[Cabrinews] liceo classico

Paolo Cavallo ton0621 a iperbole.bologna.it
Dom 5 Lug 2009 11:07:04 CEST


-------- Original Message  --------
Subject: Re: [Cabrinews] liceo classico
From: Gianni Murer <giamur a iol.it>
To: ton0621 a iperbole.bologna.it, Lista di discussione sul software matematico <cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it>
Date: Sat Jul 04 2009 23:47:16 GMT+0200 (ora legale Europa occidentale)

> Io insegno in un liceo classico tradizionale che da molti anni attua una 
> specie di minisperimentazione nel senso che nelle classi del biennio 
> ginnasiale le ore di matematica sono 3 anziché 2.  Mi piacerebbe sapere 
> qualcosa di più in merito alle 'perplessità' di Paolo Cavallo ... per 
> poter avviare un'eventuale discussione.
> Saluti,
> Gianni Murer

Le mie perplessità sono di principio e nascono probabilmente da una carriera anomala rispetto alla maggior parte degli insegnanti di matematica che ho intorno. Per cui, chiedendo scusa a tutti, devo spiegarmi in termini molto personali e autobiografici.
Ho un diploma di liceo classico tradizionale e al liceo ho fatto pochissima matematica. Mi sono laureato in fisica e per più di vent'anni ho insegnato "altre cose": elettronica all'ITI, matematica e scienze alle medie, fisica all'ITI e al liceo scientifico- tecnologico.
Sono perciò arrivato alla cattedra di matematica e fisica del liceo classico con una grossa esperienza didattica generale che stride con la mia inesperienza come insegnante di matematica. Naturalmente "so fare" le cose che devo insegnare in base alla programmazione di dipartimento, ma spesso sono molto incerto su come farlo e mi lascia perplesso l'insistenza su obiettivi ai miei occhi poco significativi, come il calcolo di espressioni contenenti molte frazioni algebriche.
Giusto per non trasmettere un'immagine sbagliata: i miei studenti sembrano trovarsi bene, si diplomano in media né meglio né peggio degli altri, alcuni fanno facoltà tecnico-scientifiche e mi fanno sapere che procedono bene. In altri termini, il mio problema non è performativo ma, come dicevo, di principio. Non riesco a vedere delle idee guida chiare. Non so dire dove "vada a parare" il mio curricolo, non mi piace su certi argomenti svolgere un vero e proprio addestramento di cui non vedo l'utilità a lungo termine. Gli studenti si fidano - la loro fiducia sono sempre stato capace di guadagnarmela - e studiano, però io non sono "convinto". So di avere studiato al liceo meno matematica di loro e di essermi laureato lo stesso, e non con il 6 politico. Non vorrei "insegnare di meno", vorrei avere un'idea più chiara di quali argomenti e come valga la pena insegnare.

Mi scuso sinceramente per il carattere personale di questo messaggio, ma non avrei saputo come spiegarmi altrimenti. Spero di non essere risultato troppo oscuro.
Grazie,
Paolo Cavallo


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