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Mi piace molto la bozza di ANIMA anche se ho paura che non sara' la costituzione
di un'associazione
<br>(o due o tre) a cambiare la testa degli insegnanti di matematica. Il
problema e' che le cose in cui
<br>crediamo e discutiamo sulla lista non attraversano le teste di coloro
che insegnano senza entusiasmo,
<br>giovani o vecchi che siano: sta entrando nella scuola una generazione
di 40 enni che ha alle spalle piu' di 10 anni di precariato e poca
voglia di mettersi in gioco. Una prova ad esempio e' la scarsa affluenza
a m@tabel;
<br>in zona Pisa a questa tornata ci sono solo quattro domande, vi sembra
possibile?
<br>comunque proviamoci
<br>Donata Foa'
<br>Liceo Scientifico Buonarroti Pisa
<p>walter maraschini wrote:
<blockquote TYPE=CITE><style></style>
<font face="Arial"><font size=-1>Sperando
che l'allegato zippato funzioni, invio un documento-piattaforma per la
costituenda associazione (ANIMA, ANIMAT, AIM, ...) e la nuova lista - Fondanimat
- (ma Cabrinews resta nel cuore della storia, ...: questa nuova lista non
è in contrapposizione).</font></font> <font face="Arial"><font size=-1>Alcune
puntualizzazioni:</font></font><font face="Arial"><font size=-1>- la sola
idea di fondare una nuova associazione con protagonisti gli insegnanti
ha creato qualche dovuta e divertente fibrillazione;</font></font><font face="Arial"><font size=-1>-
se l'obiettivo generale è quello di un <i>modo più interessante,
coinvolgente, efficace </i>di insegnare matematica, come parte della
formazione di un cittadino, vanno coinvolti tutti i livelli, i gradi, gli
ordini, le forme dell'insegnamento: dalla scuola primaria in giù
o di lato, fino ai dottorati e alle SSIS, fino a chi fa solo ricerca matematica;</font></font><font face="Arial"><font size=-1>-
se non si esce da quest'ordine gerarchico, non se ne esce, non per amore
di corporazione, ma solo perché è il corpo dei problemi che
è diverso, la loro natura e struttura.</font></font><font face="Arial"><font size=-1>E'
per questi motivi che UMI, Mathesis o altro non sono più sufficienti,
per quanto forse necessari: credo che a tutti noi interessi anche una maestra
<i>che insegna matematica</i>, ma non si sente matematica, un insegnante
delle medie <i>che non si sente matematico</i> ma che l'insegna, ..., un
mondo intero, troppo trascurato e a volte schifato, ma che comunque produce
cultura, quella effettiva.</font></font> <font face="Arial"><font size=-1>Non
matematici, dunque, ma che <i>insegnano matematica </i>(e talvolta matematici
essendolo, ...)</font></font> <font face="Arial"><font size=-1>Walter
Maraschini</font></font>
<pre>
<hr WIDTH="90%" SIZE=4>_______________________________________________
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</blockquote>
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