<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=iso-8859-1">
<META content="MSHTML 6.00.6000.16825" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2>"<STRONG><FONT color=#ff00ff>Al contrario, chi
sostituisce la tecnica retorica con quella formalizzata nel programma
informatico riduce se stesso a un imbarazzante burattino
...</FONT></STRONG> <STRONG><FONT color=#0000ff> </FONT><FONT
color=#ff00ff>"</FONT></STRONG></FONT></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2>Ma quanti insegnanti pensano davvero di
poter sostituire "la tecnica retorica con quella formalizzata nel programma
informatico"? Quanti davvero lo fanno? Intanto bisognerebbe cercare fra coloro
che fanno uso sistematico di tecnologie informatiche. Hanno idea i professori
Israel e Lenzi di quale esigua percentuale di docenti fa uso sistematico di
"nuove" tecnologie? E poi, anche chi condivida una generica idea di degrado
dell'azione di insegnamento - apprendimento pensa che vi siano davvero molti
docenti così ingenui?</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><STRONG><FONT color=#ff00ff>" </FONT></STRONG><FONT
face=Arial><FONT size=2><FONT color=#ff00ff><STRONG>... una lezione (come
qualsiasi comunicazione orale) è innanzitutto una relazione tra persone che trae
il suo fascino e trova la sua pienezza in un rapporto che deve avere una
fisicità, una collocazione spazio-temporale definita. Non rendersi conto di
questo e pensare di poter eliminare la relazione interpersonale diretta non può
che aprire la strada a forme gravi di degrado intellettuale e
culturale".</STRONG></FONT> </FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2>Ma quanti pensate che siano i docenti
italiani che pensano di "poter eliminare la relazione interpersonale diretta"? E
anche se il numero fosse consistente, cosa di cui per esperienza e conoscenza
diretta e ampia dubito, sarebbe sempre di molto inferiore a quelli che fanno uso
sistematico di "nuove" tecnologie. Quindi, di che cosa si sta parlando?
</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2>Lo ripeto: le considerazioni di Israel,
dove sono condivisibili, sono banali; in genere rivelano poca conoscenza
del mondo scolastico e poca o nulla conoscenza del dibattito internazionale
sull'uso delle "nuove" tecnologie. Ciò è preoccupante, vista l'influenza che il
prof. Israel ha sui media e, soprattutto, sulle scelte di politica scolastica. È
vero quel che Daniele afferma e cioè che quel punto di vista è diffuso e
radicato nella società: ma a me non fa per nulla piacere constatare che
è condiviso anche da chi è coinvolto direttamente nelle scelte di politica
scolastica.</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2>Giusto prof. Lenzi, "mala tempora
currunt". Vede che su una cosa, almeno, andiamo d'accordo? In
realtà sembriamo anche essere d'accordo sul fatto che stiamo trascurando
l'importanza dell'ascoltare e del leggere.</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2>Cordiali saluti</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2>Domingo Paola</FONT></STRONG> </DIV>
<DIV><STRONG><FONT face=Arial size=2></FONT></STRONG> </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=domenico.lenzi@unisalento.it
href="mailto:domenico.lenzi@unisalento.it">Domenico Lenzi</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A
title=cabrinews@liste.keynes.scuole.bo.it
href="mailto:cabrinews@liste.keynes.scuole.bo.it">Lista di discussione sul
software matematico</A> ; <A title=paolo@fasce.it
href="mailto:paolo@fasce.it">paolo@fasce.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Wednesday, May 06, 2009 6:16
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [Cabrinews] sull'articolo di
Israel</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>
<DIV><FONT color=#0000ff size=2><STRONG>Cari colleghi,</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT color=#0000ff size=2><STRONG>nonostante il tentativo di Israel di
fare della buona retorica, egli è stato completamente frainteso. E ciò
potrebbe apparire come una dimostrazione del fatto che egli sbaglia.
</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT color=#0000ff size=2><STRONG>Tuttavia, egli sbaglia ed ha ragione
nello stesso tempo. In realtà, "la teoria dell'insegnamento" è di per sé
contraddittoria (forse), perciò tutti hanno ragione e tutti sbagliano
allo stesso tempo. </STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT color=#0000ff size=2><STRONG>Lo sbaglio di Israel è stato quello di
pensare che persone abituate a ragionare potessero capire quello che lui
intendeva dire. E questo in parte è anche il mio sbaglio. Riuscirò a farmi
comprendere senza l'uso di strumenti tecnologici? Qui io sto adoperando un
colore suadente. Ma sono sicuro che qualcuno/a mi accuserà di usare un colore
aggressivo e <EM>maschiettista</EM>. Purtroppo così vanno le cose di questo
mondo. Però, in seguito - per farmi perdonare - userò un colore che
sia meno aggressivo.</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#0000ff size=2><FONT
size=1></FONT></STRONG> </DIV></FONT>
<DIV><STRONG><FONT color=#0000ff size=2>Ora, vogliamo riflettere
su alcune delle cose dette da Israel?</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT size=2><FONT color=#ff00ff><FONT color=#0000ff>Egli
scrive:</FONT> "Per secoli la retorica, come arte dell’esposizione del
pensiero, è stata una branca fondamentale della conoscenza.</FONT><FONT
color=#ff00ff>" </FONT></FONT></STRONG></DIV>
<DIV><FONT size=2><STRONG><FONT color=#0000ff>E continua: <FONT
color=#ff00ff>" ... </FONT></FONT><FONT color=#ff00ff>nell’accezione comune il
termine ha un connotato negativo, quasi spregevole, sinonimo della capacità di
vendere fumo per arrosto. La retorica altererebbe la trasmissione onesta e
