[Cabrinews] Odifreddi e altro

Enrico Malacarne enrimal a yahoo.it
Dom 2 Dic 2007 15:22:54 CET


Caro Ezio, 
  ti assicuro che abbiamo molto in comune anche se, quando si discute, prevalgono gli accenti polemici e ciò che divide. Però è bene essere consapevoli che ci sono molti valori comuni.
   
  Desidero precisare alcune cose.
   
  Per chi può essere interessato, il libro di Odifreddi a cui alludevo è 
  Piergiorgio Odifreddi "Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)", Ed. Longanesi;
  non avevo scritto il titolo perché presumo sia molto noto e credo sia l'unico libro di Odifreddi che non parla di matematica; è un libro molto documentato, pieno zeppo di citazioni dal Vecchio Testamento e dai Vangeli, cioè quelli che i credenti chiamano "sacre scritture"; vengono citati anche molti altri documenti.
   
  Ecco uno dei documenti citati da Odifreddi.
  Il 20/6/1866 una Istruzione del Santo Uffizio di Pio IX dice
   
  "La schiavitù in quanto tale, considerata nella sua natura fondamentale, non è del tutto contraria alla legge naturale e divina. Possono esserci molti giusti titoli alla schiavitù e sia i teologi che i commentatori dei canoni sacri vi hanno fatto riferimento. Non è contrario alla legge divina che uno schiavo possa essere venduto, acquistato, scambiato o regalato."
   
  Se il documento è falso, ditelo e denunciate Odifreddi; ma se è vero : . . fa accapponare la pelle.
  Quanto era più avanti il nostro Cesare Beccaria con il suo "Dei delitti e delle pene" (1762) un secolo prima dello scritto del Santo Uffizio. Per non parlare di Montesquieu o di Voltaire. Questi sono alcuni pilastri dell'illuminismo che mettono in evidenza quanto sia arretrata la chiesa. Una delle tante conseguenze di questa arretratezza è che non trovano più preti in Italia, devono importare sacerdoti dall'estero.
   
  In occasione dei referendum su divorzio e aborto, i sostenitori di quelle leggi accettarono lealmente la sfida, andarono a votare e vinsero. La legge sull'aborto ha vuto più del 70 percento di voti favorevoli. Significherà qualcosa. Invece, per il referendum sulla procreazione assistita, ricerca sulle cellule staminali, ecc., i vescovi hanno preferito, vigliaccamente, chiedere alla gente di non andare a votare e questo è eticamente scorretto.
  E' ovvio che divorzio e aborto sono argomenti più legati alla vita di tutti i giorni, sono molto sentiti ed i cittadini scelgono. Sugli argomenti dell'altro referendum occorreva più informazione, soprattutto da parte della televisione, ma questo non si è fatto perché c'era l'intenzione di far fallire il referendum.
  Comunque, sembra che recenti scoperte sulle cellule staminali possano far superare queste differenze, ma ci vorranno ancora una decina di anni e in questo lasso di tempo molti si ammaleranno e moriranno.
   
  Per una ufficiale riabilitazione di Galilei abbiamo dovuto attndere Giovanni Paolo II: non sono un po' troppi quattro secoli?
   
  Ciao.


Enrico Malacarne
       
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