[Cabrinews] Relativismo, religione e cultura

[Furio Petrossi]

*A proposito del relativismo...
** Nota: la parola non è usata nella "Spe salvi" per cui sono fuori 
dalle polemiche **

Su questo sì, come "scienziati" , abbiamo qualcosa da dire nella lista.

E' diffusa tra i colleghi letterati e puranche filosofi, l'idea che un 
po' Einstein e un po' i geometri non euclidei siano accesi sostenitori 
del relativismo.
Onde per cui lo sono tutti i loro seguaci e discepoli attuali.

Ora mi pare che i soprascritti imputati abbiano detto che le cose ognuno 
le vede a modo suo, ma sono sempre quelle!
E dietro di loro ci sono degli invarianti che accomunano tutti i punti 
di vista diversi, su cui ciascuno è obbligato a dire "Sì, non c'è 
arbitrio, scelta personale o interesse che tenga: l'invariante resta 
invariata/o per tutti, qualunque sia il loro punto spaziale o temporale 
di vista".

In ambienti culturale e r/Religiosi  (e non parlo di 
Colui-La-Cui-Iniziale-Deve-Essere-Minuscola-O-Maiuscola) c'è chi tende a 
usare il termine "relativismo" prendendo di mezzo noi "scienziati".

Se Colui-ecc. affermava "*/Si va costituendo una dittatura del/ 
relativismo /che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come 
ultima misura solo il proprio io e le sue voglie." sia chiaro che

1) Col "relativismo ch//e lascia come ultima misura solo il proprio io e 
le sue voglie" noi non abbiomo nulla da spartire, eppure siamo 
relativisti per i summenzionati motivi;/
/2) / Il relativismo /che non riconosce nulla come definitivo è una 
posizione epistemologica possibile e da numerosi di noi accettati, ma 
non certo applicata a tutti i casi della vita (a qualcuno sì, ad esempio 
l'amore tra i fidanzati purtroppo non è sempre definitivo)/
/
... e poi non credo che se la prenda con noi: non contiamo nulla!

*** Affermiamo fortemente che l'inventore della Teoria della Relatività 
e tutti i suoi seguaci relativisti sono CONTRARI AD OGNI RELATIVISMO 
(nella/e s/Scienza/e ). ***

Chissà se i riusciremo a convincere i colleghi letterati...

Ciao,
Furio Petrossi
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