[Cabrinews] R: programmare in Turbo Pascal 7.0

Buttarelli Aron AButtarelli a loescher.it
Ven 17 Ott 2008 11:10:21 CEST


Per completezza di informazione, rispetto a quanto già scritto dal prof. Zoccante.
Un saluto
Aaron Buttarelli




Paolo Boieri, Sergio Zoccante
Elementi di programmazione	

Laboratorio informatico per la Matematica: Turbo Pascal e Delphi
Volume con CD-ROM
Pubblicazione: 2005
pp. 160
cod. 2842
ISBN-13: 9788820128425


-----Messaggio originale-----
Da: cabrinews-bounces a liste.keynes.scuole.bo.it [mailto:cabrinews-bounces a liste.keynes.scuole.bo.it] Per conto di Sergio Zoccante
Inviato: venerdì 17 ottobre 2008 10.17
A: Lista di discussione sul software matematico
Oggetto: Re: [Cabrinews] programmare in Turbo Pascal 7.0

Salve
Mi permetto alcune osservazioni sulla mail di Dedò.

--------- Ernesto DEDO' ha scritto
>>     Il discorso è molto complesso ed articolato. Vedo di riassumere 
>> le mie idee.  Pronto poi ad approfondire. Anche a me piacerebbe che 
>> nei licei si facesse /un minimo/ di programmazione, però quella che 
>> serve alla matematica, quella che li abitua a studiare algoritmi e 
>> magari ottimizzarli, non quella che serve a fare l'interfaccia utente.
Su questo concordo: mi sembra che lo scopo dell'informatica nel biennio sia di portare gli alunni a strutturare algoritmi.
Che poi gli algoritmi da affrontare siano solo di ambito matematico, nella fase di apprendimento dell'informatica, mi sembra una forzatura eccessiva.
Mi sembra più importante mostrare come moltissimi ambiti dell'attività umana siano trattabili con l'informatica.
>> Mi piacerebbe che si usasse il computer solo là dove serve e non si 
>> facesse scrivere un programma in TP per risolvere le equazioni di II 
>> grado/ con la formula risolutiva.
Anche su questo sono d'accordo.
>>  /Personalmente userei quei software matematici semi programmabili, 
>> in cui cioè puoi definire oggetti e usare gli operatori logici e non 
>> molto di più.
E qui cominciano i problemi: tu pensi che un approccio, in prima superiore, con un linguaggio ad oggetti sia fattibile? con ragazzi di 15 anni al loro primo approccio alla programmazione?
>> Quanto al (Turbo)Pascal è un
>> linguaggio di programmazione ormai obsoleto che si usa ancora solo 
>> nelle scuole; è molto pesante e poco agile: lo studente  o l'ha "in 
>> mano" bene o se fa un programma un minimo significativo perde di 
>> vista facilmente l'obbiettivo matematico che si era proposto, distratto da mille fronzoli.
>>     
Tralasciando per ora l'obsoleto, trovo strano che tu lo trovi "molto pesante e poco agile": credo che sia tra i linguaggi più snelli (tutto l'ambiente di sviluppo era contenuto in un floppy!) ed è sempre stato il più veloce: su quali informazioni basi le tue affermazioni?
E quali sarebbero i "mille fronzoli"? Mai visto un ambiente di sviluppo professionale odierno?
Quell'ambientedi sviluppo integra editor, compilatore e debugger, tutti strumenti fondamentali. Certi strumenti di sviluppo odierni richiedono che tu sia perennemente connesso ad Internet per avere un qualche tipo di help: il caro vecchio TP no.
>> Vecchio per vecchio allora usate, perché no, il buon vecchio BASIC 
>> (non visual proprio quello con i GOTO).
>>
>>     
E qui non ti seguo: hai mai fatto un programma serio ( oltre le 500
righe) con il vecchio Basic?
Io si, ed fu allora che decisi di passare al TP. Non a caso:  il Pascal è nato proprio per mostrare un linguaggio strutturato, in contrapposizione proprio al Basic, che risultava illeggibile e soggetto a infinite possibilità di errori ( quello visual è strutturato).
>>    Non dimentichiamoci che i nostri studenti, anche quelli che 
>> andranno a fare informatica, a stento sentiranno mai più parlare di 
>> PASCAL (inteso come linguaggio di programmazione, naturalmente).
>>     
Dipende: io ho incrociato tantissimi programmatori di professione: sono rari quelli che non conoscono il Delphi (molti anzi lo usano).
E il TP  attuale è Delphi: l'ambiente di sviluppo che gira su Object Pascal, la versione ad oggetti del vecchio Pascal.
>>    Insomma io in un corso non specificamente di informatica 
>> insegnerei loro un minimo di programmazione, cercando di evitare le 
>> pesantezze di un linguaggio di programmazione.
>>     
Bel problema: come fare programmazione senza un linguaggio di programmazione...
>> Cordialmente
>> Ernesto
>>     
Un caro saluto
Sergio Zoccante

P.S. La mia conclusione è che, piuttosto di non fare nessun elemento di programmazione, va bene anche il vecchio TP. Purtroppo i nuovi processori generano un errore (quello citato che ha iniziato questo argomento), e allora serve una patch (ora non saprei dire se è ancora a disposizione). Il DEV Pascal è un ottimo prodotto, e può sostituire il TP.
Infine, un libretto sulla programmazione in TP e Delphi è stato edito dalla Loescher: include una versione gratuita di Delphi.
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