[Cabrinews] Perché un aumento del 70% di matricole a Matematica

[mauro.cerasoli a alice.it]

Cari amici e colleghi

 

ha fatto molto scalpore nella nostra comunità la notizia che le matricole ai Corsi di Laurea in Matematica siano cresciute del 70%. Ne abbiamo parlato anche al Meeting ADT-Mathesis che si è tenuto a Ovindoli dal 28 al 30 agosto dove ho ipotizzato una delle cause che hanno portato a questa bella (ma vera?) notizia. Tutto sarebbe rimasto lì, morto e sepolto, come si dice, se oggi 1 settembre non avessi letto sul Corriere della Sera un breve articolo di Alessandro Figà Talamanca (che non ho trovato sul corriere.it) dal titolo "Matematica: le immatricolazioni", nella rubrica "Interventi&Repliche" a pag. 35. Alessandro scrive: "Una delle possibili spiegazioni è che il programma più importante del progetto <<Lauree Scientifiche>> era stato anticipato dall'Istituto Nazionale di Alta Matematica a partire dal 2001. Parlo del bando di una cinquantina di borse di studio, assegnato alle matricole, sulla base di una prova nazionale ecc. ...". 

A prima vista questo, per uno statistico, non giustificherebbe il 70%, e neppure il 10. Aggiunge poi il mio caro collega: "I vincitori, inoltre, hanno avuto un buon argomento di studiare secondo la loro vocazione e non secondo i <<valori>> della società moderna che tengono in poco conto la scienza e la cultura privilegiando le attività più remunerative".

            Le attività remunerative, ovvero quelle in cui si fanno soldi, per essere chiari, sono state privilegiate fin dalla notte dei tempi e non solo nella "società moderna". Se ricordo bene fu lo stesso Talete a compiere una spudorata operazione commerciale con i frantoi dell'Asia Minore in un anno di particolare abbondante produzione di olive, naturalmente a scopo di lucro. Non credo poi che Archimede stesse a Siracusa nella reggia del tiranno Gerone solo per calcolare il volume della sfera. Fino a Eulero che stava a San Pietroburgo non solo per studiare la funzione gamma ma anche per organizzare il gioco del Lotto alla zarina Caterina. Il codice RSA, basato sui numeri primi, è stato quotato in borsa non mi ricordo più quanti dollari. E questa è scienza e cultura.

Torniamo però alle possibili cause della crescita del 70%. Secondo me la causa della crescita al 70% è la stessa del calo delle immatricolazioni a Matematica che mise in allarme i relativi Dipartimenti a iniziare dal 1991. E qui sta il paradosso. Si chiama: Corso di Laurea in Informatica (o in Scienze dell'Informazione). Più semplicemente: Matematica + Computer. Purtroppo Alessandro nel citare la crescita delle immatricolazione ai corsi scientifici, non nomina Informatica ma solo Fisica e Chimica! Informatica non fu nominata neppure dagli illustri matematici che furono intervistati da Lettera Matematica Pristem sulle cause del calo degli iscritti a Matematica (vedi il  n.  24 del 1997 dove apparve il primo articolo della serie Sempre meno).

Le iscrizioni a Matematica negli anni '90 calavano perché, tra l'altro, crescevano quelle a Informatica. I giovani, soprattutto maschi, preferivano iscriversi a Informatica (come a Ingegneria) più remunerative, piuttosto che a Matematica. Come esempio ulteriore, dalle statistiche risulta che quasi nessuno dei vincitori delle olimpiadi di matematica mondiali si sia iscritto a Matematica. Perché?

Quando gli iscritti a Informatica iniziarono a essere troppi, in molte università si applicò il criterio del numero chiuso. Ricordo che fui tra quelli a L'Aquila (si scrive così e non come fanno certi giornalisti: all'Aquila), alla fine degli anni '90,  a preparare i test di ingresso e selezione. Ora, dall'inizio degli anni 2000 si assiste, guarda caso, a una crescita degli iscritti a Matematica. Il motivo, secondo me, è il seguente: gli studenti che non hanno superato il test a d'ingersso a Informatica si iscrivono a Matematica, dove non c'è il numero chiuso e con l'INDAM hanno pure le borse di studio, e poi, al secondo anno, si trasferiscono a Informatica dove non c'è più il numero chiuso. Prima non si iscrivevano a Matematica perché preferivano Informatica e ora ci si iscrivono solo per aggirare l'ostacolo del numero chiuso.

            C'è un solo modo per testare questa mia ipotesi: vedere se anche al secondo anno di Matematica c'è un aumento del 70%, più o meno. Intanto chiedo se l'aumento del 70% c'è stato anche nelle sedi universitarie dove non c'è il Corso di Laurea in Informatica (poche secondo me). Invito poi tutti coloro che leggeranno questa mia mail e che risiedono in una città in cui c'è un corso di Laura in Matematica e in Informatica, a chiedere nelle locali segreterie universitarie, il numero di iscritti a Matematica e a Informatica nei primi due anni. Solo così sarà possibile vedere se questa crescita, come tutti noi matematici ci auguriamo, è vera oppure è un fuoco di paglia.

            Purtroppo non posso farlo nella mia città, L'Aquila, perché abbiamo seri problemi non solo per Matematica.

A proposito di informatici, desidero informarvi che a 26 anni il figlio di un caro amico, esperto in computer, ha avuto un contratto di lavoro con SKY di 300 euro al giorno: avete letto bene, 300 euro al giorno. E non è laureato in Informatica né in Matematica, come D'Annunzio non era laureato in lettere.

            In verità, non dovremmo chiederci come sono cresciuti gli iscritti a Matematica ma come sono cresciuti i laureati in Matematica. Più che la semina, interessa il raccolto, fin dai tempi dei Faraoni. Bisogna vedere se anche i laureati in Matematica cresceranno del 70%. 

In attesa di riscontri vi saluto e vi auguro buon inizio di anno scolastico e accademico.

 

 

Mauro Cerasoli
 
SS 5 bis n° 7, L'Aquila  67100
Tel. 3404178468
www.webalice.it/mauro.cerasoli

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