[Cabrinews] R: Rif: calcolatrici grafiche

domingo.paola a tin.it domingo.paola a tin.it
Mer 23 Apr 2008 14:32:11 CEST


Io penso che la riflessione a cui ci invita Maria Pia sia molto 
importante. 
Non penso ci sia una risposta univoca e semplice alla sua 
domanda: "credo che la matematica serva moltissimo ad insegnare a 
pensare con la propria testa, a valutare la realtà e a dare risposte 
adeguate agli stimoli. Un accessivo o precoce uso della tecnologia non 
rischia di inibire tutto
questo?"
Sono però convinto che esistano 
modalità d'uso delle nuove tecnologie che minimizzino tale rischio e 
consentano di utiizzare le molteplici risorse messe a disposizione da 
tali strumenti.
Posso provare a riassumere in una frase quello che 
voglio dire: le tecnolgie possono essere utilizzate per avviare gli 
studenti al pensiero teorico; per uan matematica che sia sensata nella 
triplice accezione di ragionevole (cioè rispettosa delle condizioni al 
contorno), di legata agli aspetti percettivi (sui quali si fonda la 
nostra conoscenza) e guidata dall'intelletto, ossia dalla teoria 
(grazie all'azione dell'insegnante).
Domingo Paola
 

----Messaggio 
originale----
Da: pia_cioppi a libero.it
Data: 23-apr-2008 9.29 AM
A: 
"Lista di discussione sul software matematico"<cabrinews a liste.keynes.
scuole.bo.it>
Ogg: [Cabrinews] Rif:  calcolatrici grafiche

Vorrei dire 
la mia su questo argomento: sono rimasta affascinata dal
resoconto 
della prof.ssa Arpinati, che mi riprometto di studiare con cura,
tuttavia mi rimangono molti dubbi.

 

Credo che il modo "astratto" di 
insegnare la matematica in Italia vada
sicuramente equilibrato con il 
metodo molto pragmatico e tecnologico dei
paesi anglosassoni, ma non 
butterei tutto alle ortiche.

 

La "fatica" intellettuale che 
chiediamo ai nostri alunni, lo sforzo di
immaginazione, la capacità di 
dimostrare e di argomentare e non solo di
verificare, credo che siano 
importanti ben oltre l'apprendimento della
matematica.

Penso che 
stimolino la mente a percorsi di pensiero e a collegamenti
neuronali 
molto approfonditi e articolati che danno i loro frutti in quella
creatività e fantasia che stanno alla base del genio.

Non voglio 
assolutizzare un metodo o una disciplina, ma credo che la
matematica 
serva moltissimo ad insegnare a pensare con la propria testa, a
valutare la realtà e a dare risposte adeguate agli stimoli.

Un 
accessivo o precoce uso della tecnologia non rischia di inibire tutto
questo?

Sintetizzo il mio pensiero: non credo che tutti i nostri 
studenti che all
estero fanno faville siano "cervelli" in fuga, penso 
che sfruttino il buon
metodo della scuola italiana in luoghi dove c'è 
carenza di pensiero.

Ne ho una piccola prova, anche se statisticamente 
insignificante, dalle mie
figlie che hanno o stanno studiando 
all'estero con risultati eccellenti; in
Italia erano solo due brave 
studentesse ma non sempre al top.

 

Cordiali saluti a tutti,

 

Maria Pia Garofalo

-------Messaggio originale-------

 

Da: 
pino1947 a alice.it

Data: 22/04/2008 22.34.10

A: Lista di discussione 
sul software matematico

Oggetto: [Cabrinews] calcolatrici grafiche

 

 



Ritengo opportuno segnalare agli amici della lista, in particolare 
ai
colleghi della Scuola Media, che sul sito

 

                                                      www.fardiconto.it

 

è presente il resoconto di una sperimentazione, relativa alla 
calcolatrice
grafica TI-73,  promossa dall'IRRE-ER e coordinata dalla 
prof.ssa Anna Maria
Arpinati.

 

Cordialmente.

Pino Giacometti

 
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