MUTAMENTO DI EQUILIBRIO

Supponiamo che, in un determinato momento, attraverso il gioco di Aggiustamento fra domanda e offerta sia stato raggiunto il pareggio fra l'uno e l'altro e, quindi, il prezzo di equilibrio. Evidentemente il prezzo di equilibrio così raggiunto vige fin tanto che non intervenga una variazione nella domanda oppure nell'offerta in un orizzonte temporale medio-lungo.. In questo caso si pone in essere un nuovo processo di adattamento fra domanda e offerta, processo che si protrarrà fino a quando domanda e offerta torneranno a uguagliarsi. A questo punto si fisserà un nuovo prezzo di equilibrio, che potrà essere, a seconda dei casi, maggiore o minore del precedente. Naturalmente, nulla esclude, almeno in teoria, che domanda e offerta mutino contemporaneamente. In questo caso, avvenuto l'aggiustamento fra domanda e offerta, si riscontrerà un nuovo prezzo di equilibrio che, di solito, è diverso da quello precedente ma che può anche coincidere con esso: ciò accade se gli opposti effetti del mutamento di domanda e di offerta si elidono reciprocamente.

Tecnicamente si dice che qualsiasi variazione nella domanda o nell'offerta dà origine ad una trasposizione della curva della Domanda e, rispettivamente, dell'Offerta.

Per chiarire quanto ora detto introduciamo una semplice esemplificazione.

 

Esempio

Riprendiamo l'esempio precedente e supponiamo che in seguito ad un aumento del reddito percepito dalla massa dei consumatori la domanda cresca e sia definita dalla funzione:

d=100-2p

In questo caso, ferma restando l'offerta, l'equilibrio fra domanda e offerta si stabilisce sulla base di un nuovo prezzo di equilibrio che è più alto del primo. Infatti, da:

100-2p=-20+3p

si ricava:

5p=120

cioè

p=24=p1

La domanda e l'offerta diventano:

f(24)=g(24)=52

Nella figura della pagina precedente è rappresentata la domanda traslata (retta parallela a quella che rappresenta la domanda originaria) e il nuovo prezzo di equilibrio, oltre a quello vecchio.

 

Qualche esempio grafico di traslazione della domanda e dell'offerta

Introduciamo qualche semplice esempio grafico di traslazione della domanda e dell'offerta.

a) Nella figura 1 è ipotizzato il caso di traslazione della domanda derivante da una diminuzione della stessa (la domanda traslata è quella tratteggiata). Come si vede il prezzo di equilibrio è inizialmente p1. Dopo la traslazione conseguente alla diminuzione della domanda il prezzo di equilibrio p2 viene a fissarsi, ferma restando l'offerta ad un livello più basso.

fig.1

 

b) Nella figura 2 è ipotizzato il caso di traslazione dell'offerta derivante da un aumento della stessa (l'offerta traslata e quella tratteggiata). Come si vede il prezzo di equilibrio è inizialmente p1. Dopo la traslazione conseguente all'aumento dell'offerta il prezzo di equilibrio p2 viene a fissarsi, ferma restando la domanda, ad un livello più basso.

fig.2

 

c) Nella figura 3 è ipotizzato il caso di una contemporanea traslazione della domanda e dell'offerta: precisamente la domanda e l'offerta aumentano entrambe. Come si vede il prezzo di equilibrio è inizialmente p1. Dopo la traslazione della curva di domanda e della curva di offerta, entrambe in aumento, il prezzo di equilibrio p2 viene a fissarsi ad un livello più alto.

fig.3

Aggiustamento

Nel breve periodo (inteso come periodo nel quale non si può variare la capacità produttiva dell'impresa) può determinarsi un diverso prezzo di mercato per effetto di un eccesso di offerta o di domanda. In tal caso i produttori o i consumatori si fanno concorrenza determinando un movimento del prezzo verso il basso o verso l'alto che ripristina il prezzo di equilibrio originale.

 

Domanda

La Domanda può variare:

a) se varia il reddito dei consumatori che potranno richiedere maggiori o minori quantità di quel bene

b) se variano i prezzi dei Beni concorrenti (sostituibili) o Beni complementari (l'uso dell'uno richiede l'uso dell'altro)

c) se cambiano i gusti dei consumatori

 

Beni concorrenti

Nel caso di beni concorrenti la variazione nel prezzo di un bene provoca una variazione nello stesso senso della domanda dell'altro bene; ad esempio un aumento del prezzo del burro provoca uno spostamento del consumo verso il bene alternativo (margarina) con conseguente aumento anche del prezzo di quest'ultimo.

 

Beni complementari

Nel caso di beni complementari la variazione nel prezzo di un bene provoca variazioni in senso inverso nella domanda dell'altro bene ad esempio un aumento del prezzo delle auto diesel comporta una diminuzione della domanda del gasolio con conseguente diminuzione del prezzo di quest'ultimo.

 

Offerta

L'offerta può variare se si modificano i costi di produzione ad esempio innovazioni tecniche o sgravi fiscali che li diminuiscono oppure inasprimenti nel costo del lavoro che li aumentano.