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<DIV><FONT face=Arial size=2>Molte volte noi docenti di Matematica ci siamo
sentiti soli, non compresi. Molte volte abbiamo accusato il Ministero di
immobilismo e di non investire sulle discipline scientifiche. Molte volte e con
mille ragioni ci siamo lamentati di corsi d'aggiornamento tenuti da Professori
che da anni vivono al di fuori delle mura di una classe.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Oggi, però, difronte ad un progetto come <A
href="mailto:M@t.abel">M@t.abel</A> che vede coinvolto il Ministero dal
punto di vista finanziario, l'Indire e, soprattutto l'UMI, la risposta per molti
docenti è ancora il lamento.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Si è vero, a volte, la comunicazione non è
efficace, non sempre la scelta dei tutor è azzeccata, ma i volumi " Matematica
2001, 2003, 2004" sono una vera e propria miniera di proposte didattiche
interessanti e di valore.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Ed allora trovo incomprensibile come alcuni
colleghi si lamentino del disinteresse dei propri studenti nei confronti della
matematica e non recepiscano l'idea di fare matematica in modo nuovo.La
Matematica che parte dal reale è molto motivante ed attività come " Quel che
vedo è sempre vero", oppure " Di media non ce n'è una sola" sono realizzabili in
qualsiasi classe del biennio delle superiori.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>E' triste, quindi per me, verificare quanto
limitata sia l'adesione da parte dei docenti della mia regione a questo
progetto e quanto ancora si faccia il gioco dello scarica barile su ciò che non
ha fatto chi ci ha preceduti nell'insegnamento.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Gregorio Torretta</FONT></DIV></BODY></HTML>