oggettiva dei concetti e andrebbe proscritta nell’istruzione per evitare che
l’allievo sia ridotto a subire passivamente le prodezze verbali
dell’insegnante. Di qui il discredito della lezione “ex-cathedra” simbolo di
un’istruzione retorica e trasmissiva, che uccide la partecipazione attiva del
discente ...</FONT></STRONG> </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial><FONT color=#ff00ff size=2><STRONG>Si tratta di
affermazioni “retoriche” nel senso cattivo del termine. L’insegnamento
partecipato e che vede l’intervento attivo dell’allievo è vecchio di più di
duemila anni quantomeno fin dalla scuola peripatetica e non esclude affatto
l’utilità delle lezioni “ex-cathedra”. Piuttosto, nell’ansia di compiacere i
giovani e accattivarseli secondo quello stile dei vecchi privi di dignità bene
descritto nella Repubblica di Platone abbiamo trascurato l’importanza di
ascoltare <FONT color=#0000ff>(e - mi permetto di aggiungere - di
leggere) </FONT>... </STRONG></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial color=#ff00ff size=2><STRONG>Perciò, il necessario
coinvolgimento dell’allievo (più in generale, dell’ascoltatore) nel discorso
deve essere preceduto da una presentazione organica e pienamente dispiegata. E
ciò significa anche presentare bene, con un’arte del discorso. Non si tratta
di un aspetto formale, bensì profondamente sostanziale.</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial color=#ff00ff size=2><STRONG>Chi presenta bene ha
pensato a fondo a come rendere chiari e trasparenti i concetti che vuol
comunicare e il dispendio di tempo ed energie che ha posto in quest’opera
esprime il rispetto che porta per chi ascolta. Egli ... impegna tutto se
stesso in una presentazione convincente, chiara e anche appassionata. Con
questa passione trasmette l’importanza che egli attribuisce a quel che dice e
sottolinea gli aspetti che lo studio e la riflessione gli hanno fatto ritenere
fondamentali. Pertanto l’arte retorica è una componente fondamentale del
discorso e dell’insegnamento. Lo sa bene chi abbia avuto un vero maestro, uno
di quelli che sanno appassionarti a una materia e sanno stabilire un dialogo
autentico <U>non l’abbaiare fintamente democratico di cui parla
Plutarco</U>..."</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial color=#ff00ff><STRONG><FONT size=2><FONT color=#0000ff>E
continua: </FONT><FONT color=#ff00ff>" </FONT>L’introduzione di nuovi e
potenti mezzi tecnologici dall’ormai arcaica lavagna luminosa alle
presentazioni multimediali “powerpoint” mediante il calcolatore, fino alle
lezioni registrate scaricabili in rete richiedono un ripensamento delle
modalità dell’insegnamento e della comunicazione intellettuale. Da un lato,
sarebbe puerile e vano pensare di farne a meno: si rischierebbe di fare come
quel mio lontano parente che, proprietario di una ditta di trasporti a
cavallo, all’apparire dei camion disse “non dura”, e naturalmente fallì.
D’altro lato, non bisogna dimenticare che ogni strumento tecnologico non deve
diventare il fine bensì essere piegato a un fine, che è quello di comunicare
pensieri e concetti. Pertanto l’arte retorica non scompare con i nuovi
strumenti ma deve assoggettarli ...<BR></FONT></STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2><STRONG><FONT face=Arial color=#0000ff>E, avviandosi a
conclusione, afferma: <FONT color=#ff00ff>" </FONT></FONT><FONT
face=Arial></FONT><FONT color=#ff00ff>... </FONT></STRONG><FONT
face=Arial><FONT color=#ff00ff><STRONG>un uso molto parco e accuratamente
pensato dei mezzi tecnologici può essere efficacissimo ... Al contrario, chi
sostituisce la tecnica retorica con quella formalizzata nel programma
informatico riduce se stesso a un imbarazzante burattino
...</STRONG></FONT> <STRONG><FONT color=#0000ff> </FONT><FONT
color=#ff00ff>"</FONT></STRONG></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial color=#0000ff><STRONG><FONT size=2>E termina
così: <FONT color=#ff00ff>" </FONT></FONT></STRONG></FONT><FONT
face=Arial><FONT size=2><FONT color=#ff00ff><STRONG>... una lezione (come
qualsiasi comunicazione orale) è innanzitutto una relazione tra persone che
trae il suo fascino e trova la sua pienezza in un rapporto che deve avere una
fisicità, una collocazione spazio-temporale definita. Non rendersi conto di
questo e pensare di poter eliminare la relazione interpersonale diretta non
può che aprire la strada a forme gravi di degrado intellettuale e
culturale".</STRONG></FONT> </FONT></FONT></DIV><FONT face=Arial><FONT
size=2><STRONG><FONT color=#ff00ff></FONT></STRONG></FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial><FONT face=Arial><FONT size=2><STRONG><FONT
color=#0000ff></FONT></STRONG></FONT></FONT></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial><FONT face=Arial><FONT size=2><STRONG><FONT
color=#0000ff>Vogliamo dargli torto? Se anche una minima parte - dopo aver
riflettuto, e non per partito preso - è ancora di questo avviso, allora
davvero "mala tempora currunt".</FONT></STRONG></FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial><FONT face=Arial><FONT size=2><STRONG><FONT
color=#0000ff></FONT></STRONG></FONT></FONT></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial><FONT face=Arial><FONT size=2><STRONG><FONT
color=#0000ff>Cordiali saluti.</FONT></STRONG></FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial><FONT face=Arial><FONT size=2><STRONG><FONT
color=#0000ff>Domenico Lenzi</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><BR></DIV></FONT></FONT></FONT>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Cabrinews mailing
list<BR>Cabrinews@liste.keynes.scuole.bo.it<BR>http://keynes.scuole.bo.it/mailman/listinfo/cabrinews<BR></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>