[Cabrinews] PISA e i finlandesi

maria.cantoni maria.cantoni a alice.it
Gio 19 Feb 2009 18:35:37 CET


Ci sono certamente "sacche" di quel tipo in Italia e anche vaste, ma "molto" non è così e non emerge! Perché?
Questo mi sconforta molto di più!!

Maria Cantoni


----- Original Message ----- 
  From: Aurelia Orlandoni 
  To: cabrinews a liste.keynes.scuole.bo.it ; bolondi a science.unitn.it 
  Sent: Thursday, February 19, 2009 5:33 PM
  Subject: [Cabrinews] PISA e i finlandesi


  Carissimi,
  sul forum riservato ai formatori PON-OCSE (sito ex-INDIRE) Carmelo Di Stefano, che molti di voi conoscono per il suo impegno nell'insegnamento di matematica con le tecnologie, ha inserito un messaggio che offre molti spunti di riflessione. In accordo con Carmelo ve lo riporto integralmente anche se non riguarda direttamente l'uso delle tecnologie ma forse anche quelle possono (debbono?) avere un ruolo in un insegnamento innovativo delle matematica.
  Buona lettura e ... buona riflessione.
  Aurelia

  Dato che ho l'occasione di essere in contatto con una ragazza finlandese che ha seguito un intero anno scolastico in Italia, con Intercultura, le ho chiesto sui risultati formidabili dei suoi connazionali nelle prove OCSE-PISA. Vi giro la sua risposta senza commento e senza correzione dei pocchissimi errori.
  Non so se i finlandesi sono i migliori del OCSE - Pisa, ma diciamo che non sarebbe una sorpresa... Specialmente dopo il mio anno in Italia, ho iniziato a apprezzare la nostra sistema di scuola molto di più... Io penso che il problema in Italia è che le persone devono studiare a casa e poi vengono a scuola a fare l'interrogazione in cui devono proprio ricordare tutto a memoria parola a parola e poi se gli chiedi "perché?", non sanno rispondere perché non hanno davvero capito quello che hanno studiato... in Finlandia invece io a volte non studiavo niente a casa e prendevo otto o nove dal compito soltanto perché avevo capito le cose durante le lezioni... e in Finlandia nel liceo i professori non guardano se io ho fatto i compiti a casa, lì loro pensano che siamo assai adulti per decidere le nostre cose e cmnq fa male a noi se non studiamo perché è la nostra vita. E questo fatto ci dava la possibilità di studiare di più quella materia che per noi era difficile e meno quella che era facile. E ci sono anche altre cose che non mi piacevano nella scuola italiana, per esempio l'ingelse... Io non ho mai nella mia vita studiato per esempio shakespeare qui in Finlandia, qui è importante che io so parlare inglese, invece in Italia voi studiate 2-3 anni la grammatica e poi iniziate a studiare shakespeare il quale scriveva inglese che nemmeno Samantha, che parla ingelse come la lingua materna, capiva totalmente... quindi come le persone possono imparare a parlare inglese, se studiano quel modo della lingua che è morto cento anni fa...
  quei sono i miei pensieri (in modo corto) 

  Sanna

  Come vedete ci sono tante occasioni di meditare seriamente e di cominciare a buttare nella spazzatura tutto il vecchiume che ancora gestisce la scuola italiana.

  Saluti innovativi
  Carmelo 

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