[Cabrinews] valutazione seconda prova
Anna Cristina Mocchetti
crismoc a libero.it
Lun 6 Apr 2009 15:05:24 CEST
Paolo Francini ha scritto:
> Insomma, non ho letto male, in tutti gli esempi proposti il punteggio
> di 15 punti (di cui ben10 punti vanno assegnati ad un compito
> considerato solo sufficiente ) viene suddiviso "proporzionalmente"
> alle consegne, cioè ai nostri studenti per dare la sufficienza
> dovremmo chiedere di svolgere correttamente i due terzi del compito???
>
> Sinceramente, non mi sembra così irragionevole, considerato che gli studenti
> hanno ampia
> possibilità di sceltasu cosa svolgere (metà del materiale che viene loro
> proposto).
>
> Non mi sembra eccessivo chiedere che in 6 ore di tempo sappiano fare bene i
> 2/3 della metà (=1/3) del compito proposto, più o meno a propria scelta, per
> avere la
> suffcienza.
>
> In Francia la sufficienza è 10/20, il tempo è di 4 ore e non c'è nessuna
> possibilità di scelta (nel senso che hanno assegnati 4 o 5 problemi, ognuno
> con un punteggio indicato, la cui somma totale fa 20; dopo di che possono
> anche scegliere di non fare tutto, prendendo punteggi minori).
> Ora, non credo che i ragazzi francesi siano necessariamente più
> portati degli italiani per la matematica.
>
> A dire il vero, questa notevole possibilità opzionale nella prova conclusiva
> è
> un'anomalia tutta italiana, di cui non c'è traccia altrove (neppure nelle
> altre seconde prove italiane diverse da matematica, neppure in concorsi o
> esami di ammissione alle università, o in competizioni tipo olimpiadi o
> altro).
>
> Non ci saremo un po' viziati?
>
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>
Buongiorno colleghi,
bella questa modalità francese di assegnare quesiti/problemi ciascuno
con un suo prefissato punteggio!
In effetti anch'io nel liceo dove ho insegnato per 34 anni ho sempre
assegnato esercizi formulati in modo diversificato attribuendo un
punteggio ad ognuno, in modo che la somma totale facesse 10: ciascun
alunno sceglieva cosa fare prendendo punteggi inferiori al massimo voto 10.
Sarebbe più tranquillizzante per gli alunni e per gli insegnanti che
valutano se anche la nostra seconda prova fosse così strutturata; non ci
sarebbero valutazioni difformi da commissione a commissione all'interno
della stessa scuola, da scuola a scuola all'interno del nostro territorio.
Cari saluti e, approfitto, per inviare gli auguri di Pasqua a tutti i
colleghi.
Anna Cristina Mocchetti
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