[Cabrinews] liceo classico

Antonio Criscuolo criscuolo_antonio a alice.it
Dom 5 Lug 2009 23:41:05 CEST


Come Paolo Cavallo sono laureato in fisica e ho avuto un'esperienza d'insegnamento 
molto ..variegata: elettrotecnica e misure elettriche, fisica e laboratorio 
sempre negli ITIS,  matematica e fisica nello scientifico e infine il 
classico dove insegno, da ... due decenni, in una sperimentazione PNI.

In un certo senso mi sento chiamato in causa e rispondo ad alcune delle sue 
sollecitazioni.



Una carriera 'anomala'  fatta di  esperienze su cattedre diverse e/o in 
scuole di diverse tipologie non penso sia  uno svantaggio, anzi 
costituisce un  arricchimento, costringe a mettersi in discussione, 
favorisce  l'apertura mentale e costituisce un antidoto al rischio, sempre 
presente per noi insegnanti,  di ..fossilizzarsi ( ....  mi si presenta l'immagine 
di alcuni colleghi  specialisti di latino e greco che hanno insegnato sempre 
e solo al classico, ma anche quella di colleghi specialisti  matematici allo 
scientifico ).



A proposito di 'idee guida' per il classico, al primo posto, e da 
valorizzare al massimo, metterei lo studio della geometria euclidea che 
purtroppo sta scomparendo dalle scuole superiori. Il liceo classico è, al 
momento,   l'unica scuola  in cui è possibile insegnarla, se si vuole, con 
continuità  per cinque anni  e con risultati soddisfacenti.



Per sciogliere alcuni dubbi sul .. 'che fare' - in particolare per il 
classico, ma  non solo -  un punto di riferimento, sono i testi della 
Castelnuovo  (Matematica oggi, per il ginnasio,  Matematica nella realtà, 
Trigonometria, Elementi di analisi infinitesimale per il liceo; per me, 
appena arrivato  al classico, sono stati  importantissimi) ,  oltre 
ovviamente a Matematica 2003 dell'UMI.



Saluti

Antonio Criscuolo



----- Original Message ----- 
From: "Paolo Cavallo" <ton0621 a iperbole.bologna.it>
To: "Lista di discussione sul software matematico" 
<cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
Sent: Sunday, July 05, 2009 11:07 AM
Subject: Re: [Cabrinews] liceo classico


-------- Original Message  --------
Subject: Re: [Cabrinews] liceo classico
From: Gianni Murer <giamur a iol.it>
To: ton0621 a iperbole.bologna.it, Lista di discussione sul software 
matematico <cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
Date: Sat Jul 04 2009 23:47:16 GMT+0200 (ora legale Europa occidentale)

> Io insegno in un liceo classico tradizionale che da molti anni attua una
> specie di minisperimentazione nel senso che nelle classi del biennio
> ginnasiale le ore di matematica sono 3 anziché 2.  Mi piacerebbe sapere
> qualcosa di più in merito alle 'perplessità' di Paolo Cavallo ... per
> poter avviare un'eventuale discussione.
> Saluti,
> Gianni Murer

Le mie perplessità sono di principio e nascono probabilmente da una carriera 
anomala rispetto alla maggior parte degli insegnanti di matematica che ho 
intorno. Per cui, chiedendo scusa a tutti, devo spiegarmi in termini molto 
personali e autobiografici.
Ho un diploma di liceo classico tradizionale e al liceo ho fatto pochissima 
matematica. Mi sono laureato in fisica e per più di vent'anni ho insegnato 
"altre cose": elettronica all'ITI, matematica e scienze alle medie, fisica 
all'ITI e al liceo scientifico- tecnologico.
Sono perciò arrivato alla cattedra di matematica e fisica del liceo classico 
con una grossa esperienza didattica generale che stride con la mia 
inesperienza come insegnante di matematica. Naturalmente "so fare" le cose 
che devo insegnare in base alla programmazione di dipartimento, ma spesso 
sono molto incerto su come farlo e mi lascia perplesso l'insistenza su 
obiettivi ai miei occhi poco significativi, come il calcolo di espressioni 
contenenti molte frazioni algebriche.
Giusto per non trasmettere un'immagine sbagliata: i miei studenti sembrano 
trovarsi bene, si diplomano in media né meglio né peggio degli altri, alcuni 
fanno facoltà tecnico-scientifiche e mi fanno sapere che procedono bene. In 
altri termini, il mio problema non è performativo ma, come dicevo, di 
principio. Non riesco a vedere delle idee guida chiare. Non so dire dove 
"vada a parare" il mio curricolo, non mi piace su certi argomenti svolgere 
un vero e proprio addestramento di cui non vedo l'utilità a lungo termine. 
Gli studenti si fidano - la loro fiducia sono sempre stato capace di 
guadagnarmela - e studiano, però io non sono "convinto". So di avere 
studiato al liceo meno matematica di loro e di essermi laureato lo stesso, e 
non con il 6 politico. Non vorrei "insegnare di meno", vorrei avere un'idea 
più chiara di quali argomenti e come valga la pena insegnare.

Mi scuso sinceramente per il carattere personale di questo messaggio, ma non 
avrei saputo come spiegarmi altrimenti. Spero di non essere risultato troppo 
oscuro.
Grazie,
Paolo Cavallo
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