[Cabrinews] Matematica_Secondaria_Primo_Grado

Paolo Giovanni Zanin paolog.zanin a tiscali.it
Mer 18 Apr 2007 00:09:24 CEST


Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma mi è venuto "di getto", leggendo lo stimolo proposto...

A mio parere è fuori di dubbio che avere qualche ora in più è un buon presupposto per un lavoro didattico maggiormente efficace. 

Personalmente ho sempre cercato di trarre le migliori opportunità offerte da ogni riforma scolastica, indipendentemente dalla parte politica di provenienza.
La scelta delle Indicazioni Nazionali di un monte ore annuale non multiplo del numero delle settimane mi era sembrato un ottimo spunto per ripensare all'organizzazione scolastica: costringeva a dimenticare un orario fisso per tutto l'anno, spingendo a ricercare un esame dettagliato delle esigenze dei singoli alunni e delle singole classi.
Mettere in pratica questo principio però, a mio parere, ha dimostrato che non era certo facile concretizzarlo in modo efficace per tutte le discipline: infatti che cosa si può fare quando si vorrebbe potenziare, in un certo momento di un anno sia la matematica che altre discipline? Come conciliare questa programmazione con le disposizioni contrattuali, che, pur con qualche flessibilità, prevedono ancora una scansione settimanale delle ore lavorative?
Anche a livello politico mi è parso di notare una "retromarcia" (non necessariamente negativa, viste le difficoltà pratiche) in questo percorso, quando si è variata la tabella prevista dalle Indicazioni Nazionali, con il decreto legislativo 226/05 (quindi sempre in periododi  governo Berlusconi), operativo, per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado (eccetto alcune disposizioni) dall'a.s. 2006/07: sono ritornati i multipli di 33 (numero delle settimane di lezione). Con anche un piccolo problema: l'innalzamento delle ore del curricolo obbligatorio dedicato alle lingue di 33 ore, ma nell'allegato E le ore di inglese, per anno, sono 99, della seconda lingua comunitaria 66, per totale di 165, quando precedentemente il massimo delle ore per le due lingue comunitarie era complessivamente 126 annue MASSIME: visto che 126+33 (quelle aggiuntive obbligatorie)=159 ecco che già si sfora di 6 ore (12 se si fa riferimento al tempo medio e non a qeullo massimo): tutto questo, a mio modo di vedere, proprio perché si è tornati a ragionare in termini di multipli di 33 (o in altri termini di orario settimanale), dicendo:" le ore di inglese vanno da due a tre, quelle della seconda lingua restano a due", dimenticandosi che per le due lingue c'erano al MASSIMO 126 ore, quindi sicuramente meno di 4 mediamente alla settimana.

Inoltre occorre tener presente che gli organici vengono tuttora (e anche per il prossimo a.s.) distribuiti secondo il "vecchio" sistema: per cui, per quanto ci riguarda più da vicino, in situazione standard, ogni insegnante di matematica e scienze deve coprire tre classi con le sue 18 ore settimanali: ecco che allora pare già una buona situazione riuscire a fare in modo che 6 ore settimanali siano dedicate a matematica e scienze e 2 (come dicono le ind. naz.) del curricolo obbligatorio a tecnologia.
Il totale (198+66) può sembrare inferiore al minimo, ma bisogna ricordare che non è semplice far quadrare il conto totale (e ad esempio per le "educazioni" è più semplice dare 2 ore tutte le settimane, per un totale di 66, rispetto che 60: ripeto, non sarebbe impossibile arrivare a 60, ci sono tante soluzioni, ad esempio tutte le settimane un ora da 60 e una da 50, oppure orari diversi in periodi diversi dell'anno... anche se è poi difficile arrivare a "chiudere il cerchio"). In fondo le ore di matematica e scienze, con questo modello, sono quelle che c'erano prima...
Quanto alla legalità, bisogna ricordare che ogni scuola, di ogni ordine e grado, ha il compito di gestire il 20% del curricolo obbligatorio (autonomia), per cui si rientra nei parametri; inoltre per matematica e scienze non si potrebbe fare di più (non c'è la risorsa materiale come insegnanti), e riguardo a tecnologia, bisogna anche pensare alle attività opzionali.
Aggiungo ancora un dato su cui riflettere (ma che in fondo rientra sempre nel 20% citato): quante volte le ore previste si riducono, per attività varie (sicuramente valide e condivise e approvate dagli OOCC, ma...): uscite didattiche, giochi sportivi studenteschi, progetti...?

In concreto: come potenziare l'insegnamentto della matematica e delle scienze? 
Nel piccolo di ogni scuola: un buon coordinamento trasversale con i colleghi di altre discipline, a partire da tecnologia...
Poi sono possibili ore di recupero, progetti... e cercare di migliorare la qualità delle ore a disposizione.

Ma non sarebbe meglio anche un quadro orario più chiaro e semplice a livello nazionale, per evitare eventuali "guerre tra poveri" (vedi conteggio delle 6 ore esposto prima)? E' vero che la dimensione della singola istituzione scolastica autonoma è più vicina ai problemi concreti, ma è auspicabile, a mio parere, che nelle nuove indicazioni nazionali ci sia anche una nuova tabella oraria, con in parallelo nuove disposizioni coerenti per gli organici.

Paolo G. Zanin






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