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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT size=2>Durante gli anni sessanta nella scuola dell'obbligo si fece
tanta matematica buona e tanta matematica scadente. Il guaio fu che non
si riuscì a salvare quella buona eliminando quella cattiva. Insomma,
si gettò via il bimbo insieme all'acqua sporca.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>Tralasciando la matematica cattiva</FONT> <FONT size=2>-
eventualmente, se ne potrà parlare un'altra volta - mi limito a citare
un esempio di matematica buona e un episodio rivelatore di altra matematica
buona.</FONT></DIV>
<DIV><FONT color=#0000ff size=2>L'esempio. <FONT color=#000000>In quegli anni
<U>già in prima elementare</U> si parlava di aritmetica dell'orologio (provate,
partendo dalle ore 5, a spostare la lancetta di 9 ore: essa andrà
sul 2 ... . Dopo qualche tempo si invitavano i bambini a immaginare un
orologio con 10 ore; oppure con 5 ore ...). Erano cose che prefiguravano il
concetto di gruppo e di aritmetica modulare. I bambini capivano, i genitori no:
il fatto che in un ipotetico orologio avente un quadrante suddiviso in tre parti
(maxi-ore) 2+2 facesse 1 e non più il fatidico 4 li faceva
"sbarellare".</FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2><FONT color=#0000ff>L'episodio. <FONT color=#000000>Ero andato
a visitare una prima elementare la cui maestra, una mia cara conoscente,
veniva dall'aver insegnato - l'anno trascorso - in una
quinta. Ella mi raccontò un episodio che - in prima media - era
capitato a un suo vecchio scolaro la settimana precedente. Il
professore di matematica</FONT></FONT> stava cercando di spiegare la
rappresentazione posizionale dei numeri e il bambino, vedendo gli sguardi
attoniti e sconcertati dei suoi compagni, chiese di raccontarle lui le
cose, così come durante le scuole elementari gliele aveva spiegate la sua
maestra. Avendo ricevuto il permesso, egli parlò di rappresentazione dei numeri
nelle varie basi. E i compagni capirono. </FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>Credo che ci sia da riflettere!</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>Cordiali saluti.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>Domenico Lenzi</FONT></DIV>
<DIV>----- Original Message ----- </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=gregorio.torretta@tin.it
href="mailto:gregorio.torretta@tin.it">gregorio</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A
title=cabrinews@liste.keynes.scuole.bo.it
href="mailto:cabrinews@liste.keynes.scuole.bo.it">cabrinews@liste.keynes.scuole.bo.it</A>
</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Thursday, January 18, 2007 12:57
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [Cabrinews] Riflessioni</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Credo che rimpiangere i tempi che furono e non
dare luogo ad una disamina seria sul perchè si disertino, oggi, le facoltà
scientifiche, non giovi alla Matematica.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Non sono mai banali i quesiti che portano alla
discussione in classe, mai se lo studente diviene protagonista del proprio
sapere.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Ho partecipato ad un incontro su " Godel " tenuto
da un docente universitario e ne sono uscito a dire poco contrariato. Mille
dimostrazioni rapide su lucidi senza mai tenere conto del grado di
preparazione dei partecipanti. Si perchè all'incontro erano presenti studenti
di V liceo, che non hanno letteralmente capito dell'importanza di Godel nella
storia della Matematica. Il docente ha dimostrato la sua
profonda preparazione, non didattica; lo studente ha pensato che
forse la scelta di una facoltà come matematica, non era alla sua
portata.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Ed allora inviterei i docenti universitari a
documentarsi sui programmi della scuola media, di abbracciare gli intenti
dell' "UMI" espressi attraverso la pubblicazione di volumi dal titolo
significativo la " Matematica del cittadino" perchè io che ho insegnato nella
scuola media da laureato in matematica, non mi sarei mai sognato di affrontare
un quesito, anche se interessante, come quello esprresso dall'amico Franco
Casarsa.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Scusatemi se mi sono dilungato,</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Gregorio Torretta</FONT></DIV>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Cabrinews mailing
list<BR>Cabrinews@liste.keynes.scuole.bo.it<BR>http://keynes.scuole.bo.it/mailman/listinfo/cabrinews<BR></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>