[Cabrinews] Sulla didattica della Matematica

[Aurelia Orlandoni]

Mi piace questa discussione che si sta 
sviluppando sull'uso della calcolatrice (SI/NO) e 
anch'io .. intendo dire la mia.
Ho la sensazione che chi ha dei dubbi sul suo 
utilizzo in classe anche precoce, veda la 
calcolatrice unicamente come "strumento per 
velocizzare i calcoli", mentre come gia' 
ampiamente hanno ricordato Cappuccio, Domingo e 
Piochi, l'importante e' vedere il suo utilizzo 
per apprendere, esplorare,..... Oltretutto e' 
bene che, come insegnanti, siamo consapevoli che 
gli studenti, anche piccoli, usano la 
calcolatrice e che noi possiamo impedirne l'uso 
solo in classe durante la nostra ferrea 
sorveglianza, ma poi a casa .... Credo che questo 
in parte fosse quello che intendeva Piochi con 
"mitizzarla". Ovviamente in questo modo ne fanno 
un uso indiscriminato e acritico (anche un po' 
stupido: niente memorie, come ricordava qualcuno 
e ...) con tutte le conseguenze del caso. Ma 
allora non sarebbe meglio che insegnassimo loro 
ad utilizzarla in modo consapevole e critico? 
Ricordo che negli anni '80 ho visto libri e 
articoli per la scuola media (non chiedetemi 
riferimenti piu' precisi perche' la memoria ormai 
mi tradisce spesso) in cui venivano proposte 
afior di attivita' con la calcolatrice. Vorrei 
anche ricordare che, ad esempio nelle prove PISA, 
e' consentito l'utilizzo delle calcolatrici, che 
in Francia e' obbligatorio utilizzarla almeno 
alle superiori ( e in molti paesi europei e' 
consigliata e largamente utilizzata). Non mi pare 
che  gli studenti degli altri paesi europei 
risultino meno preparati dei nostri. Qualcuno 
dira' che sono "interessata" visto che 
rappresento un associazione che si occupa di 
didattica con le tecnologie, ma il discorso e' 
proprio l'inverso, ne faccio parte perche' ne sono convinta.
Essendo ormai alle soglie della pensione sono 
tante le esperienze che ho fatto in classe con 
l'uso delle tecnologie, ma vorrei ricordare solo 
che Anna Maria Arpinati, diversi anni fa, ha 
coordinato in IRRE un progetto  con le 
calcolatrici nella scuola media. Gli insegnanti 
hanno costruito e testato attivita' che poi hanno 
continuato a proporre per anni ai loro studenti. 
Anch'io ho coordinato un progetto analogo per le 
superori e i materiali (testati sulle classi) di 
entrambe le esperienze sono disponibili sul sito 
fardiconto. Ovviamente ci sono materiali piu' 
recenti, gia' ricordati in altri interventi e gli 
autorevoli volumi prodotti dall'UMI per il rinnovamento dei curricoli.
In sostanza penso che e' necessario uscire dalla 
logica calcolatrice=calcoli veloci e senza 
controlli e vederne uno strumento per fare 
didattica spostando l'attenzione dai calcoli ai concetti.
Scusate la lungaggine e il discorso un po' 
confuso ma ho scritto propro di getto.
Aurelia

>sorry, ma continuo a pensare che la calcolatrice possa
>essere usata solo "dopo" che si è imparato a fare bene
>i conti con carta, penna e cervello. altrimenti ci si
>affida alla calcolatrice come ad un oracolo che
>manifesta le volontà di divinità temute ed
>irraggiungibili: i numeri.
>prima di tutto bisogna raggiungere confidenza,
>familiarità, sicurezza, con i calcoli, non averne
>paura, valutarne la correttezza, gestirli con abilità.
>poi, se serve ad essere più rapidi, nessun problema.
>bacio
>
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