migliora la preparazione 
scientifica almeno dei giovani che hanno scelto un liceo scientifico, 
l'Italia nel breve volgere di pochi anni è destinata ad un ruolo meno 
che marginale.
>
> Ma la vera domanda per me è un'altra: per un futuro avvocato, 
> giornalista, pubblicista, scrittore o anche solo commesso di negozio, 
> è più importante conoscere i fondamenti della statistica o saper 
> risolvere una disequazione irrazionale?
Forse converrebbe lasciar decidere "al futuro avvocato, giornalista, 
pubblicista, scrittore o anche solo commesso di negozio" che cosa sia 
più importante per lui conoscere in un determinato periodo della sua 
vita. Se poi "il futuro avvocato, giornalista, pubblicista, scrittore o 
anche solo commesso di negozio" si diletterà a risolvere una 
disequazione irrazionale ... beh sinceramente lo ascriverei come 
notevole risultato della sua formazione, con i tempi che corrono. Meglio 
ancora, lo ammetto, se avesse la curiosità di dilettarsi di statistica 
(cosa che potrebbe avvenire solo se il nostro avesse una qualche 
padronanza del calcolo algebrico, se no sono solo chiacchiere). Quello 
che francamente auspicherei di non sentire mai più (ma è solo un pio 
desiderio, lo so) è l'ammissione fatta  palesemente e con un certo 
orgoglio anche da persone  laureate "di non aver mai capito nulla di 
matematica"!
 
Cordiali saluti.

GustavoToninel


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