[Cabrinews] Sull' Esame di Stato
s.giansanti
giansantiprof a fastwebnet.it
Lun 9 Lug 2007 19:53:50 CEST
Per la prima volta, quest'anno, ho avuto il ruolo di Presidente.
Approdata a matematica e Fisica cinque anni fa, dopo venti anni di
insegnamento di Elettronica negli Istituti Tecnici Industriali, sono
tornata all'ITIS. Due classi-commissioni in due scuole dislocate a
grande distanza l'una dall'altra, una un po' più centrale l'altra in
periferia. Combinare il calendario è stata un'impresa: c'erano ben tre
membri interni su altrettante commissioni che a loro volta operavano su
due scuole. Penso che, se non strettamente necessario, i membri
interni dovrebbero essere nominati su un'unica classe-commissione.
(ma perché alcuni colleghi lavorano su due commissioni e altri sono in
vacanza dal 15 giugno?)
Documento di classe: uno molto esauriente con allegate le simulazioni
di terza prova, i risultati, le griglie di correzione.
Un altro è un collage di relazioni personali dei singoli docenti: per
capire com'è la classe te lo devi leggere tutto e alla fine ne deduci
che il coordinatore è stato lasciato solo a fare il documento e,
giustamente, ha incollato il tutto.
Prove scritte
Prima: Dante al tecnico?? Il Paradiso? Mah.
Seconda: Informatica, progettare un data base, sembra tranquilla.
Terza: i miei colleghi decidono di contattare gli insegnanti per
conoscere gli argomenti più familiari visto che i programmi non sono
dettagliati. (non sarebbe il caso di lasciare a disposizione della
Commissione una banca di domande?).
Nel mio ruolo di presidente mi accerto che le domande siano della
tipologia richiesta e che riguardino il programma svolto.
Verrò poi a sapere che il commissario esterno che sta esaminando la mia
classe non ha rispettato la tipologia richiesta e nemmeno gli argomenti
del programma (se qualcuno ricorda all' indomani della terza prova vi
ho chiesto un parere in proposito).
(ma sappiamo almeno intendere tutti allo stesso modo le varie tipologie
di terza prova?)
Alle correzioni mi accorgo che le classi sono deboli, una più
dell'altra. I voti in qualche modo si attestano intorno alla
sufficienza ma con un grande sforzo da parte di tutti noi.
Orali
C'è il commissario di Calcolo delle probabilità e statistica ma non ci
sono commissari di matematica né interni né esterni.
Capisco che chiedere matematica all'orale butterebbe ancora più giù le
classi e lo farò solo in due o tre casi presentati con una preparazione
buona ottenendo ben poco.
Quando vengono interrogati in calcolo e statistica non sanno
distinguere l'equazione di una retta da una di secondo grado. E dire
che hanno teoricamente affrontato anche le equazioni differenziali!
Meglio non chiedere matematica.
Ci rendiamo conto che in una classe i ragazzi non sanno sostenere un
colloquio neanche basato su domandine che riprendono il titolo del
paragrafo e che hanno studiato sugli appunti loro e di qualche compagno
non aprendo il libro di testo (ma lo hanno almeno comprato questo libro
di testo?).
Alla fine proviamo ad azzardare qualche ipotesi. Tutti sono stati presi
alla sprovvista, studenti ed insegnanti e in questi ultimi cinque anni
ci siamo chiusi su noi stessi. Non siamo più in grado neanche di
scrivere un programma che un esterno sia in grado di capire. Sono
adeguati i programmi? Boh!
Il collega di calcolo, precario anziano, dice "Dobbiamo ricominciare,
da qualche parte dovremo pur ricominciare!"
Se comunque è un po' un lamentarsi su tutti i fronti, per quanto
riguarda le materie scientifiche sembra essere un disastro. Voi avete
idea di cosa sia successo?
Un saluto a tutti
Susanna
-------------- parte successiva --------------
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