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Sono d'accordo con il collega Andrea Centomo sulla risolubilità da
parte di uno studente medio dei quesiti 2, 3, 4, 5, 6; il fatto sta
nella valutazione complessiva del compito. Nell'ultima maturità
sostenuta dai miei studenti (2004: anno del mio pensionamento) corso
sperimentale autonomia si è presentata una situazione simile. I quesiti
erano abbordabilissimi e per questo motivo in dipartimento di materia,
prima di accincerci alla formulazione di una griglia di valutazione,
abbiamo stabilito di dare la sufficienza ad un compito in cui
comparivano i 5 quesiti richiesti dalla prova , risolti in modo
completamente corretto.<br>
Se ricordate il primo problema del 2004 (autonomia scientifico e
scientifico tecnologico) riguardava una curva parametrica che
generalizzava la gaussiana, ma era posto in modo che la prima
richiesta potesse essere risolta dallo studente medio. <br>
Quello che <b>non</b> mi è piaciuto nel primo problema di quest'anno
è stato il fatto che non si aveva un controllo sull'equazione del luogo
richiesto; prima di farlo studiare si poteva benissimo dire:"
verificato che il luogo richiesto è ......" (come avvenuto in tanti
altri temi d'esame) di modo che lo studente medio, se pur incapace di
affrontare il punto 1, avrebbe proceduto nello <b>studio di funzione</b>
che ritengo <b>una delle capacità minime</b> in uscita dal liceo
scientifico.<br>
Non credo nell'utilità di un syllabus per poter superare le polemiche
che ogni anno ci sono intorno al compito di maturità; credo invece
necessaria una revisione dei programmi anche per le classi sperimentali
con specifica indicazione dei minimi disciplinari, punti su cui
dovrebbe vertere ovviamente solo una minima parte del tema d'esame per
dare la soddisfazione agli studenti diligenti che hanno ottenuto con lo
studio diligente la sufficienza <b>VERA</b> nel corso del quinquennio
di svolgere una prova dignitosa.<br>
Grazie per l'attenzione, Anna Cristina Mocchetti<br>
<br>
<br>
Andrea Centomo ha scritto:
<blockquote
cite="mid60952.82.51.30.4.1184135533.squirrel@mail.pubblica.istruzione.it"
type="cite">
<pre wrap="">Finalmente ieri sono riuscito a guardarmi bene almeno la prova dello
scientifico tradizionale e non trovo giustificato tutto il clamore che è
sorto attorno a questo tema costruito (mi sembra) in osservanza al
programma ministeriale del tradizionale, che come sappiamo è piuttosto
datato.
Uno studente medio credo avrebbe potuto risolvere cinque quesiti:
il 5 sul teorema di Lagrange è standard, il 6 forse si poteva svolgere
anche in una buona terza media, il 2 è un'applicazione immediata del
teorema del coseno, il 4 è un problema di massimo semplice, il 3 sugli
zeri di una cubica è un altro classico.
In merito ai problemi:
Problema 1 poteva creare qualche difficoltà anche se aveva un punto 3
piuttosto semplice;
Problema 2. Fattibili erano sicuramente i punti 1, 2 e 3. Il tema
richiedeva poi la conoscenza del problema della quadratura del cerchio.
Per un 15/15 non mi sembra una richiesta folle.
Sul Syllabus: perché aggiungere carta su carta?
Francamente mi sembrerebbe più sensato prima aggiornare e migliorare il
programma, almeno del liceo scientifico tradizionale.
Quanto al resto io non mi sento di firmare la mozione.
Cordiali saluti e buone vacanze
Andrea Centomo
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</pre>
</blockquote>
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