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<BODY bgColor=#ffffff><FONT face=Arial size=2>
<DIV><STRONG>Caro Fasce,</STRONG></DIV>
<DIV><STRONG>intercalo qualche osservazione nel tuo discorso, che utilizzo in
parte. Poi smetterò su quest'argomento: è inutile continuare a fare come i polli
di Renzo, anche perché mi pare che su molte cose si possa essere d'accordo.
Spesso quello che ci "frega" è soprattutto la diffidenza (ma, vi assicuro,
da parte mia è insignificante).</STRONG></DIV>
<DIV><STRONG>Cordiali saluti a tutti.</STRONG></DIV>
<DIV><STRONG>D. Lenzi</STRONG></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>----- Original Message -----
<DIV>From: "Paolo Fasce " <<A
href="mailto:paolo@fasce.it">paolo@fasce.it</A>></DIV>
<DIV>To: "Lista di discussione sul software matematico" <<A
href="mailto:cabrinews@liste.keynes.scuole.bo.it">cabrinews@liste.keynes.scuole.bo.it</A>></DIV>
<DIV>Sent: Thursday, May 07, 2009 7:58 PM</DIV>
<DIV>Subject: Re: [Cabrinews] R: Re: Per fare due chiacchiere sulle
sfideeducative</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV>On 7 May 2009 at 10:09, Domenico Lenzi wrote:<BR><BR>Il vezzo di pensare
che "ai propri tempi" come all'eta' dell'oro, dove <BR>c'erano buone cose mentre
i tempi attuali sono quelli della <BR>degenerazione, mi pare diffuso e
attraversa i millenni. <BR></DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#ff0000>Intanto molti corsi della laurea triennale in
matematica stanno eliminando l'indirizzo didattico. Credo che anche Socrate si
stia rivoltando nella sua tomba. </FONT></STRONG></DIV>
<DIV><BR>E invece questi sono i tempi delle opportunita'. Le tecnologie sono
<BR>un'opportunita' eccezionale, ancora maggioritariamente non colte, e
<BR>faranno ineluttabilmente ingresso con la prossima generazione di
<BR>insegnanti.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#ff0000>Vedi, potrei dire anch'io che queste sono cose
ovvie/ingenue. E lo sono! Il guaio è che spesso si trascurano - soprattutto
all'università - le cose ovvie/ingenue per fare quelle difficili; che
difficili non sarebbero se si fossero capite quelle
ovvie/ingenue. </FONT></STRONG><BR><BR>Lo vedremo col tempo, quando
le associazioni disciplinari (guardo nella <BR>palla di cristallo) si
organizzeranno come gruppi operativi e <BR>cooperativi che soddisfano le
esigenze di tutti, condividendo le <BR>soluzioni di ciascuno. <BR><STRONG><FONT
color=#ff0000></FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#ff0000>Magari! Per ora ognuna pensa al suo orticello.
</FONT></STRONG></DIV><STRONG><FONT color=#ff0000></FONT></STRONG>
<DIV><BR>> Ecco cosa dice Israel: "... il necessario
coinvolgimento<BR>> dell'allievo (più in generale, dell'ascoltatore) nel
discorso<BR>> deve essere preceduto da una presentazione organica e
pienamente<BR>> dispiegata. <BR><BR>A me quest'impostazione appare povera e
ingenua. Che gliene frega ad un <BR>futuro meccanico dei prodotti notevoli?
</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#ff0000>Se capisce gliene frega, perché vorrà dire che
ha ragionato (cosa che, nel caso specifico, può iniziare a fare spezzettando un
quadrato). E ragionare aiuta anche un meccanico.</FONT></STRONG></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Io che ho un passato di <BR>giocatore di ruolo e che amo molto lo stile
animativo nelle lezioni e <BR>che penso di poter essere giudicato come un buon
retore , se mi fermassi <BR>all'imbonimento (cosa che e' necessaria per
affascinare, beninteso) non <BR>andrei certo lontano. Mi pare molto piu'
fruttuoso, invece che anticipare una presentazione <BR>organica, fare precedere
i perche' e i come che nascono da un problema <BR>concreto.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT color=#ff0000><STRONG>Ma è questo che propugna Israel (mi pare). Vedi
che gli dai ragione?<BR></STRONG></FONT></DIV>
<DIV>Cosa succede se prendo due scatole di Lego?<BR><BR>"In una ci sono 16
mattoncini e 8 cubetti e nell'altra ci sono 12 <BR>mattoncini e 8
cubetti."<BR><BR>Ma sono davvero "cubetti" che forma hanno? Cosa vuol dire<BR>16
mattoncini + 12 mattoncini = 28 mattoncini?<BR><BR>Cos'e' un mattoncino? Un
parallelepipedo? Come si misura un <BR>parallelepipedo?<BR><BR>Ah, ecco, le
dimensioni del mattoncino e quelle del "cubetto" (che non <BR>e' un cubetto, ma
un parallelepipedo a base quadrata) sono:<BR>a*b*c<BR>e<BR>a*b*(2c)</DIV>
<DIV><FONT size=1><FONT size=2></FONT> </DIV></FONT>
<DIV><STRONG><FONT color=#ff0000>Perché non evidenzi la base
quadrata?</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#ff0000></FONT></STRONG><FONT size=1><BR></FONT>Come
posso comporli? Come descrivo matematicamente queste cose?<BR>
<DIV>Ecco... e' solo un esempio di Matematica che parte dalla realta', ma io
<BR>ci posso fare tutto il calcolo letterale (raccoglimento a fattore <BR>totale
compreso; gli altri li posso anche fare in via piu' formale).<BR></DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#ff0000>Presumo che Israel possa essere d'accordo. Io
lo sono. </FONT></STRONG><BR><BR>> Tuttavia lo stato di degrado di
questa è sotto gli occhi<BR>> di tutti; e ciò è un sintomo preoccupante del
fatto che si<BR>> faccia scuola alla "brutta e peggio". <BR><BR>Quali i
fattori che incidono piu' pesantemente? Perché paesi piu' <BR>poveri del nostro
hanno "scolari migliori"?<BR>
<DIV><FONT size=1><FONT size=2></FONT> </DIV></FONT>
<DIV><STRONG><FONT color=#ff0000>Perché non è questione di soldi. Si può
iniziare a fare della buona matematica anche con le palline e i cestini (con
contorno, al momento opportuno, di un po di aritmogeometria, tanto per capire le
proprietà della moltiplicazione!). E si arriverebbe facilmente a capire
tutta l'aritmetica (compresa quella modulare, che ora viene fatta in
modo obbrobrioso). </FONT></STRONG><BR></DIV>
<DIV>Io penso che se Popper fosse vivo, riscriverebbe "Televisione, cattiva
<BR>maestra", ma con molte piu' parolacce (il troppo stroppia).<BR><BR><BR>>
P.S. Checché se ne dica, a me il powerpoint piace,<BR>> ma usato con
giudizio.<BR><BR>Anche l'acqua, se bevuta a tonnellate, uccide.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#ff0000>Penso che le cose che ci uniscono siano molte
di più di quelle che ci dividono. Perché non partiamo da quelle? Le altre sono
trascurabili!</FONT></STRONG><BR><BR></DIV></DIV></DIV></FONT></BODY></HTML>