[Cabrinews] PISA e i finlandesi
Laura Catastini
catastin a mat.uniroma2.it
Gio 19 Feb 2009 17:25:03 CET
NON HO PAROLE!!!
Il giorno 19/feb/09, alle ore 17:33, Aurelia Orlandoni ha scritto:
> Carissimi,
> sul forum riservato ai formatori PON-OCSE (sito ex-INDIRE) Carmelo
> Di Stefano, che molti di voi conoscono per il suo impegno
> nell'insegnamento di matematica con le tecnologie, ha inserito un
> messaggio che offre molti spunti di riflessione. In accordo con
> Carmelo ve lo riporto integralmente anche se non riguarda
> direttamente l'uso delle tecnologie ma forse anche quelle possono
> (debbono?) avere un ruolo in un insegnamento innovativo delle
> matematica.
> Buona lettura e ... buona riflessione.
> Aurelia
>
> Dato che ho l'occasione di essere in contatto con una ragazza
> finlandese che ha seguito un intero anno scolastico in Italia, con
> Intercultura, le ho chiesto sui risultati formidabili dei suoi
> connazionali nelle prove OCSE-PISA. Vi giro la sua risposta senza
> commento e senza correzione dei pocchissimi errori.
> Non so se i finlandesi sono i migliori del OCSE - Pisa, ma diciamo
> che non sarebbe una sorpresa... Specialmente dopo il mio anno in
> Italia, ho iniziato a apprezzare la nostra sistema di scuola molto
> di più... Io penso che il problema in Italia è che le persone devono
> studiare a casa e poi vengono a scuola a fare l'interrogazione in
> cui devono proprio ricordare tutto a memoria parola a parola e poi
> se gli chiedi "perché?", non sanno rispondere perché non hanno
> davvero capito quello che hanno studiato... in Finlandia invece io a
> volte non studiavo niente a casa e prendevo otto o nove dal compito
> soltanto perché avevo capito le cose durante le lezioni... e in
> Finlandia nel liceo i professori non guardano se io ho fatto i
> compiti a casa, lì loro pensano che siamo assai adulti per decidere
> le nostre cose e cmnq fa male a noi se non studiamo perché è la
> nostra vita. E questo fatto ci dava la possibilità di studiare di
> più quella materia che per noi era difficile e meno quella che era
> facile. E ci sono anche altre cose che non mi piacevano nella scuola
> italiana, per esempio l'ingelse... Io non ho mai nella mia vita
> studiato per esempio shakespeare qui in Finlandia, qui è importante
> che io so parlare inglese, invece in Italia voi studiate 2-3 anni la
> grammatica e poi iniziate a studiare shakespeare il quale scriveva
> inglese che nemmeno Samantha, che parla ingelse come la lingua
> materna, capiva totalmente... quindi come le persone possono
> imparare a parlare inglese, se studiano quel modo della lingua che è
> morto cento anni fa...
> quei sono i miei pensieri (in modo corto)
>
> Sanna
>
> Come vedete ci sono tante occasioni di meditare seriamente e di
> cominciare a buttare nella spazzatura tutto il vecchiume che ancora
> gestisce la scuola italiana.
>
> Saluti innovativi
> Carmelo
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