[Cabrinews] matematica all'esame di Stato

Furio Petrossi Furio.Petrossi a scuolefvg.org
Mar 26 Giu 2007 14:05:10 CEST


Mara Massarucci ha scritto:
> La cosa più grave è che i commissari esterni, si mettono pure a fare i 
> giudici!!! Usano griglie di correzione che penalizzano la qualità a 
> favore della quantità del lavoro svolto, così in un esame come quello 
> di quest'anno, succede il finimondo!
> Perchè non chiediamo più chiarezza sia nella formulazione delle prove 
> che nell'elaborazione delle griglie di correzione?
Io ormai ho smesso di discutere con molti colleghi sulla opportunità di 
fissare rigide griglie "a posteriori" con punteggi predefiniti.

Ho lavorato professonalmente nell'analisi dei dati e prima di sommare 
due numeri mi domando sempre:

1) sono grandezze sommabili?
2) anche forzando i dati in una struttura algebrica un po' 
appiccicaticcia: è utile sommarli?
3) cosa rilevo con questi dati? quali conoscenze? quali competenze?
4) i diversi esercizi riportano alle stesse competenze?
5) le competenze e le conoscenze hanno lo stesso peso nell'ambito del 
curricolo?

Se invece facciamo:
- ogni punto del problema punti (15/2)/4 =  1,875
- ogni quesito punti (15/2)/5 = 1,5
o qualche variazione sul tema
Troviamo che abbiamo valutato QUATTRO volte una competenza 
trigonometrica, DUE una di geometria solida, NESSUNA competenza sulla 
derivazione ecc. .
Facciamo insomma una combinazione lineare di un insieme di "vettori" che 
non costituiscono una base ! (l'ho detta grossa?)

E poi... i fattori moltiplicativi... arbitrari!
Mettiamo che qualcuno abbia fatto benino la prima e la seconda parte del 
primo esercizio (7/10 ciascuno) e abbia fatto tre quesiti in maniera 
accettabile (6/10 ciascuno)
Otterrà un punteggio pari a
(0.7 + 0.7)*1.875 + (0.6 + 0.6 + 0.6)*1.5  = 213/40 = 5.325 ovver CINQUE 
QUINDICESIMI !
NON FACCIAMOCI RIDERE !
Se nessuno protesta è perchè pochi conoscono la matematica e possono 
criticarci.

Non si può insegnare matematica e maltrattare così i numeri, il tuo pane!

Naturalmente dovrebbe esserci una chiara tassonomia di competenze e 
conoscenze (lasciamo stare le capacità, per carità) "a priori", magari 
una "tassonomia debole",
dovrebbe essere chiaro *quali* siano le competenze principali che 
andiamo a valutare esercizio per esercizio (io ho allegato alla scheda 
di valutazione tale elenco).

Ma anche se nulla di tuttociò esiste, comunque dobbiamo considerare che 
il numero è un "significante", non un "significato".

Furio Petrossi



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